venerdì 28 febbraio 2014

Oakland 10, San Francisco 5 (Cactus League, 26 febbraio)

Mercoledì 26 febbraio 2014
Scottsdale Stadium

Oakland 400 600 000 10-16-0
San Francisco 000 100 004 5-6-1

Perde: Yusmeiro Petit (0-1)
Fuoricampi: Adam Duvall (solo shot) e Ehire Adrianza (da tre corse)

Migliori battitori
Belt 2/2
Kieschnick 1/1
Perez 1/1
Adrianza 1/2, 1HR, 3RBI
Duvall 1/2, 1HR, 1RBI

Lanciatori
Petit 1.0IP, 5H, 4R
Gutierrez 1.2IP, 1H
Runzler 0.1IP
Romo 1.0IP, 7H, 6R
Loe 2.0IP, 2H
Dolis 1.0IP
Hembree 1.0IP, 1H
Machi 1.0IP

Oggi venerdì 28 febbraio doppio impegno.
In casa contro Milwaukee parte Bumgarner e si avranno gli esordi stagionali per Posey e Pagan (e Colvin viene schierato ad Esterno Sinistro con Morse battitore designato).
In trasferta contro Oakland il partente sarà Escobar laddove fosse stato scelto Huff che però già da mercoledì ha un lieve risentimento al braccio sinistro, nulla di preoccupante. Speriamo bene: ho grandi aspettative da David Huff!

mercoledì 26 febbraio 2014

A Bumgarner la gara d'esordio

Congratulazioni!!!
Alla fine Boch l’ha dovuto rendere noto.
Sciogliendo così la vexata-quaestio.
Sarà Madison Bumgarner il partente dell’opening day il prossimo 31 marzo a casa di Arizona.
C’è chi ha scritto di “sorpresa nella scelta” ma a conti fatti la decisione non è solo da inquadrare come premio al migliore partente del 2013, quanto da considerare come la scelta più ovvia ricaduta sullo starter più in forma tutt’ora e che non ha nulla da dovere riscattare da un precedente amaro campionato. Quest’ultimo fatto è in chiara contrapposizione con quanto di tribolato, per varie ragioni, hanno vissuto i suoi attuali quattro compagni della rotazione.
Bumgarner a nemmeno venticinque anni compiuti riceve pertanto questa responsabilità che dietro di sé nasconde, nemmeno tanto segretamente, una manifestazione di “fiducia a venire” enorme testimoniatagli dal Nostro management, apprezzamento  che siamo sicuri saprà cogliere perfettamente. Infortuni a parte, ed al momento non certo preventivabili, questo mancino micidiale ha davanti a sé dieci-quindici anni di grandissimo baseball da disputare ai livelli più assoluti possibili.
Dopo l’uomo dell’uniforme numero quaranta partirà Matt Cain poi Tim Hudson seguito da Tim Lincecum ed infine da Ryan Vogelsong. Ci si attendeva Lincecum come terzo nell’ordine e Hudson dopo di lui, intercambio pur tuttavia non escluso dallo stesso pitching staff con Rags (Righetti) in testa.
Con questa decisione sarà quindi Hudson a partire nella prima gara interna del 2014, ovvero martedì 8 aprile prossimo all’AT&T Park contro Arizona.

Le prime dieci partenze (primi due turni di rotazione)

31/3 ad Arizona         Bumgarner
1/4 ad Arizona           Cain
2/4 ad Arizona           Hudson
3/4 ad Arizona           Lincecum
4/4 a L.A. Dodgers    Vogelsong

5/4 a L.A. Dodgers    Bumgarner
6/4 a L.A. Dodgers    Cain

8/4 Arizona                Hudson
9/4 Arizona                Lincecum
10/4 Arizona              Vogelsong

Inizia la Cactus League

Da stasera, con gare interne naturalmente allo Scottsdale Stadium, inizia la Cactus League per i Nostri Adorati. Nell’esordio, contro Oakland, il partente sarà Yusmeiro Petit dopodiché da venerdì 28 inizieranno i cinque della rotazione, esattamente nello stesso ordine sopra descritto il che significa che solamente Bumgarner e Cain disputeranno ben quattro partenze mentre agli altri tre ne toccheranno tre.
La stagione ufficialmente è iniziata ieri, martedì 25 febbraio, con la sfida intrasquadre.

martedì 25 febbraio 2014

Giants Talk

Le prime indicazioni che giungono dal ritiro precampionato ci dicono che il cantiere aperto ha già scoperto di avere alcune falle che intende immediatamente sistemare e non solo tappare.

Sarà pure arrivato per il Triplo A, e non invitato al raduno, ma Mike Teahen come Esterno ha la qualità di potere fattivamente dare una mano in questo reparto. Un’acquisizione avvenuta a training camp già iniziato così come quella, ancora più importante e di qualche giorno seguente, del collega Tyler Colvin che fino a un anno e mezzo fa aveva numeri molto interessanti e che solo un clamoroso scadimento di forma nel 2013 ha fermato nella sua traiettoria in MLB. Bochy naturalmente non ha giocato a nascondino affermando che Colvin oltre alla qualità in difesa apporta notevole potenza mazza in mano, arma basilare che manca agli attuali “aspiranti quinto Esterno”: Juan Perez è un eccellente difensore ma necessita di ulteriore disciplina al piatto; Roger Kieschnick è un difensore in grande miglioramento e deve giocoforza avere più pazienza con la mazza in mano.

Un’altra falla, o meglio altre due falle, sono i ricorrenti guai fisici di Marco Scutaro e di Angel Pagan. Così decisivi per la conquista del titolo nel 2012, così sotto pressione un anno fa. Scutaro sta lavorando a parte per via dei problemi alla schiena che non si sono sistemati da ottobre ad oggi e che presumibilmente non gli daranno grande tregua a venire. Questo è il timore, anche alla luce che il Seconda Base venezuelano è contrattato fino a tutta la stagione 2015. Il lead-off portoricano continua ad avere piccoli guai fisici dopo avere vissuto un 2013 amaro: Pagan d’altronde non ha mai disputato oltre 127 gare di stagione regolare nella sua militanza in Major League.

In forma spettacolare è invece Hunter Pence che grazie ad un ancor migliorato regime nutrizionale appare pronto per affrontare la nuova probantissima stagione. Assieme a lui ecco un Buster Posey che ha messo su alcuni chilogrammi di muscoli con un attento lavoro in palestra durante la off-season.

Sul versante “Giovini Speranzosi” sono in diversi ad essersi messi già in luce: Joe Panik, Andrew Susac e Derek Law attirano principalmente l’interesse degli addetti ai lavori con a ruota Mac Williamson e Ehire Adrianza, quest’ultimo già con una breve esperienza in MLB lo scorso settembre e ben conscio della grande occasione che può pararsi davanti a lui in vista del prossimo 31 marzo.

Infine alcune parole su Tim Hudson. L’esperienza e il carisma di questo celebrato groundballs pitcher sono evidenti agli occhi di tutti. Grande calma e tranquillità sono gli ingredienti del suo lavoro quotidiano in cui a Scottsdale ha già inglobato il signor Tim Lincecum che aspira a perfezionare il “sinker” di Hudson e ancor più ad ottenere eliminati con maggiore facilità senza necessariamente freddare i battitori al piatto con laboriosi strike-out che finiscono per lasciare una zavorra psicologica non indifferente sul medesimo Lincecum. “Grande resa con poca spesa” sarà quindi il motto del Nostro Piccolino dal 2014 in poi…

Giants Talk 
n. 1 
martedì, 25 febbraio 2014

lunedì 24 febbraio 2014

Scottsdale 2014: i Setup men

Con quello odierno termina la carrellata, suddivisa per ruoli, dei giocatori presenti a Scottsdale. Naturalmente se da oggi al prossimo fine marzo verranno aggiunti ulteriori ball players sarà mia cura aggiornarvi così come ad esempio fatto col pezzo di ieri dove ho presentato il sessantasettesimo (nonché ventisettesimo invitato fuori roster) Tyler Colvin che ci auguriamo possa superare tranquillamente gli esami fisici.

