giovedì 31 ottobre 2013

Il Telegrafo del Baseball

Tetsuya Matsumoto (Yomiuri Giants)
Parità in Giappone
Situazione di parità, 2 gare a testa, nelle Japan Series tra i Tohoku Rakuten Golden Eagles e i leggendari Yomiuri Giants. Per oggi, 31 ottobre, al Tokyo Dome è prevista gara-5 dopodiché ci si sposterà a Sendai per gara-6 in cui tornerà sul monte il formidabile Masahiro Tanaka (24-0 in stagione regolare e 2-0 nei play-off). Intanto è deceduto a 93 anni di età il leggendario manager Tetsuharu Kawakami che guidò proprio gli Yomiuri Giants a nove titoli consecutivi dal 1965 al 1973.

Esquina pinolera
La pioggia continua a disturbare l'inizio di questa nona stagione della Liga Profesional del Nicaragua. Sono infatti già tre le gare rinviate causa precipitazioni. Martedì, 29 ottobre, Chinandega ha vinto 3 a 1 a casa di Granada e Rivas si è imposto per 7 a 3 nella capitale contro il Boer grazie anche a un fuoricampo del fuciliere Randall Simon. Ieri sera invece si è giocato solamente a Rivas dove i locali hanno prevalso per 2 corse a 0 contro Granada in una sfida durata solamente sei riprese, accorciata causa pioggia (e figurarsi). Niente da fare a Chinandega dove la partita contro il Boer ha trovato il diamante troppo inzuppato. Classifica dopo le gare di ieri, mercoledì 30 ottobre 2013:
1.000 Rivas 3-0
.667 Boer 2-1
.333 Chinandega 1-2
.200 Granada 1-4
Fuoricampi: 2 Garth (Granada), 1 Camilo (Boer) e Simon (Rivas)

Leoni campioni
Congratulazioni agli Uni-President Lions (della città di Tainan) che si sono laureati campioni delle Taiwan Series 2013. Nella finale hanno infatti regolato per 4 gare a zero gli EDA Rhinos (della città di Kaohsiung). Ieri sera in gara-4 i Lions si sono imposti per 9 a 2 chiudendo di fatto il discorso sul titolo. La lega taiwanese si chiama CPBL (Chinese Professional Baseball League). Per gli Uni-President Lions si tratta del nono titolo in questa lega, rafforzando così la statistica di squadra con più vittorie (con 7 successi seguono i Brother Elephants di Taipei).

Due match-balls a Daegu
I Doosan Bears (di Daegu) conducono le Korean Series per 3 a 2 contro i Samsung Lions (di Seul). Oggi proprio davanti al proprio pubblico i Doosan hanno la possibilità di chiudere la serie e conquistare il titolo 2013. L'eventuale decisiva gara-7 è in calendario domani sera, 1 novembre, sempre a Daegu.

numero 5, giovedì 31 ottobre 2013

La stagione che è stata: Kontos, Affeldt e Mijares

Un 2013 da dimenticare per Affeldt
George Kontos
Stagione da dimenticare per questo destro di origine greca che così bene aveva fatto nel 2012.
Statistiche da brivido in tutti i reparti e non inganni il 2-2 nel conto vinte-perse. Per favore che venga spedito altrove il più velocemente possibile. Inutile mandarlo per periodi più o meno lunghi a Fresno per riprendersi.

Jeremy Affeldt
Uno dei tre mancinacci nel bullpen. Un Affeldt che aveva appena rinnovato il contratto dopo l'esito delle World Series 2012 ma che, anche causa alcuni infortuni fastidiosi (braccio sinistro e inguine), ha dovuto saltare parti consistenti della stagione perdendo ritmo e continuità. Ha ancora due stagioni di contratto e da lui ci si attende un pronto riscatto nel 2014. Affinchè questa stagione rimanga un buco nero ed irripetibile nel suo pur valido curriculum e che le statistiche di questo 2013 siano lette come uno scivolone temporaneo.

José Mijares
A inizio stagione gli è morta la nonna, punto di riferimento importantissimo nell'educazione e nella crescita. Sicuramente è rimasto toccato da questo avvenimento che però spiega solo in parte la deludentissima campagna 2013. Come per l'altro mancino Affeldt, e come per Kontos, ha avuto statistiche orribili che lo hanno reso una delle componenti più deboli del bullpen. Lasciando pertanto Bochy con l'unica certezza di Javier Lopez nel reparto southpaws. Da Mijares, che brillò pure lui nel 2012, ci si aspetta un 2014 ai livelli che gli competono.

martedì 29 ottobre 2013

Yulieski! Perché no?

Perché i San Francisco Giants potrebbero firmare il leggendario 29enne Yulieski Gourriel.

La Pelota a Cuba, e lo sappiamo benissimo, è un affare serio.
E nessuno vuole essere ricordato per averle fatto del danno.
Come riportato ieri nella nostra rubrica "Il Telegrafo del Baseball", Antonio Castro sta parlando di aperture e di concessione di notevole libertà di movimento ai peloteros della Grande Isla.
Alfredo Despaigne, Ariel Pestano e altri vanno e vengono in e dal Messico.
E presto altri giocatori promettenti si muoveranno.
Senza considerare chi defeziona, fuggendo.

