sabato 27 dicembre 2014

Il Telegrafo del Baseball - 27.12.2014

Zobrist-Giants: che sia la volta buona?
Con una mossa di buon tempismo e gradita da tutto il club, i Giants hanno rifirmato con un contratto di lega minore il destro venezuelano Juan Carlos Gutiérrez.
La notizia è trapelata ieri ma si riferisce ad un accordo raggiunto prima di Natale.
Gutiérrez pertanto ritornerà come invitato a Scottsdale sperando di riuscire nuovamente a spuntare un posto nel bullpen d'inizio stagione.
Ricordo che fino alla fine di agosto scorso questo rilievo ha cotribuito in misura fattiva alla grande riuscita del bullpen dei Giants nonostante qualche fuoricampo di troppo subito. Gutiérrez dopo ferragosto ha però pagato lo scotto di un alto impiego da parte del nostro Skipper e di Rags cosicché i suoi numeri sono lievemente peggiorati, tanto quanto è bastato per utilizzarlo col contagocce fino al termine della stagione regolare per poi venire completamente accantonato durante la marcia trionfale ottobrina. Al termine della stagione Gutiérrez è stato posto nei waivers dai Giants ma invece di accettare una sua assegnazione a Sacramento nel Triplo A ha scelto di diventare agente libero.
Bentornato quindi Juan Carlos sperando di continuare il proficuo rapporto collaborativo...

Oramai è idea diffusa un po' ovunque che il mercato dei Giants sia tutto meno che concluso. Il protrarsi dell'attesa nel firmare i pezzi pregiati ancora in circolazione può essere anche una mossa tattica per fare abbassare il prezzo di costoro. James Shields rimane saldamente nel mirino di Sabes e dello Skipper anche se solamente ad inizio gennaio, se non addirittura oltre, si suppone si definirà la sua situazione che fa rima con...nuova destinazione. Un altro nome che sta circolando fortemente attorno ai Giants è quello del seconda base, ma anche esterno, Ben Zobrist che già sembrava prossimo all'arrivo all'AT&T Park lo scorso fine luglio. Zobrist è ancora sotto conratto con Tampa Bay e al termine della prossima stagione, a trentaquattro anni compiuti, diverrà agente libero. Sebbene nelle sue nove stagioni in MLB Zobrist abbia solamente disputato 66 gare nel campo sinistro, rispetto alle 331 in quello destro, è un giocatore completo che potrebbe fare molto comodo ai nostri adorati anche per dare adeguati cambi a Panik e McGehee. Bisognerà comunque vedere, in caso di definizione dell'accordo, di quali giovini del farm-system i Giants intendono privarsi tenuto conto che ad esempio Andrew Susac è blindatissimo e che quindi non si muove. Così come Kyle Crick ben difficilmente verrà ceduto.

Dopo il recente passaggio di Mark Minicozzi ai Nationals con un contratto da lega minore, quest'ultimo club ha anche firmato il nostro ex-partente del Triplo A Mitch Lively che aveva già lasciato la nostra organizzazione a metà stagione scorsa dopo l'illuminata stagione invernale nella Liga Venezolana. Una terza mossa, che mi ha lasciato francamente dispiaciuto, riguarda il mancino Dan Runzler che di ritorno dalla NPB nipponica ha optato per accordarsi con gli Arizona Diamondbacks. Considerata la sua resurrezione avvenuta con i Giants nei primi mesi del 2014, sebbene rimanendo a Fresno, v'era da ritenere che questo estroso southpaw avrebbe fatto di tutto per rientrare nei nostri ranghi.

Mancano solamente nove turni al termine della stagione regolare del decimo campionato professionistico della Liga Nicaraguense. Appena dopo l'Epifania conosceremo il nome delle tre compagini ammesse alla postemporada sebbene da diversi giorni le Ferias de San Fernando appaiano come la squadra condannata a fare da spettatrice. Ad ogni buon conto fino a quando la matematica non le condanneranno, le Ferias lotteranno per un posto al sole. Risultati del trentanovesimo turno disputato ieri, 26 dicembre: San Fernando 11, Boer 4 giocata a Managua; Chinandega 1, Rivas 10 giocata a Rivas. Classifica attuale:
.579 Rivas 22-16 (38)
.538 Chinandega 21-18
.526 Boer 20-18 (38)
.359 San Fernando 14-25

giovedì 25 dicembre 2014

Essere un Giant


Our situation is unique.
We are not a star system.
Everybody is a link in the chain.