Dan Runzler
"Setup" riguarda un ruolo delicato quanto allettante. Di norma il Setup Man non disputa mai più di due riprese, la settima e l'ottava, e come dice la parola "stabilisce" lo scenario per il closer. Mi piace molto pensare che il Setup Pitcher agisca più che altro nell'ottavo episodio contribuendo in maniera utile e decisiva a spegnere le velleità offensive del nemico.
A Scottsdale sono presenti diversi di costoro anche se ho ritenuto, scremando via via giocatori e ruoli, di considerarne tre. Il più quotato di questo terzetto è certamente il destro venezuelano Jean Machi che quest'anno compirà trentadue primavere. Modesto, umile, silenzioso, preciso nello svolgimento del compito assegnatogli. Ha esordito in MLB due stagioni fa con i Nostri Adorati disputando però solo otto gare prima di segnalarsi con costanza e versatilità nel 2013 a Fresno da cui è stato prelevato diverse volte. In tutto ha disputato cinquantuno gare sulla massima ribalta nella passata stagione risultando giocatore validissimo tanto che a più riprese Rags e Boch si sono "lamentati" del doverlo momentaneamente rispedire a Fresno per necessità tattiche contingenti e non riguardanti questo rilievo. A mio parere Machi, assieme a David Huff, è il più serio candidato a riempire i due spazi vuoti ancora accessibili nel bullpen. Anche se Dunning e Law potrebbero essere le sorprese dell'ultima ora. Un altro lanciatore con accreditate qualità, e già pronto a riprendere il cammino egregiamente svolto a settembre scorso, è Heath Hembree neo-25enne proveniente dalla Carolina del Sud. Sappiamo del suo immacolato ERA in sole nove gare al suo esordio nelle Majors lo scorso settembre. E sappiamo di come si sia migliorato nel corso del 2013 nonostante una prima parte di stagione a Fresno non proprio da incorniciare. Hembree pertanto può davvero diventare una pedina stabile del bullpen dei Nostri Adorati e l'età è uno dei fattori che giocano decisamente a suo favore. Infine ecco il redivivo mancino Dan Runzler, californiano di Santa Monica nato nel 1985. Da cinque stagioni è ai massimi livelli della Nostra organizzazione dopo avervi progressivamente scalato i gradini. Membro utilissimo dei Giants nel trionfale 2010 ed anche nell'anno successivo, Runzler ha avuto un chiaro calo che addirittura lo ha visto tornare stabilmente a Fresno nel 2012 tanto che nello scorso campionato non è mai stato chiamato a corte. Nelle ultime due stagioni con i Grizzlies ha disputato ottanta gare da rilievo con ERA e WHIP orrendi ma mostrando comunque un certo bagaglio tecnico che evidentemente ha consigliato Sabean e Boch nell'invitarlo nuovamente a Scottsdale. Vuoi forse anche perché i lanciatori mancini sono sempre meno dei destri e pertanto la qualità mancina va coltivata e preservata.

SETUP MAN
A relief pitcher who tries to hold the lead, usually in the seventh or eighth innings, before turning the game over to the closer.

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Riepilogando
Sono in tutto trentasette i lancatori presenti a Scottsdale. Cinque appartengono alla Rotazione mentre i rimanenti trentadue fanno parte del gruppo dei rilievi. Di questi sono ben cinque coloro che hanno la presenza certa nell'active roster, ovvero Javier Lopez, Santiago Casilla, Jeremy Affeldt, Yusmeiro Petit e il closer Sergio Romo. Al che rimangono la bellezza di ventisette lanciatori in ballo per soli due posti. Ribadisco che a mio modo di vedere, e sempre dando per escluso il fattore "infortuni", David Huff e Jean Machi sono i più seri candidati a colmare questi due posti vacanti. Dietro di loro Jake Dunning, Heath Hembree e Derek Law sono molto accreditati. Molto bene può anche fare Eric Cordier, che pure non ha alcuna esperienza in Major League, e nel lotto dei "massimi pretendenti" rientrerà di certo anche George Kontos che gode della stima del Nostro Management ma che a me risulta essere uno dei pochissimi giocatori dei Giants che non piace dal punto di vista agonistico.

domenica 23 febbraio 2014

Il 67esimo: accordo con Tyler Colvin

Manca solo il benestare della visita medica.
I San Francisco Giants si sono accordati ieri con l'esterno Tyler Colvin, che batte mancino.
Colvin, classe 1985, ha già cinque stagioni dietro le spalle in MLB: dal 2009 al 2011 ha giocato con i Chicago Cubs mentre nel 2012 e nel 2013 ha militato con Colorado.
Nel 2010 ha battuto 20 fuoricampi mentre nel 2012 ne ha incamerati 18 prima di scadere di forma e trascorrere la passata stagione più che altro con Colorado Springs nella Pacific Coast League dove ha fucilato 9 fuoricampi in 67 presenze con una media battuta di .275. Colvin aveva iniziato il 2013 a Colorado totalizzando 27 gare disputate con 3 fuoricampi ma solamente una media battuta di .160.
Lo scorso mese Colvin stava per firmare con Baltimore ma un approfondito esame alla schiena ha portato il club del Maryland a scartarlo. I bene informati sostengono che dallo scorso ottobre gli Orioles hanno fatto le "bucce" a moltissimi giocatori per cavilli medici ritenuti, dai più, futili.
Attendiamo di sapere quindi come andrà la visita medica di Colvin che ha comunque trovato l'accordo con contratto da Minor League con i Nostri Adorati e che è stato subito invitato a Scottsdale, divenendo così il sessantasettesimo giocatore del lotto.

Cactus League
Qui a destra ho inserito il calendario delle amichevoli precampionato dei Nostri Adorati che, come di regola, disputano la Cactus League. Tra tre giorni, quindi da mercoledì 26 febbraio, via dunque alle amichevoli.

sabato 22 febbraio 2014

Scottsdale 2014: i Rilievi Medi e Corti (seconda parte)

Derek Law
Eccoci al gruppo dei sei Rilievi Medi o Corti senza esperienza in Major League. Tra essi ve ne sono quattro che erano anche un anno fa nella Nostra organizzazione mentre due sono volti nuovi. Inizierò pertanto con questi ultimi due arrivi frreschi freschi.
Più leggo le statistiche di Adam Reifer e più sono portato a pensare che questo interessante marpione delle Minors possa ricoprire un ruolo molto utile senza escludere un eventuale suo approdo alla ribalta superiore. Reduce da un 2012 a Memphis dove i numeri gli si sono rivoltati contro, un anno fa Reifer ha invece invertito la tendenza a New Orleans (entrambi i club militano nella Pacific Coast League) dove in ventotto gare ERA e WHIP hanno finalmente reso giustizia a questo destro che vanta già duecentoventinove gare disputate, tutte da rilievo. Reifer dovrebbe essere inizialmente incamerato da Fresno dopodiché i numeri che dimostrerà potrebbero anche permettergli di realizzare il sogno. Con esperienza molto più limitata giunge il dominicano Jose De Paula che solamente un anno fa ha potuto calcare il palcoscenico del Doppio A quando è stato utilizzato a San Antonio nella Texas League. Probabile un suo utilizzo, da partente, a Richmond. Hunter Strickland è invece un cavallo di ritorno sebbene nel 2013 a San Jose abbia visto un’azione limitata per via del lento riprendersi dopo l’operazione Tommy John al gomito destro. Vanta una più che valida esperienza di partente nelle Minors e questo 2014 dovrebbe essere per lui il definitivo segmento di rilancio e ripresa dopo i guai fisici. Meno famoso del fratello, ma da alcuni anni presente nei vari club del farm-system è Jose Casilla. I numeri da rilievo ci dicono di un lanciatore più che promettente: teniamo conto che ha solamente venticinque anni, sottolineando che l’organizzazione ha crescenti aspettative su di lui. Se i numeri di Reifer sono più che interessanti allora quelli di Brett Bochy, figlio del Nostro Supremo, sono addirittura galvanizzanti. Un WHIP di 0.97, un’ERA sotto il tre e una media battuta avversaria di .192 sono cifre che ci presentano questo destro come molto solido ed attento. Alla soglia dei ventisette anni il figlio d’arte ha davvero la possibilità di affermarsi a Fresno per poi puntare ad un posto al sole al massimo livello. Come ultimo giocatore da analizzare ho tenuto il più quotato del lotto che, a mio parere, ha davvero fondate possibilità di entrare nell’active roster. Mi riferisco naturalmente al giovine promettentissimo Derek Law che gode della stima quasi incondizionata del management dopo quanto fatto vedere nel 2013 nelle Minors ed ancora più dopo la stellare campagna ottobrina nell’Arizona Fall League in cui ha chiuso con un’ERA immacolato. Law predilige un wind-up del tutto personale iniziando col dare completamente la schiena al battitore, pertanto nascondendogli del tutto la visione della pallina fino al momento del rilascio, per poi voltarsi repentinamente e scaricare lanci velenosi di cui le curve sono spesso l’arma in più. Lascia forse un pochetto sorpresi che sia Sabean che Bochy ad inizio raduno abbiano già affermato che questo talento possa già accostarsi al grande palcoscenico. Vedremo naturalmente cosa accadrà nel prosieguo del raduno.