Da una decina di anni Yulieski Gourriel è probabilmente il migliore Terza Base (che nel linguaggio cubano si chiama "Antesalista") del mondo tanto che durante il World Baseball Classic del 2006 le miriadi di scout delle squadre della MLB all'unisono dovettero ammettere che costui sarebbe stata un'immediata prima scelta per qualsiasi club del circuito.
Nato il 9 giugno del 1984, Yulieski Gourriel è figlio d'arte del celebrato babbo Lourdes e fin da ragazzino ha mostrato un'impressionante attitudine verso questa disciplina.
Molti si domanderanno quindi perché, come tanti altri suoi connazionali, non abbia approfittato delle tante trasferte all'estero per fuggire dal suo paese con l'intenzione di militare nella Mjor League.
La risposta è molto semplice: perché a casa sua gode di benefici e di forme di benessere che davvero in pochi possono affermare di avere a Cuba oggigiorno.
Con le dichiarazioni di Antonio Castro si può benissimo prefiggere uno spostamento di talenti verso la Major League.
E a ventinove anni, e col talento che si ritrova, Yulieski Gourriel ha perlomeno una decina di stagioni di Baseball esplosivo da mostrare.
Sempre pronto all'allenamento, umile e alla ricerca della perfezione. Stimato e considerato "un esempio" per le generazioni contemporanee e future.
E capace di colpirla quando più c'è bisogno per le sorti della squadra.
E capace di prestazioni difensive di altissima qualità.
Queste sono alcune delle ragioni che sostengo affinché i nostri adorati San Francisco Giants possano mettere le zampe con sicurezza su questa stella affermata che ha davanti a sé ancora molti anni di grandissima qualità di gioco.

Se è vero che il divino Omar Linares (immortale e leggendario "Antesalista" del Pinar del Rio) disputò tre stagioni con i Chunichi Dragons nella NPB, allora Yulieski ha più di una possibilità di diventare uno dei figli più adorati e amati del nostro AT&T Park.

lunedì 28 ottobre 2013

Il Telegrafo del Baseball

Tanaka (ancora) vincente e premiato
Nuova uscita vittoriosa per il formidabile Masahiro Tanaka che ieri ha guidato i Tohoku Rakuten Golden Eagles al successo per 2 a 1 contro gli Yomiuri Giants in gara-2 delle Japan Series (che ora sono in parità, 1 a 1). Dodici gli avversari fatti secchi con strike-out e gara completa per il nostro "Ma-kun" che al termine della gara è stato informato di avere vinto il Premio Sawamura per il 2013, riconoscimento dato da una giuria di esperti al miglior lanciatore stagionale della NPB. Tanaka lo aveva già vinto due stagioni orsono, nel 2011. Tra gli altri exploit di questo lanciatore destro ricordo i soli 6 fuoricampi concessi in stagione regolare e un WHIP di 0,94.

Esquina pinolera
La pioggia continua a disturbare l'inizio della IX edizione della LBPN. Ieri a Rivas non si è infatti giocato tra i Gigantes e gli Indios del Boer di Managua perché le precipitazioni non si sono fermate. A Chichigalpa invece, sede di ieri dell'incontro casalingo di Chinandega, Granada ha ottenuto la prima vittoria sconfiggendo le Tigres per 8 a 2. Grande protagonista della gara è stato il fuciliere Ronald Garth che ha chiuso con un ottimo 3 su 3 in battuta di cui un fuoricampo e due corse battute a casa per i Tiburones/Orientales. Posizioni attualizzate al dopo gara di ieri sera:
1.000 Boer 2-0
1.000 Rivas 1-0
.333 Granada 1-2
.000 Chinandega 0-2

Korean Series
I Samsung Lions (di Daegu) vincendo ieri sera gara-3 per 3 corse a 2 contro i Doosan Bears (di Seul) hanno accorciato lo svantaggio nella serie di finale del circuito KBO -Korean Baseball Organization-, per l'appunto le Korean Series. Doosan conduce ora 2 a 1 la serie di finale e oggi a Seul cercherà davanti al proprio pubblico di aumentare il distacco.

José Ariel Contreras
Altri notevoli cambiamenti in vista a Cuba
In una recente trasmissione tivvù di un canale statunitense Antonio Castro, figlio del "Lider Maximo" Fidel Castro e attualmente vice-presidente della federazione mondiale di Baseball - IBaF -, ha dichiarato che secondo lui i giocatori cubani fuggiti dall'isola possono rientrare in patria ed anche tornare a giocare sia nel campionato (Serie Nacional) che nella squadra nazionale attualmente diretta da Victor Mesa. "Viviamo nello stesso mondo e prendersi rischi è quello che facciamo tutti i giorni in ogni argomento della vita" ha aggiunto Antonio Castro. In questo 2013 l'ex-fuoriuscito José Ariel Contreras è tornato a trovare la famiglia e gli amici tutti a Pinar del Rio, ad esempio. E non lo hanno né arrestato né perseguitato.

numero 4, lunedì 28 ottobre 2013

La stagione che è stata: Hunter Pence


Senza ombra di dubbio il MVP della stagione dei Giants.
Giocate tutte e centosessantadue mancando sì e no una quindicina di inning qua e là. Ventisette fuoricampi, novantanove RBI, una media battuta di .283 e solamente 7 errori nell'Esterno di destra.
A fine luglio si vociferava che erano alte le possibilità di un suo trasferimento momentaneo ad un club in lizza per i play-off ma il prezzo, giustamente, alto domandato da Sabean lo ha tenuto ancorato a San Francisco con cui ha rinnovato l'accordo ancora prima che terminasse la stagione regolare.
Un giocatore prezioso. Uno di quelli che non molla mai. Che umilmente tutti i giorni si dà da fare per migliorarsi. Che non ama proclami ma che crede nel lavoro duro e serio.
Non a caso si è innamorato a prima vista dei Giants dichiarando che vuole continuare qui per parecchio tempo.
Non rifirmarlo avrebbe significato suicidarsi.

domenica 27 ottobre 2013

Il Telegrafo del Baseball

Giants in vantaggio (quelli di Tokyo, però!)
Gli Yomiuri Giants ieri si sono aggiudicati con il punteggio di 2 corse a zero gara-1 delle Japan Series. Nonostante l'ottimo lavoro sul monte per il mancino rookie Norimoto, gli esperti capitolini hanno saputo venir a capo dei Tohoku Rakuten Golden Eagles che giocavano davanti al proprio pubblico. Oggi, sempre a Sendai, si disputa gara-2 e per i locali vedremo FINALMENTE come partente Masahiro Tanaka che ricordo avere chiuso con un record di 24-0 la stagione regolare e avere al momento un 1-0 nei play-off. Sarà durissima per i Giganti ripetersi.