We have had success here.

Brian Sabean
21 dicembre 2014

(nella foto Sabean e Bochy con il Warren C. Giles Trophy spettante al club che vince il pennant della National League)

mercoledì 24 dicembre 2014

Il Telegrafo del Baseball - 24.12.2014

José Alguacil
"La scelta di tornare ai Giants è stata facile". Così ha esordito lunedì Jacob Edwardino Peavy quando l'accordo del suo ritorno biennale è stato ufficializzato dai nostri adorati. Piccoli gesti, continue attenzioni, un sodalizio unico e che ti crea condizioni umane impareggiabili: queste le principali motivazioni che hanno portato Jake Peavy a rifirmare con i Giants dopo una lunga e paziente attesa nella off-season e dopo avere parlato con calma con i propri familiari. "Avevo offerte migliori da non meno di sei-sette club ma non avevo alcuna fretta e ho preferito attendere gli sviluppi dei negoziati con Sandoval e Lester dopodiché mi è diventato tutto chiaro". La dirigenza dei Giants non ha mai fatto mistero del proprio gradimento per questo destro dell'Alabama che oltre ad essere un mortifero hurler ama la famiglia e la chitarra come pochi. Personalmente, e lo sapete bene, sono stato un seguace fin dalla prima ora di Jacob Edwardino e mi conforta molto cosa affermò a fine settembre il nostro Supremo: "Senza Peavy non saremmo mai arrivati ai play-off. E' stato l'acquisto più azzeccato che potessimo fare". E se lo dice il nostro Skipper...per cui: welcome back home Jake!!!!!!

Estendo di tutto cuore le mie congratulazioni al coach venezuelano José Alguacil (nato nel 1972 a Caracas) che è stato appena nominato nuovo manager dei Richmond Flying Squirrels nel Doppio A (Eastern League). Dopo otto stagioni trascorse in seno ai Giants con vari incarichi Alguacil è stato scelto per sostituire l'uscente manager Russ Morman. Alguacil è il quarto manager della storia dei Richmond dopo Andy Skeels, Dave Machemer e lo stesso Morman. Alguacil, soprannominato "Auggie", sarà coadiuvato dal nuovo pitching coach Steve Kline e da Kenny Joyce, quest'ultimo hitting coach già in questo ruolo nel 2014. Ricordo che Alguacil, da tutti ritenuto una persona di grande spessore umano, ha anche aiutato i Giants come traduttore con alcuni dei suoi giocatori latini che non parlavano un'acca di lingua inglese (vedasi Yusmeiro Petit). In bocca al lupo José affinché tu possa avere una fulgida carriera da Manager!!! Vamos hermano y un abrazo!

Non solo California. Ma anche alcune brevi toccate e fuga in Oregon e Nevada. Per due mesi, dal 7 gennaio prossimo, tutti e tre i trofei vinti nelle World Series del 2010, 2012 e 2014 saranno in tour a beneficio dell'esercito di seguaci che i Giants hanno. La prima tappa sarà al Raley Field di Sacramento il 7 gennaio 2015, come anticipato. Si sconfinerà a Medford (Oregon) il 17 gennaio, si approderà al FanFest all'AT&T Park il 7 febbraio e si giungerà a San Luis Obispo (Nevada) il 5 marzo mentre altre due piazze di quest'ultimo stato, Antioch e Reno, rappresenteranno le tappe conclusive della gloriosa escursione. In particolare il legame Giants-Sacramento si fortificherà quindi ulteriormente, nella speranza di creare un rapporto solido e duraturo tra queste due grandi città.