MIDDLE RELIEVER
A relief pitcher who works in middle relief. A middle reliever usually replaces the starting pitcher and is replaced by the short reliever, the setup man, or the closer.

SHORT RELIEVER
A relief pitcher who works in short relief; "a specialist who uses his best pitches at maximum effort for a brief period of time". A short reliever often is called on to face only one or a few batters in one inning; because of the brevity of the assignment, a short reliever may appear in several consecutive games.
Definizioni tratte dalla terza edizione del Dickson Baseball Dictionary.

venerdì 21 febbraio 2014

Scottsdale 2014: i Rilievi Medi e Corti (prima parte)

Jake Dunning
Non è sempre facile riuscire a distinguere con precisione un Rilievo Medio da uno invece Corto. E questo perché entrambe le categorie hanno confini estremamente labili, modificabili, che si prestano ad interazioni e che possono anche totalmente invertirsi.
Dall’elenco dei presenti a Scottsdale ho quindi estrapolato i nomi di tredici di essi, tra Medi e Corti, di cui sette già con esperienza di Major League e sei che invece si sono fermati al momento nelle Minors.
Oggi tratterò dei sette giocatori già scafati in MLB, rinviando al prossimo articolo l’analisi di coloro che ancora sognano il “grande salto”.
Nel gruppo dei “magnifici sette” tre nomi riguardano cavalli di ritorno più o meno eccellenti mentre quattro di essi appartengono alla categoria dei volti nuovi.
Per George Kontos il 2014 sarà sicuramente la stagione del make or break alla luce di quanto di negativo combinato un anno fa. Dopo un valido 2012 le attese per la ripetizione c’erano tutte nel 2013 ma l’effettività di questo rilievo medio è andata progressivamente svanendo con una serie di prestazioni scadenti e, in alcuni casi, imbarazzanti. Tanto che il suo più grande estimatore, Boch in persona, si è visto obbligato a spedirlo a Fresno per schiarirsi le idee prima di dargli il contentino psicologico del richiamo quando a fine agosto l’active roster è stato espanso. L’attuale ERA testimonia tutto questo e davvero in questa stagione Kontos dovrà ritrovare le iperboli e la maturità del 2012 per non trovarsi sul piede di partenza. Con alte credenziali è l’ottimo Jake Dunning che tranne incassare un grande slam, peraltro con corridori in base ereditati dal precedente collega, ha disputato un 2013 eccellente. Trascorso agosto a Fresno, il nostro giovine col pizzetto è poi stato richiamato per la passerella finale settembrina, confermando le intatte doti. Dunning è uno dei pochi e veri candidati a occupare uno dei due posti liberi nel bullpen fino dal prossimo 31 marzo. Il 2013 è stato per Sandy Rosario l’anno dell’esordio nelle Majors. Questo destro dominicano in cinquantatre gare ha certamente pagato lo scotto del noviziato totalizzando cifre altine per ERA e WHIP ma ha anche mostrato duttilità, freddezza esecutiva e grande voglia di miglioramento, tutte qualità che hanno portato il management ad estendergli l’invito a Scottsdale. Rosario è un lanciatore che unisce il lavoro meticoloso a una tattica acuta e a Fresno a inizio stagione avrà certamente lo spazio per emergere. Il venezuelano Juan Carlos Gutierrez potrebbe rivelarsi una pedina utilissima. Nella passata stagione tra Royals e Angels ha totalizzato cinquantatre gare da rilievo sì da passare il muro delle duecento gare disputate in MLB, certamente un numero significativo per un lanciatore. Quasi certamente anche lui partirà da Fresno ma nulla ci vieta di pensare che, come accadde a Rosario e a Machi un anno fa, possa salire a corte in caso di improvvise emergenze. Con centodieci presenze al massimo livello, di cui ventotto da partente, Jason Berken cercherà di rientrare nel grande giro dopo che nel 2012 (Norfolk) e nel 2013 (Charlotte) ha visto solo la ribalta dell’International League (Triplo A) sebbene inserito regolarmente nelle rotazioni rispettive. Partirà da Fresno e per lui vale il discorso fatto per Gutierrez. Si prospetta come una stagione di riscatto il 2014 del dominicano Rafael Dolis dopo un anno che lo ha visto uscire dalla MLB per disputare sprazzi di gare nel Triplo A. Dolis ha già al suo attivo quaranta gare di rilievo nelle Majors e potrà riprendere il bandolo della matassa a Fresno dove sa che gli occhi del pitching staff lo scannerizzeranno millimetro a millimetro. Già protagonista nel 2013 a Fresno, avremo infine il ritorno di Mason Tobin. Dopo un fugace esordio in MLB nel 2011 (quattro gare con Texas) Tobin ha disputato una stagione incolore con i Grizzlies totalizzando un’ERA e un WHIP pesantissimi a fronte di un saldo vinte-perse di 3-0 che pone quesiti e impone dubbi sulla veridicità assoluta delle statistiche di matrice “batti e corri”.

giovedì 20 febbraio 2014

Scottsdale 2014: i Rilievi Lunghi

Non si fa certo mistero che, a meno di clamorosi scadimenti di forma, sarà Yusmeiro Petit il long man prescelto per entrare nell’active roster ad inizio campionato. Su questo umile e solido destro venezuelano, che recentemente ha peraltro avuto una buona stagione nella lega invernale di casa sua, si è già scritto parecchio oltretutto trovando in me un suo notorio sostenitore. Petit funzionerà anche come primo possibile rincalzo della rotazione perché, e lo sanno tutti, su Ryan Vogelsong permangono nubi all’orizzonte e timori di ricadute. Dietro a Petit arriva certamente il suo ventunenne connazionale Edwin Escobar, uno che ha quasi soltanto disputato gare da partente nella sua traiettoria nelle Minors e che pertanto conosce già parecchi segreti del mestiere sebbene un conto sia lanciare in MILB e ben altro lo sia in MLB. In questo caso una “i” di differenza fa una “grandissima differenza”.

Yusmeiro Petit

Chi veramente ha ottime credenziali per entrare nell’active roster di fine marzo è il mancino David Huff. Nel precedente articolo ho segnalato che questo lanciatore era in ballo per un posto da partente nella rotazione degli Yankees fino a quando i newyorchesi non hanno firmato Tanaka che per essere inserito nel roster a quaranta ha giocoforza obbligato Cashman e accoliti a seppellire nei waivers una vittima, per l’appunto David Huff. Dopo una più che discreta carriera da partente, Huff ha mostrato buone qualità anche come rilievo ed il fatto di essere mancino non è passato inosservato al Nostro management che in queste ultime stagioni ha visto spesso beneficiare il bullpen della presenza di un terzo rilievo di mano sinistra. Dopo la partenza di Mijares, Boch e colleghi erano alla ricerca di “un’occasione” che puntualmente si è presentata con Huff, giocatore esperto che andrebbe davvero a completare e riformare il terzetto di southpaw di qualità che già vede quali membri lo stellare Javier Lopez e un Jeremy Affeldt assetato di rivincite dopo un 2013 controproducente e beffardo. Da partente, ma davvero con meno che scarsissime possibilità di impiego con i Giants, si continuerà ad allenare Mike Kickham che però nella scorsa disastrosa stagione ha saputo redimersi seppure parzialmente come rilievo lungo. Kickham partirà certamente a Fresno e solamente in presenza di eccellenti numeri verrà ricevuto nuovamente a corte sempre che vi sia un estremo bisogno a fronte di emergenze improvvise. Dopo la valida passata stagione a Fresno, e le stellari esibizioni nella Liga Venezolana di questo inverno, sono in grande rialzo le quotazioni di Mitch Lively che nell’anno del suo 29esimo compleanno spera e sogna ad occhi aperti di fare il suo agognato esordio in MLB. Sebbene nelle Minors abbia totalizzato solo venti gare da partente in oltre duecento presenze, Lively sembra essere approdato nel pieno della sua maturità di pitcher fattispecie mai da sottovalutare quando un club si trova in casa propria una scoperta positiva improvvisa. Chi ha grande esperienza nelle Majors è invece Kameron Loe, classe 1981, con oltre trecento gare disputate nonostante solo quarantotto siano state da partente. Loe è un destro di ottima qualità che aggiunge notevole potenza dall’alto dei suoi due metri. Dovrebbe andare a fare parte della rotazione di Fresno e su di lui Rags e colleghi manterranno di certo un attento monitoraggio. Nel pezzo sui lanciatori partenti ho già spiegato le quasi nulle possibilità di Chris Heston di rientrare nel “giro che conta” per anche solo una presenza-spot. Può essere che in questo 2014 questo ex-promettente prospetto riesca a invertire la tendenza e che almeno a Fresno permanga in rotazione sommando numeri che lo riportino in auge. Termino questa carrellata con un nome che potrebbe davvero scavarsi un ruolo in seno al club. Mi riferisco al destro Eric Cordier, nato nel 1986, che non ha ancora alcuna militanza in Major League ma che nelle Minors ha una buona esperienza avendo giocato da partente centocinque gare su centosessantasei disputate. Cordier è stato uno dei primissimi nuovi volti ingaggiati lo scorso autunno e su di lui il management non fa pretattica né gioca a nascondino: c’è la speranza che possa migliorare i suoi numeri, sia ERA che WHIP non sono infatti proprio eccellenti, al fine di poterlo mantenere per diverse stagioni nel club. Ricordiamoci della “favola Vogelsong” del 2011, e non smettiamo quindi mai di inseguire gemme improbabili ma non impossibili seppure vi sia da scandagliare tonnellate di sabbia nel deserto.