Esquina pinolera
Prima storica uscita dei nuovi arrivi della Liga. I Gigantes de Rivas ieri sera infatti tra le mura amiche hanno sbriciolato per 14 a 2 i campioni in carica delle Tigres de Chinandega grazie a due ispirati legnatori: Randall Simon ha chiuso con 4 su 5 e 6 RBI mentre Ofilio Castro ha realizzato un eccellente 3 su 4 in battuta che hanno fruttato 4 corse battute a casa (in tutto ben 17 valide per i Gigantes). Il Boer da parte propria, questa volta in casa, ha nuovamente prevalso contro Granada, per 5 a 1. In questa gara il celebrato Jimmy Gonzalez (Granada) ha infilato la sua 500esima valida nella storia della LBPN.
1.000 Boer 2-0
1.000 Rivas 1-0
.000 Chinandega 0-1
.000 Granada 0-2

Libro in arrivo!!!
E' in fase d'ultimazione una delle ennesime biografie. E fin qui quasi tutti affermerebbero "nihil sub sole novi". Se non che questo libro, con copertina rigida e di oltre 350 pagine, riguarda un certo Brooks Robinson che ricordo è stato probabilmente il migliore Terza Base della storia di ogni tempo del nostro sport. Sicuramente lo è stato come Fielder e difensore di quell'angolo bollente soddisfacendo i palati fini della MLB e dei sofisticati seguaci dei Baltimore Orioles in un periodo peraltro florido e ricco di soddisfazione per il club del Maryland. Questa biografia è scritta dal giornalista Doug Wilson, il suo titolo è "Brooks: the biography of Brooks Robinson" venendo pubblicata da Thomas Dunne Books al prezzo di un pò meno di 20 dollari. Uscita prevista ai primi di marzo del prossimo anno. Sono già qua che conto i giorni per acquistarlo...

Finale insolito
Sapete che senza i nostri Giants ho promesso di non scrivere più di MLB per questo 2013. Segnalo solamente l'evento insolito con cui si è conclusa ieri sera gara-3 delle World Series tra Boston e St. Louis. Sul risultato di 4 a 4 nella parte bassa del nono inning con i Cardinals in attacco, il corridore Craig è stato sgambettato dal Terza Base dei Red Sox, Middlebrooks. Questa interferenza è pertanto costata ai bostoniani la partita in qaunto gli arbitri hanno concesso la "corsa salva" a casa base per Craig. Applicazione della regola perfetta. St. Louis conduce le World Series per 2 a 1 e stasera in casa ospita gara-4.

numero 3, domenica 27 ottobre 2013

La stagione che è stata: Buster Posey


Dimentichiamo la media di .336 e i 24 fuoricampi del 2012. E mettiamo da parte anche i 103 RBI e il titolo di MVP della National League. Senza citare cosa è poi accaduto nella post-season.
Altrimenti non dovremmo neppure iniziare a scrivere sul migliore ricevitore del mondo. Il 2013 ha toccato anche lui: che comunque ha infilato 15 fuoricampi, 72 corse battute a casa, totalizzando una media-battuta di .294 con .371 di On Base Percentage. Difficile fare di più in un ambiente così asfittico e depresso. Anche per una stella di prima grandezza come lui. E' comunque rimasto un punto fermo nella clubhouse, per compagni e management. Ha rappresentato una presenza critica costante, una voce di grande maturità e buon senso che ha capito perfettamente cosa non andava e cosa si sarebbe dovuto fare al fine di non ripetere tanti, troppi errori.
E' stato ben supportato da un Guillermo Quiroz molto abile tatticamente. E da agosto anche dal rientro di Hector Sanchez.
Tornerà, ancora più maturo e consapevole nel 2014.
E questo, lo sappiamo benissimo tutti, sarà garanzia di rinascita e riscatto durevole per i nostri Giants.

sabato 26 ottobre 2013

Il Telegrafo del Baseball

Guarda, guarda...
Giungono voci di un possibile interessamento dei nostri Giants per il quotatissimo ricevitore Brian McCann. Questa famosa "casacca numero 16" è in odore di agenzia libera dopo una distintissima carriera con gli Atlanta Braves e il nostro management sta ponderando se metterlo sotto contratto visto che costui batte mancino e risponde più che bene contro i lanciatori mancini. Molto potrebbe dipendere da quanto spazio di gioco viene chiesto da McCann sapendo che la titolarità di catcher è di Posey e che quest'ultimo in alternativa verrà utilizzato in Prima Base. Certo è che l'arrivo di McCann aumenterebbe ancora di più la materia grigia nella nostra clubhouse: già siamo un club di pensatori, con McCann diventeremmo il club degli intellettuali. In sette stagioni, delle nove disputate in MLB, McCann ha battuto almeno 20 fuoricampi di cui le sei ultime di fila.