Saluto la partenza di Mike Kickham che in questi giorni è stato prelevato nei waivers dai Chicago Cubs. Kickham, come ricorderemo, ha avuto un 2013 molto difficile tra le nostre fila per poi venire relegato fino a fine agosto 2014 a Fresno. In quest'ultima stagione nel Triplo A questo promettente mancino ha vissuto periodi altalenanti eppure i Giants hanno ritenuto di farlo ritornare sul palcoscenico maggiore con le convocazioni a corte di settembre. Un destino forse anche un po' amaro quello di Kickham, che non è riuscito a scavarsi quel posto al sole che gli era stato prospettato dal nostro management. Treno quindi perso in uniforme Giant da Kickham che adesso cercherà in tutte le maniere di rimettere in carreggiata la sua carriera di partente, in parte già compromessa ai massimi livelli.

Raramente, davvero molto raramente, sono solito aggiungere un quinto paragrafo a questo notiziario. Ma questo che vado a scrivere mi è particolarmente caro perchè riguarda l'attività di college che sarà da me strettamente monitorata dal prossimo febbraio quando la stagione NCAA 2015 prenderà il via. I Dons della University of San Francisco sono stati classificati tra i principali college di tutto il 2015 per difficoltà del proprio calendario di gare. Il sogno per i Dons è quello di tornare a vincere la West Coast Conference in cui sono inseriti fin dalla sua nascita nel 1952 così da potere disputare la fase "Regional", primo gradino della corsa verso le College World Series. L'attuale head-coach dei Dons, Nino Giarratano, ha ammesso che uno degli scopi del suo programma di baseball è quello di rendere sempre più probante in ogni stagione la qualità degli avversari da incontrare. Ricordo che i Dons dovranno affrontare come di consueto fior fiore di avversari nella propria conference come ad esempio Pepperdine, Loyola Marymount e Gonzaga. I Dons giocano le proprie gare interne al Dante Benedetti Diamond presso il Max Ulrich Field di San Francisco. Questo campo di gioco venne dedicato nel 1980 all'ex-head coach Dante Benedetti appena ritiratosi da questo incarico dopo ben ventinove anni alla guida dei Dons. Solamente Nino Giarratano ha attualmente più vittorie di Benedetti come head coach dei Dons.

martedì 23 dicembre 2014

Il Telegrafo del Baseball - 23.12.2014

Marco(s) Scutaro
E' stato finalizzato ieri l'accordo biennale tra Sergio Romo e i Giants che pagheranno in tutto quindici milioni a questo rinomato rilievo. Per fare entrare Romo nel roster a quaranta è stato spostato Angel Villalona ai Sacramento Rivers Cats. Romo ha ammesso di avere avuto contatti con altri club dopo il termine del campionato ma ha aggiunto che la prospettiva di rimanere a San Francisco è stata per lui la chiave di volta della sua decisione anche se avrebbe sperato in un terzo anno di rinnovo contrattuale offertogli da San Francisco. "Sono arancionero, conosco solo questo club e stare a casa mi è sembrata la situazione migliore. Sono in questo club da sempre ed è grazie ai Giants se mi sono potuto fare un nome nel baseball". Attendiamo per oggi o domani le ufficializzazioni degli accordi con Jacob Peavy e con Casey McGehee e staremo a vedere chi saranno i giocatori corrispondenti "sacrificati" che usciranno dal roster a quaranta.

Intervistato ieri dai nostri beat writer consueti circa le prospettive di mercato ancora in essere dei Giants, il nostro Guru-Sabes ha giocato come sempre a nascondersi. Ufficialmente dalle sue parole giunge una nota di quasi rassegnazione a non fare più colpacci acquisitivi, pertanto verrebbe da pensare che sia per la rotazione che per l'esterno sinistro non si avranno più novità. Poi però la porta per acquisizioni dell'ultim'ora rimane totalmente aperta per cui a parer mio fino a metà gennaio ancora diverse novità potrebbero accadere ai Giants. Al riguardo di chi ha deciso di andare altrove (Morse e Sandoval) Sabean ha affermato che secondo lui costoro si pentiranno delle nuove scelte in quanto la situazione dei Giants è unica in tutta la Major League considerando ogni persona e ogni giocatore "un anello della catena" e non un oggetto di uno star system.