LONG RELIEVER
“He often enters the game during the first three innings and may either finish the game or be replaced by another relief pitcher; he often pitches in mop-up duty or blowout situations”.
Definizione tratta dalla terza edizione del Dickson Baseball Dictionary.

mercoledì 19 febbraio 2014

Belt & Giants: OK il prezzo è giusto

Accordo economico per una stagione
Solamente ad otto ore di distanza dal giudizio dell'arbitro salariale previsto per stamattina vicino a Tampa Bay (Florida), Brandon Belt e i San Francisco Giants si sono accordati sul compenso per il 2014. Il Prima Base percepirà due milioni e novecentomila "verdoni" per questa stagione, qualcosina in più quindi dell'ideale metà salomonica tra l'offerta del club e le richieste del giocatore. Già da un mesetto il potente Brian Sabean sostiene che esiste un mutuo interesse per protrarre a lungo questo innamoramento con l'emergente 25enne e potrebbe essere che già in questa stagione si addivenga ad un accordo pluriennale, quello che là da loro chiamano "a multiyear deal".

Pillole da Scottsdale
I vari giornalisti presenti stanno cercando di capire perché l'organizzazione continua a proteggere il Prima Base dominicano Angel Villalona, tenendolo nel roster a quaranta, quando appare invece piuttosto evidente che non c'è intenzione di farlo progredire, visti anche i numeri in continuo calo in queste recenti stagioni. Steve Decker, coach che segue da vicino il dominicano, sostiene invece che "il club punta ancora su questo ventitreenne che nel 2013 ha sommato ben ventidue fuoricampi e un certo miglioramento come difensore. Prevediamo di allenarlo intensamente al fine di migliorarlo ancora". Personalmente credo che il 2014 vedrà Villalona a un bivio: la pazienza non è infinita.
Edwin Escobar
Buonissima impressione sta suscitando in Bochy e nel pitching staff il mancino venezuelano Edwin Escobar. "E' ancora migliorato e davvero lancia molto bene" ha ammesso il manager a cui appare evidente come questo ventunenne possa fare l'ingresso in Major League nel 2014. "Sta bussando proprio ora alla porta e sa di essere il giocatore adatto" ha chiosato Boch.
Appare un Dan Runzler diverso dai precedenti raduni pre-campionato. Questo mancino, che sa il suo mestiere, si è presentato con un movimento di wind-up e di rilascio della pallina lievemente differente dal passato. Dettaglio che non è sfuggito a Boch, a Rags (Righetti) e agli altri allenatori. Il Supremo (Bochy) si è dichiarato molto soddisfatto di questo cambiamento (in meglio) di Runzler. Un lanciatore di rilievo, con aspirazioni da partente, che potrebbe tornare ad essere di grande aiuto ai Nostri Adorati.
Chiudo con due parole su Hunter Strickland. Continua il suo lavoro di recupero dopo essersi sottoposto all'operazione "Tommy John" al gomito destro nel 2012. Nella scorsa stagione a San Jose ha lanciato per un totale di ventuno riprese proprio per non forzare la rieducazione. Dai primi giudizi emersi a Scottsdale quest'anno, il lanciatore sta progredendo bene anche se rimane l'unico a svolgere, per ovvii motivi, un lavoro differenziato dagli altri pitcher.

martedì 18 febbraio 2014

Scottsdale 2014: i Lanciatori Partenti

Roster a quaranta (5): Cain, Bumgarner, Lincecum, Hudson, Vogelsong.
Invitati: nessuno.

Assieme al reparto dei Ricevitori, quello dei Partenti non vedrà sorprese di innesti inattesi. Almeno per l’inizio del campionato.
I nomi sono conosciuti e sulla carta sembra che il problema più grande sia decidere chi sarà lo starter del 31 marzo. Da più parti si è levato il suggerimento di dare questo onore a Madison Bumgarner ma il pitching staff è guardingo e non ha alcuna fretta in quanto diversi fattori incideranno sull’accurata scelta e tra questi il peso maggiore l’avranno l’andamento dello spring camp e i matchup con i partenti avversari.


Il 2014 è la stagione del “ritorno alle buone abitudini” per Matt Cain dopo il dispettoso torneo scorso in cui la sua altalenanza di prestazioni ha lasciato perplessi i tanti suoi estimatori, desueti a questi alti e bassi. La mentalità lavorativa e di continua crescita di Madison Bumgarner dovrebbe portarlo a migliorare la tecnica del “cutter” per confermarsi nuovamente la pedina più promettente della rotazione. Per il Nostro Piccolino naturalmente il discorso sarà più ampio: dopo tre stagioni di parziale black-out vorremmo riavere il Tim Lincecum che tutti conosciamo e che al suo arrivo a Scottsdale venerdì scorso ha già fatto presente un paio di novità: 1) studierà con meticolosità i battitori avversari; 2) chiederà all’altro Tim, l’esperto Hudson, di insegnargli i segreti del “sinker” e di come ottenere “out” facili senza cercare di ammazzare l’avversario al piatto. Quest’ultimo tipico atteggiamento del Piccolino, storicamente notorio per la sua eccellente quantità di strike-out, è venuto parzialmente meno nel precedente triennio. Su Tim Hudson, discorso caviglia a parte, c’è grande speranza sia per la sua qualità di indomito lottatore che per la varietà di lanci psicologicamente dosati. Già da diverse stagioni Hudson è un saggio fautore dell’ottenere eliminati nella maniera più comoda e pragmatica senza necessariamente cannoneggiare l’avversario di turno. Sarà anche interessante vedere come Hudson si approccerà alle genti di Frisco dopo avere militato gloriosamente nella rotazione dall’altra parte della baia ad inizio del nuovo millennio. Infine ecco il rinato Ryan Vogelsong sul quale il Nostro management ha deciso di scommettere per il 2014. Conscio della fiducia ricevuta, che in parte ha sorpreso gli addetti ai lavori, questo destro dovrà ritrovare la solidità del 2011 e della stagione seguente aggiungendovi un pizzico di orgoglio per riprendersi quelle rivincite che la malefica stagione scorsa gli ha negato.

Per eventuali emergenze…
Sappiamo che il “sesto partente”, in caso di necessità, sarà il venezuelano Yusmeiro Petit che comunque verrà considerato in primis quale rilievo lungo. Il pitching staff peraltro sa, senza poterlo divulgare né ammettere, che Vogelsong è l’anello più debole dell’attuale catena dei partenti e che proprio Petit potrebbe benissimo subentrargli se le cose dovessero malauguratamente ri-manifestarsi come nel 2013. Un possibile ed ulteriore partente di rincalzo sarà David Huff che peraltro ha parecchie possibilità di venire inserito nel bullpen quale terzo mancino, andando pertanto a prendere il posto lasciato vacante dalla partenza di Jose Mijares. Huff è stato il capro espiatorio in casa Yankees per l’arrivo di Tanaka proprio quando i Bronx Bombers stavano valutandolo quale eventuale pretendente ad un posto in rotazione, ragion per cui l’attento occhio di Sabean non ha esitato ad andarlo a pescare praticamente in tempo reale dai waivers. Chi ha quotazioni molto alte come partente è il giovine Edwin Escobar, altro mancino, che in caso di bisogno potrebbe anzitempo fare il suo esordio in uniforme Giants. Escobar partirà certamente in rotazione a Fresno dopodiché se i numeri non lo tradiranno sarà solamente una questione di tempo prima di vederlo entrare nell’active roster. Alla peggio da settembre dovrebbe esserci. Chi lavorerà ancora da partente è Mike Kickham nonostante i disastrosi numeri del 2013 legati alle sue tre gare disputate da starter.