Japan Series al via
Prendono il via oggi le Japan Series 2013. Da una parte i celebratissimi Yomiuri Giants e dall'altra i Tohoku Rakuten Golden Eagles. Da una parte si avrà la leggenda che arriva da Tokyo mentre dall'altra troveremo un club che gioca nella NPB da sole nove stagioni e che proviene da Sendai. In questi ultimi milita il fortissimo lanciatore Masahiro Tanaka che ha chiuso la stagione regolare con un "agghiacciante" record di 24-0 in cui ha totalizzato un'ERA di 1.27 e 183 strike-out in 212 inning lanciati. Da tempo Pat Burrell è in terra nipponica per seguire da vicinissimo Tanaka che al termine delle Japan Series deciderà se e dove andare a giocare nel 2014. Se davvero è così forte, beh allora lo attendiamo da noi ai Giants!

Esquina pinolera
Va al Boer la gara d'esordio nella IX Liga Profesional de Béisbol de Nicaragua. Ieri sera i capitolini hanno infatti prevalso per 7 a 6 a casa dei Tiburones/Orientales de Granada riuscendo a sbloccare lo score di 5 a 5 grazie a due corse, una realizzata al penultimo attacco e una nell'ultimo. In apertura di gara Juan Camilo ha fucilato un fuoricampo da due corse per gli ospiti. Vittoria a Danilo Alvarez e sconfitta per Diego Sandino con salvezza di Carlos Martinez. A Chinandega la pioggia ha impedito lo svolgimento dell'altra gara tra i locali e i debuttanti del Rivas.
1.000 Boer 1-0
.000 Rivas 0-0
.000 Chinandega 0-0
.000 Granada 0-1

numero 2, sabato 26 ottobre 2013

La stagione che è stata: Brandon Belt


Accusato di non "sapere battere". Imputato di essere ineffettivo.
Per molti è il giocatore sbagliato a difendere l'importante sacchetto di Prima Base.
Ha iniziato la stagione in sordina, Bochy ha speso con lui diverse ore prima della batting practice correggendogli piccoli ma sentiti difetti.
Ne sono usciti diciassette fuoricampi e 67 RBI con una media in battuta di .289 e un OBP di tutto rispetto: 360. In queste 150 gare ha anche commesso otto errori, cifra che forse per una Prima Base ci può anche stare. Ha passato un brutto momento a giugno e a luglio ma ad agosto si è prepotentemente rialzato accumulando rapidamente numeri eccellenti, praticamente mantenuti fino al termine della stagione.
Per qualcuno Belt continua ad essere un giocatore di poche potenzialità e uno di quelli che sottrae la titolarità al povero Brett Pill. Belt lo si vedrebbe bene anche sul Field sinistro, così tanto sofferente nel piano tattico dei Giants. A tutto questo, a tutte queste voci critiche e quasi sempre gratuitamente espresse Belt ha risposto con i fatti dimostrando una stagione di grande qualità e...numeri. A cui aggiungo la parola/aggettivo: umiltà con cui ha lavorato sodo sapendo che un personaggio come Bochy vuole innanzitutto vedere nei suoi giocatori la voglia di combattere e il desiderio di migliorarsi, giorno dopo giorno.
Brandon Belt sarà atteso da un 2014 di fatiche dove dovrà e in cui vorrà migliorarsi ancora. A partire, naturalmente, dai primi scalpitii di Scottsdale.

venerdì 25 ottobre 2013

Il Telegrafo del Baseball

Esquina pinolera
Oggi è il "grande giorno". Inizia infatti stasera la IX edizione della Liga de Béisbol Profesional de Nicaragua. Bóer a casa del Granada e Rivas in quel di Chinandega sono le due sfide in calendario. C'è molta attesa per questo torneo che vedrà ben quarantotto turni di stagione regolare, campionato che promuoverà alla finale la squadra prima classificata mentre la seconda e la terza disputeranno un play-off d'ammissione all'ultimo atto. Le Tigres di Chinandega sono i campioni in carica mentre si ha il debutto dei Gigantes de Rivas che prendono il posto dei titolati Leones de León.

I Gourriel a La Habana
Leggendo la composizione delle compagini che dal 3 novembre prossimo prenderanno parte alla 53esima edizione della leggendaria, e meravigliosa, Serie Nacional de Béisbol cubana ho notato che gli Industriales potranno contare nelle loro fila dello stellare Terza Base Yulieski Gourriel e del fratello Yunieski Gourriel. Dopo alcune ricerche fatte presso conoscenti nella isola meravigliosa, ho saputo che babbo Lourdes Gourriel (ex-giocatore e manager di successo) è gravemente ammalato (cancro) e che è ricoverato in un ospedale della capitale. Per stargli vicino i due fratelli hanno pertanto richiesto, ed ottenuto, il permesso insolito di cambiare squadra in cui giocare il prossimo campionato. Ricordo che i Gourriel erano due tra le stelle dei Gallos de Sancti Spiritus.

Un gran bel sito
Non si finisce mai di stupirsi. Con un po' di tempo a disposizione ho dato qualche occhiata in qua e in là e ho trovato un sito in internet sul baseball di marca ebrea. Bellissimo.
Risponde all'indirizzo www.jewishbaseballnews.com e ha diverse cosine interessanti tra cui anche una nutrita sezione bibliografica sulla materia. Molto gustoso anche il piccolo capitolo dal titolo "Not a Jew".