I Giants, come preannunciato nei giorni scorsi, hanno finalmente reso noto l'attuale stato di salute di Marco(s) Scutaro. Si apprende pertanto che il nostro adorato seconda base venerdì scorso, 19 dicembre, è stato sottoposto ad un intervento chirurgico a Miami in cui gli è stata praticata una fusione di due vertebre. I Tempi di recupero per questo eccezionale ball player venezuelano sono purtroppo abbastanza lunghi: lo staff medico che lo ha operato segnala un minimo di quattro mesi di assoluto stop, segmento temporale che molto facilmente potrebbe estendersi a sei. Scutaro nel 2015 sarà sotto contratto per l'ultima stagione con i Giants che gli devono sei milioni di dollari. Appare evidente che i suoi giorni agonistici in uniforme arancionero siano in forte dubbio visto che quasi sicuramente fino a giugno prossimo non potrà allenarsi. Augurissimi vecchio mio!

Eravamo in tanti a sperare di assistere lo scorso settembre all'esordio di Mark Minicozzi in MLB. D'altronde la sua stagione nel Triplo A a Fresno aveva dato buoni numeri e per questo "resuscitato", già grande protagonista della pre-season a Scottsdale, parevano proprio potersi aprire le porte del massimo palcoscenico. Invece le scelte settembrine del Supremo e del nostro management non hanno contemplato anche Mark Minicozzi che evidentemente durante la sua attuale permanenza nella Liga Venezolana ha ritenuto di cambiare parrocchia nel 2015. Minicozzi infatti ha firmato in questi giorni un contratto di Lega Minore con i Washington Nationals. Evidentemente questo slugger di italianissima origine ritiene di avere molte più probabilità di mettersi in luce con i Nationals al fine poi di potere coronare il proprio sogno d'approdo alle luci della ribalta della MLB. Faccio fatica a dargli torto, anzi ha pienamente ragione. Anche se mi dispiace davvero tanto non averlo più con noi a Sacramento. In bocca al lupo old son!

sabato 20 dicembre 2014

Venerdì movimentato: rifirmato Peavy, arriva McGehee

Jacob Edwardino
E' rimbalzata ieri in piena notte Franciscana, tra giovedì e venerdì, la notizia dell'accordo biennale tra i Giants e Jake Peavy. Forse a sorpresa, forse no. Dal termine del campionato Peavy ha avuto contatti con alcuni club ma alla fine ha scelto di tornare a San Francisco dove gode dell'immutato sostegno del nostro Skipper che lo considera un elemento fondamentale per l'habitat della clubhouse aldilà dei suoi ben noti meriti agonistici. Sono ventiquattro i milioni di dollari che inghiottirà il mio Jacob Edwardino: quattro alla firma, sette nel 2014 e tredici nel 2015. Questo arrivo in teoria sistemerebbe la composizione della rotazione per la prossima stagione (Bumgarner, Cain, Peavy, Lincecum, Hudson) ma in pratica non è detta l'ultima parola. Il vice-Guru, Bobby Evans, che in questa off-season ha quasi sempre parlato anche per bocca del Guru ha infatti affermato che "il club rimane aperto ad eventuali opzioni che si presentassero per la rotazione perché il discorso non è chiuso". Il che significa che Shields e Scherzer sono ancora nel nostro mirino così come anche Hamels. Ma è molto probabile a questo punto che solamente a gennaio si possano avere schiarite e ulteriori mosse.
Nel pomeriggio californiano è invece andato prendendo piede il nome di Casey McGehee come possibile nuovo Terza Base. L'approdo di Martin Prado a Miami via Yankees ha lasciato i Marlins con un surplus di difensori dell'angolo caldo cosicché per Sabes e accoliti è stato un gioco da ragazzi orientarsi su questo robusto e produttivo Terza Base che recentemente è stato nominato quale migliore "giocatore di ritorno nella NL per il 2014" dopo avere trascorso l'anno precedente nella NPB con i Rakuten Golden Eagles con i quali ha anche vinto le Japan Series.
Casey McGehee
Non un super-fuciliere, ma uno sgobbatore piuttosto attento in difesa, McGehee dovrebbe incassare circa tremilioni e mezzo nel 2015 ovvero nel suo ultimo anno di arbitraggio salariale prima di diventare agente libero. McGehee comunque sa battere anche palle lunghe (quindi fuoricampi) ma in primis è un apparecchiatore di tavole e un battitore di contatto sebbene a Scottsdale dovrà cercare di correggere la sua attitudine a incappare con sgradita frequenza nei doppi giochi. McGehee è californiano e vedrà certamente di buon occhio il ritorno nelle natie zone e dai primi commenti emersi appare come un buon rinforzo per i Giants. Come contropartita per la cessione di McGehee i Giants hanno mandato a Miami due lanciatori destri del farm-system: il partente Kendry Flores e il rilievo Luis Castillo.
Tra Romo, Peavy e McGehee i Giants hanno utilizzato quarantatre milioni di dollari e alla luce dei centocinquanta offerti a Lester rimangono con un malloppo di circa centodieci milioni da spendere, cifra esorbitantina che potrebbero benissimo indirizzare verso un partente così come per un esterno sinistro di potenza in battuta, quest'ultima qualità ancora più necessaria ai Giants dopo che al posto di Sandoval è per l'appunto giunto McGehee.