E siccome il raduno pre-campionato è naturalmente un’infinita fucina di sogni e speranze e sia Kameron Loe che Eric Cordier vorranno mettersi in luce al fine di ricevere la giusta considerazione per le loro aspettative quali eventuali partenti-spot.

Il caso di Chris Heston è invece doloroso quanto singolare: un anno fa era accreditato di un buon futuro in casacca Giants come possibile partente ma la stagione contraddittoria a Fresno lo ha visto prima scaricato nei waivers e poi ripreso dai Grizzlies dove ha mestamente chiuso il 2013. Sembra infatti che il pitching staff non riponga più in lui grande fiducia e starà quindi al medesimo Heston invertire la tendenza in questa nuova stagione. Che se vedrà invece nuovamente numeri fastidiosi potrebbe essere la sua ultima con la Nostra organizzazione.

Un’ultima frase la spendo per quattro giovanissimi partenti non certamente pronti al grande salto oggidì ma che, in situazioni particolari, potrebbero avere un posto al sole anche se quasi sicuramente quest’ipotesi dovrebbe realizzarsi con l’abito dei rilievi lunghi più che con quello dei partenti: uno o più prospetti tra Kendry Flores, Ty Blach, Clayton Blackburn e Kyle Crick sono attesi FORSE a settembre. E comunque senza fretta. Nel frattempo questo quartetto continuerà ad inghiottire riprese su riprese nei vari scalini del farm-system.

lunedì 17 febbraio 2014

Arriva Teahen come rincalzo da Lega Minore

Teahen ai tempi di Kansas City
Firmato Mike Teahen
Sette stagioni al massimo livello nell'American League di cui cinque a Kansas City. Sessantasette i fuoricampi fucilati e una media in battuta di .264. Questo è il biglietto da visita di Mike Teahen, californiano che il prossimo 6 settembre compirà trentatre anni. Ruolo sia Interno che Esterno. Al termine del 2011 Teahen ha salutato la Major League per ritrovarsi l'anno dopo a Syracuse (International League) per poi passare nella scorsa stagione agli York Revolution (addirittura una Lega Indipendente), ed infine a Reno e a Round Rock (entrambe nella Pacific Coast League). Bobby Evans ha confermato che Teahen è stato ingaggiato per aumentare il gruppo dei rincalzi e che quindi non verrà invitato a Scottsdale. Immagino che verrà destinato nel Triplo A dove proverà a iniziare la stagione da Fresno.

Sandoval, l'attrazione
Un Panda dimagrito quasi quaranta libbre è stata la grande attrazione fin da venerdì sebbene gli Interni si debbano presentare ufficialmente soltanto domani a Scottsdale. Sandoval ha tenuto a precisare che lo sprone di un gruppo di suoi compagni è stato a dir poco decisivo affinchè decidesse da ottobre di mettersi a regime alimentare ed atletico. Naturalmente nessuno è fesso ed appare chiaro che Sandoval voglia presentarsi al meglio della condizione fisica nell'ultima stagione prima della sua possibile free agency per esplorare al meglio il mercato, sebbene recentemente Brian Sabean abbia ammesso che il management vorrebbe intavolare con il Terza Base venezuelano una trattativa per vedere di addivenire ad un accordo pluriennale di rinnovo. Intanto Bochy ha tenuto a puntualizzare alcune cose su tre lanciatori: Mike Kickham continuerà ad allenarsi come partente anche se i numeri da rilievo nel 2013 gli hanno reso maggiore giustizia con i Giants. Per il momento il coaching staff vuole abituarlo ad ingurgitare più inning possibili anche per impossessarsi della tecnica perfetta di alcuni altri di tipi di lanci a lui meno consueti, poi si vedrà; Derek Law ha davvero un gran bel movimento di rilascio e riesce benissimo a nascondere la pallina fino all'ultimo istante, mettendo in grande difficoltà i battitori. Ricordo che Law si pone completamente di spalle al battitore prima di voltarsi repentinamente nel suo wind-up; Yusmeiro Petit è il candidato principe al ruolo di rilievo lungo nel bullpen. I numeri da lui ottenuti nel 2013 con i Giants non sono casuali ma frutto di un lavoro meticoloso e profondo.

sabato 15 febbraio 2014

Partiti!

Bochy dixit
Allenamenti più corti ma più effettivi. Questa la priorità fissata ieri al primo giorno di ritiro da Bochy con tutto lo staff dei coach. E questo per cercare di correggere quello che probabilmente non ha funzionato nei primi tre mesi e mezzo della scorsa stagione. Nei prossimi giorni diversi diversi giocatori di posizione saranno spostati in uno dei diamanti riservati al camp delle Minor League, zona distante un paio di chilometri dal complesso riservato ai Giants.

Note del primo giorno
-Tutti presenti i lanciatori e i ricevitori. Tranne Santiago Casilla (uno dei miei adorati assieme a Javier Lopez) e Jose De Paula, entrambi trattenuti nella Repubblica Dominicana in attesa del rilascio del visto. Per Santiago la cosa è un pò imbarazzante perché suo fratello José lo ha avuto in tempo e ieri era presente regolarmente. Santiago Casilla e José De Paula si alleneranno per alcuni giorni nel camp dominicano dei Giants fino a quando potranno partire per Scottsdale.
Benvenuto!
-Faccia sorridente, distesa e tono della voce pacifico. Così si è presentato Tim Hudson alla stampa ieri ammettendo che la caviglia "è quasi al cento per cento, ci siamo vicinissimi, sarò pronto per l'inizio del campionato e tutta la preparazione e la rieducazione procedono secondo i tempi stabiliti".
-Dimagrito di nove chili e in forma. In questa condizione si è presentato ieri il ricevitore Hector Sanchez che in inverno a casa sua in Venezuela ha seguito un preciso piano studiato con i trainer dei Giants per perdere peso in eccesso, una zavorra che in diversi momenti dello scorso agosto lo ha davvero messo in difficoltà mentre giocava le gare.
-C'è curiosità per sapere Mike Murphy, il manager della clubhouse, quale numero di uniforme assegnerà a Michael Morse. A meno che non sia invece Morse a "pretenderne" uno ben preciso. Aspettiamo comunque martedì, 18 febbraio, e il rebus sarà finalmente risolto.

Brevi
*Con un anno d'anticipo sull'obbligo tassativo del 2015 imposto dalla MLB, i Giants hanno deciso di utilizzare già da quest'anno i metal detector su tutti gli spettatori che si presenteranno all'AT&T Park. Questo importante fattore di sicurezza prevede che le persone con borse dovranno togliere da esse qualsiasi oggetto metallico prima di passare dal metal detector. Chi non lo farà, uomo o donna che sia, sarà perquisito manualmente.
*Gli scout dei Giants erano giovedì, 13 febbraio, nel gruppo di chi ha seguito attentamente in Arizona l'allenamento dell'interbase cubano Aledmys Diaz. Meno interessati invece i nostri scout all'allenamento del partente destro cubano Odrisamer Despaigne. Sia Diaz che Despaigne si esibiranno nella settimana entrante in Florida dove dovrebbero nuovamente essere presenti anche i Nostri scout. Ricordo che dalla recente Serie del Caribe sono usciti quattro nomi di ball players cubani che fanno gola a tutti, anche ai Giants sebbene il nostro management se ne stia come di consuetudine zitto, guardingo e buonino: Alfredo Despaigne (esterno), José Fernandez (seconda base), Norge Ruiz (partente destro) e ovviamente il divino Yulieski Gourriel (terza base stellare, leggendario, meravigliosamente meraviglioso).
*Chad Gaudin è stato tagliato dai Philadelphia Phillies dopo che in settimana non ha superato un esame fisico piuttosto dettagliato. Sebbene ingaggiato con un contratto da Minor League, il barbudo ex-Giants aveva ottime possibilità di aspirare a un posto nell'active roster. Il general manager Ruben Amaro ha preferito "non scendere nei dettagli" circa il rilascio di Gaudin. Dura adesso per Chad trovare un altro club. In bocca al lupo vecchio e carissimo Chad!!!

giovedì 13 febbraio 2014

Scottsdale 2014: gli Interni (seconda parte)

Sono sei gli Interni che si presenteranno a Scottsdale senza avere mai calcato il palcoscenico della MLB. Tra questi Duvall e Villalona sono inclusi nel roster a quaranta mentre i rimanenti quattro sono invitati.