Ciao Jim
A sessantotto anni d'età Jim Leyland ha annunciato la sua uscita di scena in veste di Manager "pur sperando di rimanere con i Tigers" con qualche altro incarico. Una World Series vinta, nel 1996 con Florida, una marea di soddisfazioni avute in ventisette stagioni da Manager e il rispetto ottenuto ovunque dagli avversari sono valori e titoli che Leyland si porterà per sempre nella personale valigia dei ricordi indelebili.

numero 1, venerdì 25 ottobre 2013

La stagione che è stata: Marco Scutaro

Confesso che Marcos(s) è uno dei miei giocatori preferiti.
Ma in questo 2013 anche lui non ha brillato come invece abbondantemente accaduto nella stagione precedente.
Due fuoricampi, solamente trentuno corse battute a casa in 127 gare giocate. Un pò pochino, va ammesso e anche senza tanta pietà. Da lui francamente ci si attendeva ben di più.
Certo, con .297 è stato comunque il battitore con la migliore media di tutta la squadra, percentuale a cui aggiungo quella del .357 di OBP a cui unisco anche i soli 34 strike-out incassati.
In difesa Marco(s) ha commesso ben 13 errori, numero davvero alto per le doti che possiede.
Ha avuto un fastidioso infortunio ad un dito della mano destra, faccenda che ha finito per limitarlo comunque per il resto della stagione; nella speranza che a febbraio a Scottsdale tutto sia risolto e che sia solo un vaghissimo ricordo di un 2013 in cui un pò per tutti le cose non sono andate per il verso migliore. In contro-tendenza con la gran parte dei compagni, Scutaro nei mesi disastrosi di giugno e di luglio ha fornito prestazioni più che valide in battuta aiutando di conseguenza l'asfittico attacco dei Giants a mantenere una parvenza di dignità, pur nel dolore.
Lo aspettiamo con immutate speranze ed affetto nel 2014.
Questo siculo-venezuelano è, senza ombra di dubbio, uno dei grandi protagonisti dei nostri Giants.
E per Bacco!

mercoledì 23 ottobre 2013

Si avvicina il rinnovo di Javier Lopez

E' il momento di "Saverio"
Adesso che abbiamo rifirmato Tim Lincecum sappiamo che ci servono ancora due partenti nuovi di zecca. E che se così sarà allora nel Bullpen invece di due ulteriori innesti forse ne basterà uno visto che certamente avremo due rilievi lunghi del calibro di Chad Gaudin e di Yusmeiro Petit.
Sappiamo che durante la stagione da poco terminata il Bullpen ha giocato qualche scherzetto di troppo ai partenti e parte, ma solo "parte" sia chiaro, delle responsabilità sono da addebitare ai mancini con Jeremy Affeldt in primis e José Mijares a seguirlo a ruota. Il solo mancinaccio che ha mantenuto livelli d'eccellenza è stato il mio adorato portoricano Javier Lopez. Che è in odore di agente libero e che ha già chiaramente manifestato la volontà di ri-accordarsi con i Giants. Così come il club ha già segnalato la propria identica intenzione verso questo preziosissimo LOOGY.
Preso atto di questo ci si attende, a giorni, che le parti raggiungano l'accordo.
E proprio in base al ritorno di Lopez, il management potrà maggiormente ragionare su chi andare a cercare nel mercato per venire inserito nel Bullpen del 2014.
Se mi toccate Javier Lopez, giuro, ci resto male. E se non lo ri-firmate, commettete un grave gesto di auto-lesionismo.
Saverio in lingua castigliana è Javier. Da qui il titolo di questo trafilettone.

Esquina pinolera
Tutto è pronto in Nicaragua per la partenza della IX Liga de Béisbol Profesional de Nicaragua.
Dopodomani, venerdì 25 ottobre, si disputerà la gara d'inaugurazione: la squadra esordiente dei Gigantes de Rivas scenderà sul diamante dei campioni in carica delle Tigres de Chinandega. Le altre due squadre partecipanti a questo nono campionato professionistico sono il Boer (di Managua) e i Tiburones/Orientales (di Granada). Aggiornerò regolarmente sull'andamento del torneo.

In bocca al lupo Donald!
Non è mio costume parlare di altre squadre o di giocatori/tecnici/manager che non siano dei San Francisco Giants. Ma voglio esprimere qui tutto il mio appoggio e sostegno all'attuale manager dei Los Angeles Dodgers, Don Mattingly. Il quale nel contratto ha l'opzione per ritornare nel 2014. Il quale però sa che l'ambiente gli è ostile e che per tutto il 2013 lo ha messo sotto una pressione asfissiante. L'eliminazione patita per mano dei Cardinals ha fatto precipitare la stima verso di lui. Mattingly è un valore di prima grandezza, prodotto cristallino della filosofia del management di Joe Torre (e di Larry Bowa). In bocca al lupo, grande Donald!

Ecco "Il Piccolino" per altre due stagioni!

La notizia ci ha colto di sorpresa.
Anche perché nello scorso fine settimana erano state più volte confermate le voci che Tim Lincecum, il nostro adorato "Piccolino", avrebbe atteso i primi di novembre vestendosi della giubba di agente libero prima di scegliere dove andare a giocare.
In realtà, e queste sono le voci trapelate, Lincecum e il suo agente avevano già raggiunto l'accordo la scorsa settimana e solamente le visite mediche si frapponevano alla comunicazione ufficiale del rinnovo biennale con i Giants.
Saranno trentacinque i milioni di dollaroni che Timmy intascherà tra il 2014 e il 2015, una cifra annua che nessun altro club gli avrebbe potuto garantire ragion per cui la scelta è giunta prima del previsto. E in pratica quasi forzata.
E' vero che il giocatore adora i Giants e che aveva una spiccata propensione per tornare a vestire la leggendaria casacca Giant. Ed è vero che ancora a stagione in corso il management, con in testa Sabean, aveva più volte espresso la chiara volontà di rifirmare Il Piccolino al termine del campionato 2013.
Ma è anche vero che la prima ragione che ha portato Timmy, the Freak, al rinnovo è stato il lato pecuniario.
In questo, e sulla cifra di 35 milioni che sborseranno i Giants nel biennio, deve avere anche pesato il parere favorevole del presidentissimo Larry Baer che ha tenuto conto delle preferenze degli appassionati.
In questi giorni infatti Baer ha scritto una lettera di suo pugno ai simpatizzanti dei Giants spiegando le ragioni dell'aumento del costo dei biglietti e degli abbonamenti per il 2014 e al fine di avere il massimo ritorno possibile dai botteghini non di certo si è messo di traverso se per riavere chi attira la gente dentro all'AT&T Park si poteva sborsare qualche milionicno di "verdoni" in più.
Che nel mio lessico, in primis, chi attira la gente ai botteghini a San Francisco si scrive: #55 Lincecum.
La storia d'amore tra i Giants e Il Piccolino dunque continuerà fino al termine della stagione 2015.
Un biennio in cui ci auguriamo di rivedere Timmy rinverdire i fasti di un recente passato da cui guardare solamente con tristezza le troppe débacles del recente biennio 2012-2013 anche se, per onestà e senso di assoluta giustizia, va ammesso che soprattutto in quest'ultima stagione diverse sue sconfitte non sono state di certo farina del suo sacco.
Ben tornato quindi, Piccolino!
Solo Dio sa quanto bene ti ho sempre voluto. E che continuerò a volertene anche se un giorno non dovessi tu più vestire la nostra casacca.
Once a Giant, always a Giants. Vero Timmy?