Alcune brevi "telegrafiche"
I Giants nei giorni scorsi hanno firmato il 24enne lanciatore destro messicano Nathanael Santiago nativo della città di Puebla. Questo giocatore non ha alcuna esperienza pregressa nel sistema delle leghe minori a stelle e strisce e non si hanno informazioni di sue militanze in sodalizi messicani. Appena ne sapremo di più vi informeremo.

Richiestegli specifiche opinioni su Jung-ho Kang e su Yoan Moncada, queste le parole in risposta fornite sempre dal nostro uomo vice-Guru, Bobby Evans: "Kang l'abbiamo seguito per lungo tempo e da vicino per cui abbiamo informazioni piuttosto fresche e dettagliate. Non è proprio al primo posto delle nostre liste di gradimento per il ruolo di interbase/terza base anche se ha accumulato in questi anni numeri molto interessanti nella lega coreana. Moncada è un talento di grandissima qualità che nei primi mesi del prossimo anno attirerà certamente l'interesse di almeno una dozzina di club. I Giants lo stanno seguendo e parteciperanno all'offerta per accaparrarselo".

Ridda di notizie di mercato a parte, ieri ha lasciato il segno la lettura della cifra di pensione che incamererà annualmente Bud Selig dalla Major League: sei milioni di dollari ovvero cinquecentomila dollari al mese. C'è chi ha già storto il naso sostenendo che questa cifra sarà intascata dall'ex-Commissioner senza fare alcunchè a mo, quindi, di vitalizio per benemerenza. Come sempre si tratta di come volere vedere il bicchiere: se mezzo pieno o mezzo vuoto. In vent'anni di incarico da Commissioner quest'oramai ottantenne ebreo, nativo di Milwaukee e d'origine tedesca, ha saputo portare il baseball della MLB a dei livelli di funzionalità e di qualità economica mai attinti in precedenza grazie ad una politica del consenso strabiliante, frutto di una genialità operativa davvero inusitata.

giovedì 18 dicembre 2014

Il Telegrafo del Baseball - 18.12.2014

Romo rinnova con i Giants per due stagioni 
Primo movimento davvero importante per i San Francisco Giants ieri che si sono ri-accordati con il rilievo Sergio Romo per il biennio 2015-2016 per un totale lordo di quindici milioni di dollari. Romo recentemente da agente libero aveva avuto intensi contatti con Houston e con Miami ma alla fine è prevalso sia in lui che nel nostro club la volontà di proseguire il rapporto di fiducia lavorativa per due stagioni a venire. Dopo le figuracce ripetute incassate durante il 2014 come closer, Romo ha saputo riaversi benone in qualità di set-up recuperando quella fiducia necessaria per presentarsi con le giuste carte al tavolo contrattuale dallo scorso novembre. Quasi certamente il Supremo continuerà ad utilizzarlo nell'ottava ripresa o, in caso di pesante passivo di corse, per chiudere il nono. Bentornato Sergio, quindi, auspicando un biennio di ulteriore crescita qualitativa del tuo operato a beneficio dei nostri Giants. Questo primo importante movimento di mercato di San Francisco potrebbe e dovrebbe essere la famosa stura per ulteriori mosse in un lasso di Tempo piuttosto breve, vista la parziale "inattività" dei nostri dirigenti dall'inizio di novembre a ieri. Rimaniamo fiduciosi di novità, sempre fedelmente convinti che "Sabes will come through".

