martedì 22 luglio 2014

Giants Talk

Rusney Castillo

Mi ero ripromesso di scrivere questi pensieri solamente su Rusney Castillo e sul crescente mercato dei giocatori cubani. Ma il nuovo infortunio di Cain mi porta a dovere includere un paragrafo anche su questa vexata-quaestio.

Sabato prossimo, 26 luglio, Rusney Castillo terrà nella zona di Miami un provino a beneficio dei tanti scout interessati a firmarlo per uno dei club della Major League. Sappiamo con certezza che anche gli osservatori dei Giants saranno tra questi.
Rusney Castillo è un Esterno 27enne proveniente dalla provincia di Ciego de Avila con cui ha brillato a più riprese nelle Series Nacionales de Béisbol, arrivando a vincere l'edizione 2011/2012. Considerato un "five tool player" Rusney Castillo appare come un sicuro candidato ad un ruolo di valore in MLB.
Credo personalmente che i Giants possano e debbano capire se fare il colpaccio-Castillo. Gente come Yasiel Puig (sebbene dimostratosi un incivile fuori dal diamante), Yoenis Céspedes e adesso anche José Dariel Abreu stanno facendo vedere di che pasta sono fatti. A questi aggiungo Alfredo Despaigne e Yulieski Gourriel recentemente accasatisi in Giappone. A questi aggiungerei Alexei Ramirez e Dayan Viciedo dei White Sox. Ed anche i prospetti Jorge Soler dei Cubs e Dariel Alvarez degli Orioles. Un mercato, quello cubano, che sta espandendosi giorno dopo giorno e che promette di sfornare a lungo fior fiore di giocatori. A fine giugno Sabean ha acquisito i servigi di un altro "jugador de cinco herramientas" ovvero Daniel Carbonell, ancora atteso a Salem-Keizer una volta ottenuto il visto d'ingresso. Se Carbonell sarà l'apripista nella filosofia dei Giants non lo possiamo sapere. Di sicuro nei prossimi tempi tanti grandi giocatori arriveranno. E allora, anche alla luce dei problemi che stiamo avendo con gli Esterni, perché non considerare davvero di acquisire i servigi di Castillo? Le imprese di Puig, di Céspedes e di Abreu (per inciso quest'ultimo più volte seguito dai nostri scout prima della firma a Chicago) hanno messo la pulce nell'orecchio al nostro management. Ora trovare un cubano coi fiocchi e per il quale ne valga la pena, appare possibile. Basta crederci e avere pazienza.

Nell'edizione n. 18 di Giants Talk del 20 giugno passato, dedicata completamente a Matt Cain, ho cercato di evidenziare i crescenti problemi che stanno affliggendo questo celebrato lanciatore da un anno e mezzo a questa parte. E' notizia di ieri che il nostro numero diciotto per la terza volta nel 2014 andrà sulla lista infortunati e questa volta causa problemi ossei al braccio destro. Con un record di 55-44 e la possibile casacca di contenders di cui volersi vestire, ritengo sia umano e naturale che i Giants pensino a potenziare l'organico. Sarà ben difficile che da qui a fine campionato Cain rifili un deciso colpo di coda e inverta la tendenza, e se così sarà allora avremo una gamba zoppicante in Rotazione. La domanda che sorge, a nove giorni dal deadline del 31 luglio, a questo punto è: i Giants vogliono acquisire un nuovo partente durevole e di qualità? Questo per Sabean è il momento di decidere. Questo è il momento di pianificare. Questo è il momento di guardare avanti. Per non tornare su illazioni e speculazioni di mercato segnalo che un eventuale candidato, a mio parere, potrebbe essere in primis e ovviamente Cliff Lee. e un altro, a seguire, è Cole Hamels. Due mancini, due partenti celebrati dei Phillies. Due giocatori con contratti onerosi ancora per alcune stagioni. E il fatto che Hamels (e quasi sicuramente anche Lee) nei loro rispettivi accordi contrattuali possano avvalersi della clausola di veto ad un trasferimento ai Giants non ci preoccupa né ci fa recedere dall'idea che uno dei due possa approdare a China Basin.

Giants Talk, n. 25
Martedì 22 luglio 2014

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