Di "Piccolino" ce n'è uno solo...uno solo...

La stagione che è stata: Brandon Crawford

Buona la terza. Per questo importante giocatore dei Giants la terza stagione con la mazza in mano nella MLB è stata la migliore di tutte con 9 fuoricampi e 43 corse battute a casa (anche se negli RBI nel 2012 ne batté 45 in stagione regolare) e con un buon .248 di media battuta in 149 gare disputate. Come gran parte della squadra ha subito un chiaro passaggio a vuoto tra giugno e luglio, i due mesi maledetti della nostra stagione 2013, ma si è ripreso abbondantemente per i due ultimi mesi di gare tornando in regia nel Fielding, principalmente sulle sempre pericolose "rimbalzanti". Nel computo generale in difesa invece Crawford ha commesso diverse sviste finendo per totalizzare ben 15 errori in un ruolo, va scritto per onestà, tra i più difficili da coprire per zone del campo e approccio tattico. Solamente Panda ne ha commessi più di lui. Appare evidente come questo giovanotto, quasi 27enne e di belle speranze, sia atteso ad una stagione di riscatto nel 2014 soprattutto in quella difesa che, assieme al reparto dei lanciatori, è la chiave del successo dei Giants da diverse stagioni e su cui si basa la filosofia del management guidato da Bruce Bochy.
Lo aspettiamo serenamente alla grande ripresa sapendo già fin d'ora quale impegno e serietà porrà nel migliorare i fondamentali e l'attenzione agonistica.

martedì 22 ottobre 2013

Panda e l'altro Despaigne

Panda
Si incomincia a leggere in quà e in là, sempre con maggiore frequenza, di un possibile termine anticipato della permanenza di Sandoval con i Giants. E' indiscutibile che il suo 2013 sia comunque trascorso sotto tono a seguito di tutta una serie di problemi che peraltro nel post di ieri su di lui ho ben evidenziato. Il 2014 per il venezuelano sarà l'ultima stagione di contratto prima di diventare agente libero. E filtrerebbero, prendendole con le dovute criticità, crescenti insofferenze del management per la sua mai definitiva esplosione in qualità di giocatore chiave. Interessante sarà capire gli sviluppi su questo slugger. Attendiamo fiduciosamente.


Odrisamer Despaigne
L'altro Despaigne
E' circolata, confermata, che alcuni scout dei Giants sono andati ad osservare un altro ball player cubano: Despaigne. Ma non il conosciutissimo fuciliere Alfredo Despaigne che ha militato in estate nella LMB messicana. No, no. Gli osservatori si sono spinti in Spagna per guardare da vicino il 26enne lanciatore destro Odrisamer Despaigne, solamente omonimo del famoso cannoniere ed Esterno che di nome fa Alfredo. Questo ancor giovine lanciatore a luglio scorso all'aeroporto Charle De Gaulle di Parigi è fuggito dalla comitiva della nazionale cubana diretta al forte torneo internazionale di Rotterdam. Despaigne è poi giunto a Barcellona dove ha ritrovato il padre, ex-giocatore e adesso arbitro, allenandosi praticamente ogni giorno col conosciuto club locale del Viladecans.
Cresciuto da sempre con i biancoblu degli Industriales de La Habana, con cui ha vinto la Serie Nacional nel 2010 essendone il lanciatore partente stellare, Odrisamer Despaigne ha defezionato lo scorso luglio con l'unico scopo di diventare un giocare di primo piano nelle Majors dopo avere fornito valide prove anche con la squadra nazionale cubana. Noto per impedire nei momenti topici della gara ai battitori di battere RBI nonché di limitare di parecchio agli avversari il fucilare fuoricampi, Despaigne fin da giovane ha avuto quali grandi idoli lanciatori del calibro di Orlando Hernandez, Lazaro Valle e Lazaro de la Torre. Vedremo un pò che faranno Sabean, Evans e compagnia cantante.
Prendiamo intanto nota che, come il conosciuto C.C. Sabathia, Odrisamer Despaigne ama calzare il cappellino di gioco tenendo storta la visiera. "Fin da bambino l'ho sempre messa così" ha dichiarato felicissimo il 26enne cubano.