Il sempre attento occhio dei nostri dirigenti non s'è fatto sfuggire l'improvvisa libertà del 27enne lanciatore destro Curtis Partch che recentemente è ricaduto dentro al calderone dei "non-tendered" essendo in diritto di arbitraggio salariale. Martedì quindi i Giants hanno annunciato di averlo firmato con un contratto da Lega Minore estendendogli l'invito al prossimo campo primaverile di Scottsdale. Da sempre membro dell'organizzazione di Cincinnati, Partch ha disputato in tutto 20 gare in MLB tra il 2013 e il 2014 accumulando peraltro numeri abbastanza altini sia nell'ERA che nel WHIP. Vedremo la cura-Rags quali effetti avrà su questo ancor grezzo rilievo.

Nella Major League è stato accolto con vivo interesse, e con un pizzico di fermento, l'annuncio di ieri fatto dal presidente Obama di volere normalizzare i rapporti diplomatici con Cuba dopo oltre mezzo secolo di vergognosa crisi culminata da oltre un decennio in un anacronistico embargo. Una delle intenzioni del governo a stelle e strisce è quella di riaprire una propria ambasciata a l'Avana. Una normalizzazione dei rapporti, inclusi quelli commerciali, finirebbe per riguardare anche il mercato dei giocatori cubani in odore di MLB con conseguente maggiore libertà nell'approdarvi e di sicuro senza più dovere indossare il sempre scomodissimo abito di rifugiati politici. Peraltro anche alcuni giocatori attualmente militanti nella lega giapponese come Alfredo Despaigne e il mio adorato Yulieski Gourriel da tempo hanno manifestato il sogno di potere giocare un giorno in MLB. Attendiamo adesso la definizione esatta di tutta una serie di dettagli per potere sapere e capire di più di come andranno le faccende riguardanti questa normalizzazione.

Recentemente Andrew Baggarly ci ha informato che auspica in coincidenza dell'opening day del prossimo aprile l'uscita del suo nuovo libro. In via del tutto approssimativa siamo riusciti a conoscere qualche dettaglio di tale opera che sarà pubblicata dalla casa editrice Triumph Books e sarà composto da circa duecentocinquantasei pagine con copertina rigida. Il titolo presunto del libro sarà "Giants Splash" e come sottotitolo avrà la seguente dicitura "Bondsian blasts, World Series parades and other thrilling moments by the Bay". Il racconto coprirà tutti i momenti salienti da quando i Giants sono approdati nel nuovo ballpark nell'anno 2000 sulla sponda del China Basin a ridosso della McCovey Cove. Rimaniamo in attesa di avere conferma a proposito della data di uscita di quest'opera che fin d'ora si preannuncia interessantissima e ricca di dettagli fino ad ora poco conosciuti seppure attinenti ad avvenimenti memorabili che hanno scritto pagine indelebili della nostra storia e di quella del Baseball più in generale.

venerdì 12 dicembre 2014

Il Telegrafo del Baseball - 12.12.2014

James Shields
Nulla da fare per i nostri colori anche nel quarto e ultimo giorno del meeting invernale della MLB che si è concluso ieri a San Diego. Come da facile pronostico il nostro management si è proiettato innanzitutto sul discorso "partenti" mostrandosi parecchio risoluto verso James Shields (che ci costerebbe la prima scelta del draft univeristario del prossimo giugno) e Cole Hamels (che oltre allo stipendione ci costerebbe alcuni dei nostri migliori prospetti col rischio di dovere includere nella trade Andrew Susac: no grazie, per cortesia no...). Il Guru e il vice-Guru hanno anche scandagliato nuovi sentieri per il ruolo, da me tanto amato, di Terza Base rivolgendosi ad Asdrubal Cabrera che però è specializzato tra interbase e seconda base e che ha fatto sapere di non gradire granché l'hot corner. Mentre stava abbandonando l'hotel della quattro giorni del meeting Brian Sabean a chi gli chiedeva ragioni del momentaneo nulla di fatto ha seccamente replicato: "una volta questo meeting tracciava la linea del traguardo. Ora non più: stiamo facendo affari". Che tradotto significa: presto agiremo e non rompeteci troppo le scatole se non abbiamo ancora (frettolosamente) operato sul mercato.