Joe Panik
Jeff Arnold, Prima Base classe 1988, ha disputato un 2013 di tutto rispetto a San Jose dove è riuscito a fucilare ben tredici fuoricampi anche se in tutta la sua carriera non ha mai dimostrato una sicura disciplina al piatto accumulando ben 306 strike-out in 1005 turni in battuta. Come battitore di contatto è quindi evidente che debba decisamente migliorare visto la sua naturale propensione a giocatore "che apparecchia la tavola".
Chris Dominguez, Terza Base nato nel 1986, è reduce da un gran buon 2013. A Fresno nel Triplo A infatti ha battuto .294 con ben 15 fuoricampi e a fine agosto avrebbe di certo meritato la chiamata nel roster esteso dei Giants per l'ultimo mese di gare, evento per lui però non verificatosi. E' un giocatore di notevole versatilità e per la sua età è certamente giunto il momento per il grande salto. Con queste credenziali si presenterà a Scottsdale per giocarsi appieno le sue carte.
Adam Duvall, Terza Base del 1988, è un giocatore su cui punta parecchio il Nostro Management. Ha fatto tutta la trafila nel farm-system dei Giants e dovrebbe di sicuro approdare a Fresno per il 2014. Già lo scorso novembre i Giants l'hanno protetto dalla "regola 5 del draft" inserendolo nel roster a quaranta per non perderlo dalle zampe rapaci di altre squadre. Buon battitore di contatto, batte .263 con 73 fuoricampi in quattro stagioni.
Mark Minicozzi, Seconda Base nato nel 1983, è la sorpresa del gruppo. Di certo si è guadagnato la chiamata in virtù del buon campionato dell'anno scorso a Richmond (Doppio A) dove ha battuto .309 infilando ben 10 fuoricampi. Per quattro stagioni, dal 2008 al 2011, ha militato in Leghe Indipendenti e proprio per caso nel 2012 è riuscito a ritornare nell'organizzazione dei Giants. Ha compiuto trentuno anni due giorni fa, l'11 febbraio, e ben difficilmente emergerà nel raduno anche se un posto a Fresno potrebbe benissimo riuscire a spuntarlo.
Joe Panik, Seconda Base newyorkese classe 1990, di questo gruppo è assieme a Duvall il giocatore che verrà più seguito nel raduno a Scottsdale. In tre stagioni nel farm-system, avendo by-passato Augusta, è giunto ad eccellere nel Doppio A a Richmond. E' un battitore di contatto, con solo 17 fuoricampi in tutta la carriera, dotato però di una duttilità e di una completezza esemplari. A questo unisce una disciplina al piatto eccellente: media battuta .290 (corèl!!), con solamente 147 strike-out in ben 1327 turni con la mazza in mano. Difficile pensare che non finisca, inizialmente, a Fresno dove se saprà farsi valere potrebbe vedere ben presto aprirsi la porta principale...
Angel Villalona, Prima Base dominicana nato nel 1990, a diciassette anni fu un talento a cui era facile pronosticare un futuro radioso. Poi è successo il fattaccio dell'omicidio nella sua patria in cui è stato coinvolto e da lì in poi, anche se ha potuto tornare a San Francisco, le sue prestazioni sono andate progressivamente peggiorando. Questo declino non ha però portato i Giants a sbarazzarsi di lui tanto che lo scorso ottobre è stato spedito nell'Arizona Fall League dove però ha accumulato numeri infelici in diciannove gare (7 RBI, nessun fuoricampo e una media battuta di .200). Questa défaillance, unita al mediocrissimo 2013 a Richmond, non lo rendono un candidato per il salto a Fresno in questa stagione. Un 2014 che per Villalona potrebbe, in caso di eventi nuovamente malaugurati, rivelarsi quale il suo canto del cigno con i Giants.

mercoledì 12 febbraio 2014

Scottsdale 2014: gli Interni (prima parte)

Roster a quaranta (10): Belt, Scutaro, Sandoval, Crawford, Arias, Abreu, Adrianza, Duvall, Noonan, Villalona.
Invitati (5): Arnold, Dominguez, Hicks, Minicozzi, Panik.

Sei saranno i posti nell'active roster.
Saranno pertanto nove gli esclusi.

Dei sei posti che saranno occupati per l'Opening Day del 31 marzo a Phoenix ben cinque sono già assegnati, mia personale previsione che anche qui non tiene conto di eventuali infortuni.
Belt, Scutaro, Sandoval, Crawford e la riserva di lusso Arias ci saranno.
Il che lascia ben dieci pretendenti a "scannarsi" per un unico posto al sole.

Nella breve analisi di oggi tratterò di quelli che hanno già un'esperienza in MLB mentre nella seconda parte scriverò dei ball players con sola militanza nelle Minor Leagues.
Quattro sono quindi i pretendenti con già esperienza di MLB ed esattamente: Abreu, Adrianza, Noonan e Hicks.
Nick Noonan
Tony Abreu, che a novembre prossimo compirà trent'anni, è un eccellente jolly dominicano dotato di reattività, senso della posizione, discreta disciplina al piatto e costante applicazione in difesa. Da diverse stagioni bazzica in Major League e del lotto dei pretendenti è il giocatore più accreditato ed esperto. Potrebbe invece essere, come accadde un anno fa, che sia Nick Noonan a spuntarla. Classe 1989, giocatore su cui il management dei Giants crede moltissimo, abile e caparbio, dotato di classe ed intelligenza. Nel 2013 ha esordito in MLB disputando 62 gare ma battendo solamente .219 a conferma che è uno di quei battitori di contatto che per trovare ritmo e consistenza necessita di partire titolare tutti i giorni nel line-up. Personalmente è un giocatore che mi piace tantissimo e che credo che in un paio di stagioni diventerà un bastione imprescindibile del sacchetto di seconda base. Coetaneo di quest'ultimo è il talentuoso venezuelano Ehire Adrianza. I buoni numeri accumulati a Fresno nel 2013 hanno convinto Bochy e Sabean a chiamarlo con l'estensione del roster lo scorso settembre e Adrianza in nove gare giocate si è tolto pure il lusso di fucilare un fuoricampo sebbene abbia visto soltanto diciotto presenze in battuta. Adrianza come Abreu non hanno opzioni di Minor Leagues per cui se non entreranno nell'active roster dovranno obtorto collo esporsi col passaggio ai waivers e con tutto il rischio che ne consegue. Forse qundi la scelta di uno dei due sarà forzata da parte del Nostro management per il rimanente sesto posto. Infine troviamo Brandon Hicks, nato nel 1985, che in tre stagioni in MLB ha disputato in tutto la miseria di 55 gare con numeri non certo decenti. Molto probabile, anzi sicuro, che lui di questo quartetto sia il primo sicuro spedito a Fresno.

lunedì 10 febbraio 2014

Scottsdale 2014: i Ricevitori

Roster a quaranta (2): Posey, Sanchez.
Invitati (3): Quiroz, Susac, Turner.

Due saranno i posti nell'active roster.
Quindi tre saranno gli esclusi.

Assieme al reparto dei Lanciatori Partenti, questo dei Ricevitori ha già stabilito le sue gerarchie in vista del prossimo 31 marzo. Buster Posey e Hector Sanchez saranno i due catcher fin dall'opening day a casa di Arizona a meno, naturalmente, di infortuni.
Un anno fai problemi al braccio di Sanchez, sistematisi definitivamente soltanto a fine luglio, obbligarono Boch e il coaching staff ad optare fin dal primo giorno per tre Ricevitori includendo il duttile Quiroz, molto bravo come difensore ma certamente deficitario mazza in mano.

Per questo 2014 Guillermo Quiroz si è guadagnato un posto come invitato e quasi sicuramente finirà ad ingrossare le fila di Fresno a maggior ragione tenuto conto che il titolare dei Grizzlies del 2013, Johnny Monell, è stato ceduto ad un altro club.
Invitato è anche il quasi 24enne Ben Turner che ha speso la passata stagione ad Augusta nella "SALLY" dove in cento gare esatte ha battuto .249 andando però raramente a strike-out, ragion per cui si presenterà a Scottsdale per migliorare il timing con la mazza in mano oltre a leggere ancora meglio le situazioni difensive.

Andrew Susac
Infine ecco la giovine speranza Andrew Susac, pure lui classe 1990, che nel 2013 ha davvero disputato un tour de force mica da ridere finendo per accumulare ben 186 gare disputate tra il Doppio-A di Richmond e il Singolo-A (Avanzato) di San José: media battuta .249, 21 fuoricampi e 98 corse battute a casa sono stati i suoi numeri. Queste prestazioni gli hanno poi valso la convocazione con i Scottsdale Scorpions nella Arizona Fall League dello scorso ottobre in cui in 17 gare ha battuto in maniera stratosferica (.360) con una percentuale di arrivo in base anch'essa notevolissima, .507. Al raduno primaverile di Scottsdale dovrà certamente migliorare la sua disciplina al piatto (ben 168 strike-out incassati la scorsa stagione nelle Minors) anche se personalmente ritengo che tra i tre esclusi sarà proprio lui, a fine agosto, a ricevere la chiamata per il roster esteso a quaranta se sarà capace di mantenere buone cifre presumibilmente a Fresno nel Triplo-A. Susac è certamente il migliore candidato per il ruolo di "riserva ad hoc" di Posey in un breve futuro sapendo comunque fin da ora che Hector Sanchez è un signor Ricevitore che vale tutti i dollaroni investiti su di lui.

domenica 9 febbraio 2014

Scottsdale 2014: gli Esterni

Roster a quaranta (7): Blanco, Morse, Pagan, Pence, Perez, Kieschnick, Brown.
Invitati (2): Herrera, Williamson.