La stagione che è stata: Angel Pagan

Solamente 71 le gare disputate da questo importantissimo Esterno Centro causa l'operazione al legamento del ginocchio destro che lo ha tenuto fermo tre mesi. La sua assenza si è sentita a dir poco esageratamente in difesa così come in attacco in qualità di celebrato lead-off.
Cinque fuoricampi e 30 corse battute a casa per una percentuale in battuta di .282 sono numeri molto buoni in considerazione della sua prolungata assenza.
Bochy e il management forse si sono un pò troppo affrettati nel riportarlo in squadra laddove forse un paio di settimane in più di riposo sarebbero servite, tenuto conto anche che purtroppo la stagione era già compromessa.
Lo attendiamo come sempre protagonista elettrizzante della squadra al prossimo ritrovo di febbraio a Scottsdale.

lunedì 21 ottobre 2013

La stagione che è stata: Pablo Sandoval


In attacco non è stato lo spauracchio del 2012 ma ha comunque totalizzato numeri buoni: 14 fuoricampi, 79 corse battute a casa, .278 di media battuta e .341 di On base Percentage. In difesa ha invece mostrato lacune di mobilità non da ridere con ben 18 errori, il numero peggiore per qualsiasi componente della squadra.
Quello che più gli viene appuntato è il numero incredibile di situazioni in cui non ha prodotto ua valida con giocatori in posizioni di segnatura. Come ben sappiamo i Giants hanno ben figurato al piatto nel 2013 fintanto che non è stata ora di portare chi doveva battere a casa la o le corse.
Continui, e mai risolti, problemi di sovrappeso hanno torturato Panda e sembrerebbe che da alcuni mesi la dieta impostagli dal fratello cuoco lo stia aiutando.
Rimane il fatto che il 2013 di Sandoval è stato in tono minore e quanto ci si attendeva da lui, con mesi come giugno e luglio davvero problematici.
Scrivo queste parole con grande dispiacere perché da sempre per i miei gusti la difesa del sacchetto di Terza Base è il ruolo più difficile, ed al contempo appetibile, che esista nel Baseball.

domenica 20 ottobre 2013

La stagione che è stata: Gregor Blanco


Non sono segnalati errori nella sua statistica di Fielding ma in diverse gare, ne ha disputate in tutto ben 149, non è apparso lo stesso "Shark" così decisivo nel 2013.
In battuta ha ottenuto un discreto .265 andando però ben 95 volte a strike-out in 452 presenze al piatto, un pò troppo davvero. Ha aggiunto 3 fuoricampi e 41 corse battute a casa.
Membro di quel Left Field che è stata la croce dei Giants per tutto il 2013, Gregor Blanco è di sicuro atteso a migliori prestazioni dal 2014 in poi. Molto dipenderà anche dalle mosse di mercato che a giorni inizieranno. Non è da escludersi che il management acquisisca un Esterno con buona propensione anche mazza in mano ed allora Blanco dovrà sapersi nuovamente guadagnare la titolarità. Lo attendiamo fiduciosi più che mai al prossimo spring camp di Scottsdale.

sabato 19 ottobre 2013

Il Piccolino, il Cubano e le giovini leve altrui (chapeau!)

Piccoli ma sentiti aggiornamenti di attualità che direttamente o tangenzialmente toccano i nostri adorati San Francisco Giants.

Il Piccolino
Il management dei Giants ha offerto a Tim Lincecum (ribattezzato dal sottoscritto "Il Piccolino" perché è e rimarrà gracile fisicamente) un rinnovo biennale, proposta evidentemente non gradita dal celebrato hurler che così attenderà i primi di novembre prossimo per esplorare il mercato da agente libero. Voci lo darebbero interessato a firmare con Seattle che sono anche alla ricerca di un nuovo manager dopo che Eric Wedge ha lasciato. Ulteriori voci darebbero Ron Wotus, attuale Bench Coach dei nostri Giants, quale serio candidato al posto di managers dei Mariners. E se ci arriva Wotus potrebbe benissimo approdarvi Il Piccolino. Basta infatti fare uno più uno.

Il Cubano
La tiritera sul destino (e futuro) del potente fucilatore e Prima Base cubano José Dariel Abreu, nel mirino dei San Francisco Giants, è giunta al termine. Salvo problemi che sorgessero dalle visite mediche, Abreu disputerà le prossime sei stagioni con la casacca dei Chicago White Sox (uno dei pochissimi club dell'American League a me simpatici, assieme a Cleveland e Seattle) che sborseranno ben sessantotto milioni di dollaroni, o "verdoni" come dicevano quelli della Banda Bassotti.

John Mozeliak
Le giovini leve altrui. Chapeau!
Non deve sorprendere il fatto che per la terza stagione consecutiva i Cardinals siano arrivati o alle World Series o a un passo da esse (nel 2012 il loro sogno poteva essere fermato solamente dai San Francisco Giants, ovvio). John Mozeliak, il general manager assunto nel 2008, ha rimpinguato-rafforzato-sagomato in queste sei stagioni in carica un farm system di tutto rispetto che ha prodotto fior fiore di giocatori che adesso fanno meraviglie in prima squadra: Wacha, Rosenthal, Matt Carpenter, Kozma, Kelly, Lynn sono solo alcuni di questi nomi. Pregasi quindi Brian Sabean di guardare e di "studiare" il metodo Mozeliak. A quest'ultimo scrivo "Tanto di cappello!" perchè i fatti sono evidenti e alla fine dei conti sono l'unica cosa che zittisce tutti; e poi mi sembra onesto riconoscere e apprezzare la competenza di questo silenzioso general manager di chiari origini ebree. E non scrivo oltre perchè ci siamo già intesi abbondantemente, vero caro Brian?