Come di consuetudine con il meeting invernale si è svolta ieri la selezione delle Scelte della Regola Cinque della MLB riguardante quei giovini fuori rosterone (a quaranta) eleggibili secondo una precisa serie di caratteristiche. Mentre nessuno dei nostri membri del farm-system è stato prelevato da altre fameliche organizzazioni, abbiamo proceduto noi a prenderne due da altri club. I giocatori scelti sono il ventiseienne esterno Brett Jackson e il ventiduenne lanciatore dominicano Ramon Del Orbe. Jackson, californiano di Berkeley classe 1988, ha avuto una lunga militanza nelle leghe minori con i Cubs prima di passare quest'anno a metà stagione ad Arizona. Questo giocatore ha giocato solo quarantaquattro gare con i Cubs in MLB, batte di sinistro ed è considerato un atleta di notevole rendimento tanto che anche in anni recenti gli scout dei Giants lo hanno seguito parecchio nelle leghe minori. Del Orbe, dominicano classe 1992, è un destro dotato di una buona veloce e di un cambio che può diventare molto incisivo. I nostri scout raccomandano una cura adeguata della selezione dei lanci sottolineando che questo giovine ha spazi di crescita notevoli e auspicabilmente duraturi. Del Orbe è stato prelevato dai Miami Marlins. Questi due giocatori non potranno essere tenuti fuori dal roster del Triplo A per tutta la stagione a venire altrimenti dovranno essere ri-offerti ai club di provenienza a metà del prezzo che sono stati pagati dai Giants.

Diamo il nostro saluto finale all'ex-promessa Nick Noonan che dopo un anno e mezzo vissuto in maniera piuttosto anonima a Fresno è stato acquisito ieri con un contratto da lega minore dagli Yankees. Purtroppo questo prezioso Interno tra il 2013 e la passata stagione ha avuto numeri abbastanza deludenti nel Triplo A, cifre evidentemente ritenute insufficienti dal nostro management che così non si è preoccupato più di tanto di trattenerlo nella nostra organizzazione. In completa opposizione a questa triste notizia rimbalza da New York la visita di Joe Panik alla sua ex-scuola superiore che ha organizzato una festa di accoglimento in suo onore decidendo, per inciso, di ritirare il numero di maglia che aveva durante i suoi tempi trascorsi nelle varie discipline sportive alla high school. Il parallelismo tra Noonan e Panik appare piuttosto chiaro: il primo era un promettente seconda base che se avesse mantenuto i pronostici avrebbe degnamente sostituito Scutaro nel 2014. Il secondo è invece CHI fattivamente ha rimpiazzato l'acciaccato venezuelano con i risultati che tutti abbiamo potuto apprezzare.

Dopo l'anno sabbatico preannunciato ad ottobre 2013, Barry Zito ha deciso di fare rientro all'attività. Dallo scorso settembre "Zeets" a Houston sta lavorando con tale Ron Wolforth che in passato ha aiutato diversi lanciatori a tornare in auge, tra questi ultimamente Scott Kazmir. Zito a gennaio prossimo intende tenere diversi provini per i club della Major League anche in considerazione che il suo conosciuto agente, Scott Boras che venderebbe la madre al diavolo pur di fare business, sostiene che già sette sodalizi di MLB sono interessati ai servigi di questo mancino ex-uniforme numero settantacinque. Molto più probabilmente Zito dovrà accontentarsi di un contratto da lega minore sperando di rientrare sul palcoscenico maggiore se la nuova meccanica di lancio che sta provando a Houston gli darà i frutti sperati.