Sono cinque i posti nell'active roster.
Per cui quattro pretendenti non vi entreranno.
I nove candidati sono suddivisi così: 7 nel roster a quaranta e 2 invitati.

Non c'è nulla di ufficiale. Ovviamente. Ma sappiamo benissimo che, infortuni a parte, quattro posti dei cinque sono già assegnati.
Gregor Blanco, Michael Morse, Angel Pagan e Hunter Pence sono inamovibili.
Anche se: Michael Morse come difensore ha diverse lacune su cui nel ritiro primaverile i coach lavoreranno a fondo; anche se Morse medesimo è reduce da una frattura a un polso.
Anche se: Gregor Blanco al piatto dovrebbe migliorare sensibilmente il suo apporto offensivo visto che come difensore è indiscutibile e in parecchie gare sarà chiamato intorno al sesto inning a rimpiazzare Morse nel left field.
Anche se: l'infortunio di un anno fa a Pagan lascia eterne paure sul suo assoluto recupero vista l'importanza di questo lead-off che, lo ricordo, solamente in tre delle otto stagioni in MLB ha disputato oltre cento gare.

Juan Perez nel 2013 con i Giants
A mio parere il maggiore candidato per occupare il quinto posto nell'active roster è Juan Carlos Perez (nato il 13 novembre 1986) che nella sua natia patria ha disputato recentemente un'eccellente Liga Dominicana con le Aguilas Cibaenas. Perez ha battuto .285 in quaranta gare giocate senza fucilare fuoricampi ma confermando di essere un ottimo battitore di contatto con caratteristiche validissime per apparecchiare bene la tavola. La scorsa stagione Perez ha fatto vedere cose egregie in difesa con i Nostri Giants.
L'altro "sfidante più accreditato" è Roger Kieschnick che nel 2013 ha disputato 38 gare con i Nostri Adorati. In difesa non ha commesso errori ma in battuta dopo un buon inizio ha finito per pagare un pò troppo l'indisciplina al piatto finendo ventinove volte a strike-out.
Non vedo, almeno di infortuni altrui, come Gary Brown possa entrare in squadra fino ad almeno fine agosto quando l'active roster sarà espanso a quaranta giocatori. Un Brown che sa di essere di fronte a una stagione decisiva che potrebbe anche malauguratamente concludersi in maniera amara dopo il brutto 2013 a Fresno.
Il 29enne venezuelano Javier Herrera è un altro dei sognatori per un posto al sole visto che dopo quattro stagioni nel 2013 è riuscito a ri-giocare nelle Minors dove a Richmond ha battuto .296 con 16 fuoricampi in ben 131 gare.
Infine ecco Mac Williamson giovine che compirà venticinque anni a luglio. Nel 2013 ha accumulato numeri eccellenti con i San José nel Singolo A (Avanzato): 25 fuoricampi, 89 corse battute a casa e una media battuta di .292 in 136 gare anche se è finito 132 volte a strike-out sintomo che necessita sicuramente di maggiore disciplina al piatto. Stranamente non è stato selezionato per disputare la Arizona Fall League. Difficilissimo che Williamson entri nell'active roster ma quasi sicuramente su di lui il management cova speranze di progressiva promozione verso i vertici nel giro di un paio di stagioni: lo vedremo sicuramente nel 2014 con i Richmond Flying Squirrels nel Doppio-A e magari, se avrà numeri importanti, potrebbe accedere a Fresno. Giocatore da tenere parecchio sotto monitoraggio.

sabato 8 febbraio 2014

I sogni e le speranze di Scottsdale 2014



Tra sei giorni, venerdì 14 febbraio, si aprirà ufficialmente il raduno primaverile dei San Francisco Giants nell'oramai consueta località arizoniana di Scottsdale.
Saranno ben sessantasei i giocatori presenti al camp con l'unico scopo, per ognuno di essi, di riuscire ad essere inclusi nell'active roster che promuoverà il primo assetto stagionale per l'inizio del campionato previsto per il 31 marzo quando saremo in trasferta a casa degli Arizona Diamondbacks.
Praticamente da quasi un secolo i raduni primaverili precampionato sono il viatico più diretto per ingenerare sogni e speranze in ogni giocatore e sono stati innumerevoli i casi, in questo lunghissimo segmento storico, dove perfetti sconosciuti o quasi sono riusciti a guadagnarsi un posto al sole.

Quest'anno, e va detto con estrema onestà, i posti disponibili nell'active roster saranno solamente quattro anche se ufficialmente la cosa non è stata confermata. Basta infatti fare due calcoli per comprendere esattamente quanto scritto sopra.
Alla luce delle recenti dichiarazioni di Brian Sabean secondo cui la squadra avrà cinque Esterni, possiamo quindi proiettare con una certezza quasi assoluta ruoli e posti già occupati.
L'active roster che verrà annunciato verso fine marzo prossimo prevederà dodici Lanciatori (cinque partenti e sette rilievi), due Ricevitori, sei Interni e cinque Esterni.
Vediamo adesso, reparto per reparto, cosa ci dicono i numeri di Scottsdale 2014.

Lanciatori (37)
Partenti
5 nel roster a quaranta
Rilievi
16 nel roster a quaranta e 16 negli invitati;

Ricevitori (5)
2 nel roster a quaranta e 3 negli invitati;

Interni (15)
10 nel roster a quaranta e 5 negli invitati;

Esterni (9)
7 nel roster a quaranta e 2 negli invitati.

Dando un immediato sguardo al roster a quaranta e ai singoli ruoli possiamo immediatamente realizzare che due di essi, Lanciatori partenti e Ricevitori sono già completi: Cain, Bumgarner, Lincecum, Hudson e Vogelsong per la rotazione; Posey e Sanchez per il ruolo di catcher.

Nel Bullpen su sette posti disponibili si individuano cinque certezze ma anche due "buchi" da riempire: certezze sono Lopez, Casilla, Affeldt, Petit e Romo. Il che ci dice che vi sarà un'accesa competizione per i due restanti posti al sole con ben ventisette Lanciatori in competizione.

Tra gli Interni nei sei posti richiesti troviamo già cinque giocatori sicuri ovvero Belt, Scutaro, Sandoval, Crawford e Arias lasciando così dieci ball players a lottare strenuamente per l'unico posto libero.

Infine gli Esterni. Quattro posizioni sono già assegnate a Blanco, Morse, Pagan e Pence. Rimane un solo posto libero per una concorrenza di cinque giocatori.

Tutte le suddette supposizioni si basano, naturalmente, sul fatto che gli infortuni eventuali non influiranno sulle scelte tecniche di Bochy e del suo coaching staff.

L'attuale roster a quaranta
Lanciatori (21): Affeldt, Bumgarner, Cain, S. Casilla, Cordier, De Paula, Dunning, Escobar, Flores, Hembree, Hudson, Huff, Kickham, Kontos, Lincecum, Lopez, Machi, Petit, Romo, Strickland, Vogelsong.
Ricevitori (2): Posey, Sanchez.
Interni (10): Abreu, Adrianza, Arias, Belt, Crawford, Duvall, Noonan, Sandoval, Scutaro, Villalona.
Esterni (7): Blanco, Brown, Kieschnick, Morse, Pagan, Pence, Perez.

I ventisei invitati
Lanciatori (16): Berken, Blach, Blackburn, Bochy, J. Casilla, Crick, Dolis, Gutierrez, Heston, Law, Lively, Loe, Reifer, Rosario, Runzler, Tobin.
Ricevitori (3): Quiroz, Susac, Turner.
Interni (5): Arnold, Dominguez, Hicks, Minicozzi, Panik.
Esterni (2): Herrera, Williamson.