La stagione che è stata: Andres Torres


Un cavallo di ritorno.
Un esterno costruito, un giocatore che ha sempre fatto della reattività e della velocità il suo punto cardine.
Sulla scia della Band of Misfits del 2010 è tornato ma il 2013 gli ha riservato dolori.
Visibilmente appiedato da un acciacco al tendine d'Achille del piede destro, Torres ha fatto quel che ha potuto. In centotre gare ha battuto .250 con 2 fuoricampi e 21 corse battute a casa. In difesa tra Field sinistro e centrale ha mostrato lacune che già si conoscevano ma ha mantenuto un profilo basso e del massimo impegno. L'operazione al tendine suddetto potrebbe fargli saltare tutto lo spring camp 2014.
E' uno di quei giocatori da rivedere con attenzione anche alla luce del fatto che ha imboccato la china discendente della sua carriera. E che a fine gennaio prossimo avrà compiuto trentasei anni.

venerdì 18 ottobre 2013

La stagione che è stata: Joaquin Arias


Una delle principali sicurezze difensive dei Giants in questo 2013 sebbene abbia totalizzato cinque errori.
Preferibilmente usato come Terza Base, ma anche ottimo come Interbase, Joaquin Arias ha mancato un mese di competizione causa appendicectomia. E questo proprio in un momento così dolorosamente difficile per la squadra: luglio.
Ha battuto bene, .271, in centodue gare disputate aggiungendo un fuoricampo e diciannove corse battute a casa. Forse l'unico peccato è che essendo non proprio robustissimo manca appena appena nella potenza "ulteriore" in battuta. Cioè quella che trasforma un Triplo in un fuoricampo, ad esempio.
Lo rivedremo a Scottsdale più propositivo che mai nella prossima primavera.

domenica 13 ottobre 2013

La stagione che è stata: Brett Pill

Il grande Brett Pill
La storia delle Majors è tracimante di giocatori come Brett Pill.
Assi non riconosciuti in tempo.
Che per le più svariate ragioni non vengono valorizzati al momento giusto.
Finendo per campare perennemente a fianco delle proprie vere potenzialità.
Si pongono male con il management? Qualcuno ha fatto loro un rito malefico? Sta di fatto che il nostro Brett Pill rischia davvero di perdere il treno per l'immortalità. Ha 29 anni e a mio parere per ancora una decina di stagioni potrebbe recitare il ruolo del protagonista.
Lo vedo benissimo come Terza Base. Nel 2013 ha giocato in 48 gare di cui solo sedici da starter. In Prima Base è chiuso da Belt e come Esterno Sinistro non ha la velocità di coprire tutto lo spazio a lui affidato. Non ha commesso un singolo errore in difesa e nella miseria di gare disputate, dopo l'andirivieni da e per Fresno, ha battuto .224 con all'attivo 3 fuoricampi e 12 corse battute a casa. Ne ha ovviamente risentito l'OBP fermatosi a .272.
Pill è uno di quei giocatori che hanno bisogno di giocare tutti i santi giorni così da ottenere quella consistenza con la mazza in mano che può davvero trascinare le sorti stagionali di una squadra.
Fino a quando il management dei Giants intenderà utilizzarlo come tappabuchi allora di lui non se ne farà mai nulla di buono. E il termine pinch-hitter applicato a lui finisce per essere un insulto che non merita.
Io sono un suo massimo sostenitore e vedere i numeri che ha accumulato a Fresno quest'anno mi dà quasi fastidio perché penso che avrebbe potuto recitare un grande ruolo con i miei Giants.
Bisogna che durante questo inverno, e il prossimo spring camp di Scottsdale, la triade Bochy-Sabean-Evans si chiarisca definitivamente le idee su di lui: se ci crede lo promuova titolare. Altrimenti meglio dargli una possibilità altrove, anche tenuto conto che Pill non si è mai lagnato e ha sempre mantenuto un profilo professionalmente impeccabile.
E col poco che ha giocato, dalle briciole davvero, ha cavato fuori tre fuoricampi...

sabato 12 ottobre 2013

La stagione che è stata: Hector Sanchez


Alti e bassi per il ricevitore non titolare dei Giants.
Un 2013 che deve e può servire per tornare quello dellla stagione precedente visto che le qualità ci sono tutte e, in aggiunta, anche le potenzialità.
Una pre-season con un infortunio al braccio destro, poi un forzato stop inframezzato da fugaci apparizioni a Fresno. Ristabilitosi completamente, ma non ancora al top della forma, ha accumulato numeri buoni con i Grizzlies così da tornare a San Francisco negli ultimi due mesi.
Con i Giants ha disputato 63 gare battendo .248 con 3 fuoricampi e un .300 di OBP buono. Se nella prossima stagione saprà e potrà essere il vero Hector Sanchez beh, a parte un eccellente rimpiazzo per Posey, avremo una pedina in più nel nostro arsenale.
Di quelle durevoli e per le quali si può mettere la mano sul fuoco.

venerdì 11 ottobre 2013

La stagione che è stata: Abreu e Perez

Tony Abreu
Tony Abreu
Ad inizio stagione era sulla lista degli infortunati e solamente a inizio giugno è riuscito a guadagnarsi la chiamata dai Giants. Ha mostrato ottime qualità sia come Seconda Base che in battuta (media .268 in 53 gare disputate) venendo anche utilizzato, all'abbisogna, come Interbase. Un probabile Utility Infielder che si è scavato un proprio ruolo in una stagione di per sé già difficile. Dominicano, 29enne, ha anche totalizzato un più che buono .301 di On Base Percentage.

Juan Perez
Arrivato da Fresno ai primi di giugno. Mostrando duttilità ed estremo impegno e venendo quasi sempre impiegato come Center-fielder. In 34 gare questo 27enne dominicano/newyorkese ha battuto .258 totalizzando .302 di OBP. Mica male per la sua stagione d'esordio.

Entrambi i suddetti giocatori saranno passati attentamente sotto osservazione in vista della prossima stagione. E' proprio il caso di dire che entrambi si presenteranno a Scottsdale sapendo di non dovere fallire viste le tante buone cose mostrate in questo 2013.