Nei prossimi giorni per tutti e cinque i ruoli presenterò una breve analisi.

venerdì 7 febbraio 2014

Completati gli staff dei Giants per le Leghe Minori 2014

Livan Hernandez in uniforme Giants

Turner nuovo capo del Farm System
Dopo avere annunciato a gennaio scorso la composizione dei vari staff dei coach per il farm system del 2014 ecco che adesso il management dei Giants mette le ultime ciliegine sulla torta. Il nuovo responsabile del sistema di sviluppo delle squadre affiliate (Player Development Director) è stato nominato Shane Turner che è al diciannovesimo anno di lavoro in seno ai Nostri Adorati. Turner sarà assistito dall'uscente capo, Fred Stanley, che lavora con i Giants da ben quarantasette anni di seguito. Steve Decker è stato invece nominato coordinatore dell'insegnamento e della battuta per le Leghe Minori mentre un nuovo arrivo è rappresentato dall'ex-giocatore Todd Linden, 33enne che fino alla scorsa stagione giocava a Fresno. Linden, che ha disputato cinque stagioni in MLB con la casacca dei Giants totalizzando statistiche disastrose sebbene fosse accreditato di grandi cose, sarà uno dei due coach della battuta con gli Augusta Green Jackets nella "SALLY" ovvero la South Atlantic League. Infine due icone dell'organizzazione saranno ancora richiesti insegnanti per il Nostro farm system: Jim Davenport (cinquantesimo anno con Noi) e Joe Amalfitano (sessantesima stagione).

Tre nuovi volti per le Minors
A fine gennaio, ma l'annuncio è stato dato in questi giorni, i Giants hanno messo sotto contratto i tre seguenti giocatori che andranno ad ingrossare le fila dei camp per le leghe minori: 1) Skyler Stromsmoe, interbase classe 1984 di nazionalità canadese; 2) Michael Broadway, lanciatore destro nato nel 1987; 3) Tyler Graham, esterno del 1984, cavallo di ritorno dopo avere trascorso dal 2006 al 2011 nelle Minors con i Giants. Solamente quest'ultimo ha una precedente esperienza in MLB quando nel 2012 disputò dieci gare con Arizona.

Interessante questo Odelin!
La recente Serie del Caribe, che domani incoronerà il campione 2014 (e faccio l'in bocca al lupo a Hermosillo he disputerà la finale), ha riproposto dopo cinquantaquattro anni una compagine cubana. Diversi suoi giocatori si sono dimostrati immediatamente disposti ad intraprendere esperienze agonistiche fuori del proprio paese, evidentemente anche alla luce del parziale cambiamento della politica del loro governo che ha portato Ariel Pestano e Alfredo Despaigne a giocare nelle leghe messicane durante il 2013. Il primo a dichiararsi disponibile è l'astro Yulieski Gourriel, di cui segnalai le potenzialità lo scorso dicembre su questo blog, mentre un altro è il celebrato lanciatore destro Vicyohandri Odelin. Questo coloured molto forte, classe 1980, è in forza al club del Camaguey e fin dal 2001 milita stabilmente nella nazionale cubana con cui ha vinto tutto quello che c'era da vincere. Odelin ha esperienza da vendere nonché una duttilità e un'intelligenza di grandissimo spessore. Non lo vedrei certo male nel bullpen come rilievo lungo con i Nostri Giants. Difficile d'altronde pensare che sia stato Livan Hernandez l'ultimo lanciatore cubano a vestire la Nostra Adorata Uniforme (militò con i Giants per quattro stagioni, dal 1999 al 2002)

martedì 4 febbraio 2014

Dopo dieci anni un nuovo arbitraggio salariale per i Giants?


Al recente FanFest si è cercato di capirne di più.
Impresa abbastanza ardua, comunque.
Ci si sta infatti avvicinando al campo primaverile di Scottsdale con in sospeso ancora la disputa salariale di Brandon Belt laddove le altre quattro pendenze dello stesso genere in elenco siano state risolte brillantemente e cum grano salis recentemente.
Per il 2014 il Nostro management ha offerto al Prima Base la cifra di due milioni e cinquantamila dollari mentre il giocatore, tramite il suo procuratore, domanda un compenso di tremilioni e seicentomila verdoni; richiesta basata certamente sull'ottimo 2013 disputato ed ancora più fondata sulla parte di stagione soprattutto da dopo il break per l'All Star Game fino al termine del campionato.
La differenza tra le parti è quindi di 1,55 milioni, davvero un importo sostanzioso.
Voci di corridoio darebbero tutto risolto per questo venerdì, 7 febbraio, così da arrivare ancora più tranquilli all'apertura delle danze a Scottsdale.
In alternativa c'è l'Arbitro Salariale che potrebbe, e dovrebbe, salomonicamente tagliare la testa al toro fissando intorno ai duemilioni e ottocentomila dollari il compenso da riconoscere nel 2014 al nostro numero nove di uniforme.
"Non penso che il management abbia davvero un'opinione così minima di me" ha affermato Belt a cui da contraltare ha fatto l'onnipotente general manager Brian Sabean anticipando che "si potrebbe arrivare ad una soluzione valida solo per l'imminente stagione per i duemilioni e ottocentomila dollari sopra menzionati, prima di intavolare poi un'eventuale proposta pluriennale".
Ricordo che l'ultima volta che i San Francisco Giants sono ricorsi all'arbitraggio salariale è stato nel 2004 con l'allora ricevitore A.J. Pierzynski a cui fu esattamente riconosciuto la metà della differenza tra la sua proposta e quella del club. Un Pierzynski che peraltro, lo ricordo, una volta terminata la sua breve parentesi con i Giants (in cui militò per fortuna solamente nel 2004) non ha mai perso l'occasione per parlare male dei Giants e dei suoi seguaci. E della città. Nefasto ed indesiderato questo originario polacco...

lunedì 3 febbraio 2014

Levi Strauss rinnova l'accordo; nuova uniforme arancione per il venerdì.

Ancora per cinque anni
E' stato rinnovato l'accordo di sponsorizzazione tra la celebrata industria Levi Strauss & Co. ed i Nostri Adorati. Questa multinazionale legherà il suo nome al "right-field wall" dell'AT&T Park per i prossimi cinque anni per un notevole importo in dollaroni, cifra che però non è stata resa pubblica. La Levi Strauss ha iniziato a sponsorizzare il muro, di mattoni rossi, del campo destro fin dal 2006 dove a fianco della scritta pubblicitaria c'è anche il contatore dei fuoricampi che finiscono dritti nelle acque della baia tanto da venire ufficialmente chiamato "Splash hits counter".

La nuova uniforme
Per le gare interne del venerdì sera, i famosi "Orange Fridays", da questa stagione i Nostri Amati indosseranno una nuova versione della casacca arancione che conterrà una scritta Giants di vecchio stampo. Questo nuovo design ha subito incontrato l'approvazione di migliaia di seguaci ed amanti dei San Francisco Giants. Mica poteva essere poi differente, vero?

Fiducia a Gary Brown
L'altro ieri, sabato 1 febbraio, al consueto FanFest annuale all'A&T Park il general manager Brian Sabean ha parlato di tutto e di più. In particolare ha tenuto a precisare che i Giants non sono all'inseguimento di un altro partente escludendo quindi che sia Bronson Arroyo che Ubaldo Jimenez possano interessare essendo le attuali "seste scelte di rotazione" (ovvero Yusmeiro Petit ed Edwin Escobar) coloro che meglio soddisfano le esigenze della squadra. Parole d'elogio sono state spese per i giovini rilievi Heath Hembree e Derek Law così come per Jake Dunning. Sabean ha poi rivelato che nel roster a venticinque vi saranno ben cinque esterni e che l'ottimo dominicano Juan Perez ha molte carte per essere del gruppo. Infine parlando di Gary Brown, la Nostra prima scelta assoluta del draft del 2010, Sabean si è detto "fiducioso che possa esordire in MLB in questa stagione nonostante l'infelice 2013 disputato a Fresno. E questo grazie anche al fatto di essere un forte difensore nonché un giocatore che non si è mai dato per vinto la scorsa stagione riuscendo a tenersi a galla in tante difficoltà".

Un coreano nel bullpen?
Venerdì 31 gennaio sul diamante della University of California-Irvine, il 27enne lanciatore destro coreano Suk-Min Yoon (nato nel luglio del 1986), attualmente agente libero, ha lanciato una sessione di prova davanti agli occhi attentissimi degli scout dei San Francisco Giants e dei Baltimore Orioles. Questo lanciatore, che ha notevole esperienza nella lega coreana professionistica (la famosa KBO) sia come partente che come rilievo, con il club dei KIA Tigers ha vinto il campionato nel 2009 nonché si è aggiudicato il titolo di migliore giocatore nella stagione 2011 e da diversi anni è una delle punte di diamante della nazionale del suo paese con cui ha vinto, tra l'altro, l'oro alle Olimpiadi di Pechino del 2008 e l'argento al World Baseball Classic dell'anno seguente. Anche altri sette club della MLB sarebbero interessati a questo lanciatore.