giovedì 11 dicembre 2014

Il Telegrafo del Baseball - 11.12.2014

Chris Johnson
Dopo avere incassato la brutta notizia del rifiuto di Lester nella tardissima serata di martedì, a cui sarcasticamente il vice-Guru Evans si è riferito dichiarando "non ci ha di certo mandato una rosa", ieri nella terza giornata del meeting invernale a San Diego la nostra dirigenza si è alacremente rimessa al lavoro. Sul piatto sono state proposte diverse trattative tra cui quella di acquistare via trade Justin Upton (esterno) e Chris Johnson (terza base) da Atlanta: l'offerta dei Braves è quella di fare inghiottire l'intero contratto annuale di Johnson (circa otto milioni) nonché quello di Upton (quattordici) magari domandando un lanciatore in cambio. Sul capitolo dei partenti i contatti più serrati del Guru e accoliti sono stati intavolati con James Shields e con Johan "Ervin" Santana, entrambi avendo ricevuto la qualifying offer dai loro club d'addio. Una fonte vicino ai Giants ha confermato che non siamo interessati a Max Scherzer (meno male!). Un'altra porta decisamente aperta è quella di Cole Hamels per la cui contropartita oltre ai ventiquattromilioni annuali i Giants dovrebbero dare tre o quattro prospetti così come espressamente sottolineato dalla dirigenza dei Phillies. Oggi, quarto e ultimo giorno del meeting, sono attese le nostre prime mosse reali e fattive sebbene è molto probabile che fino alla vigilia delle feste natalizie continueremo a finalizzare gli obbiettivi prefissatici.

Come tutti gli anni al termine della stagione vengono assegnati anche i premi/riconoscimenti GIBBY (ovvero "Greatness In BaseBall Yearly"). Per il campionato 2014 sono stati ben quattro i nostri esponenti premiati: il Supremo (Manager dell'anno), Bumgarner (migliore giocatore dei play-off), Panik (migliore giocata dei play-off) e Ishikawa (migliore RBI decisivo -quindi: walk-off- dei play-off). Rimbalza inoltre la notizia che Matt Cain riprenderà finalmente il programma di preparazione, leggasi: lancio, da lunedì prossimo 15 dicembre con una cadenza di tre sedute alla settimana. Cain nello scorso mese di agosto ha subito inizialmente il famoso intervento di pulizia al braccio destro, con cui sono stati rimossi diversi mini-frammenti ossei, dopodiché al termine del medesimo mese si è sottoposto ad un altro intervento di pulizia a una caviglia.

La Arizona Fall League ha annunciato ieri la selezione dei suoi migliori giocatori per la recente stagione terminata. In casa nostra l'unica figura nominata tra le stelle è stata quella del rilievo mancino Steven Okert che nella pur disgraziata stagione degli Scottsdale Scorpions è riuscito a distinguersi benone: in dodici riprese lanciate (dieci gare) quest'ottimo rilievo ha accumulato un'ERA di 0.75 e un WHIP di 0.50 mettendo a segno 17 strike-out e concedendo un solo walk. Mi piace comunque anche sottolineare l'ERA di 2.13 di un altro nostro rilievo, Tyler Rogers, mentre quello del partente Clayton Blackburn in sei gare disputate è salito fino a 5.40. Ingiudicabile la breve presenza di Tyler Mizenko mentre tra i giocatori di posizione si sono avuti numeri grigi per Carbonell, Miller e Tomlinson.

Trascorsi cinquanta turni della Liga Venezolana registriamo ancora in vetta la corsa tra i Caribes de Anzoategui (32-18) e le Aguilas del Zulia (29-19) mentre i celebrati Leones del Caracas sono penultimi con un record deficitario attuale di 22-29 e serissimi rischi di mancare il passaggio alla seconda fase. Nella categoria dei battitori troviamo al quarto posto in media battuta il nostro Mark Minicozzi (.342, Zulia) che ha già disputato trentacinque gare; nei Tiburones de La Guaira segnalo il buon andamento di Ehire Adrianza (.295 in quindici partite) così come nei campioni dei Navegantes del Magallanes procede bene Chris Dominguez (.308 in venti partite). Ricordiamo che la stagione regolare consta di sessantatre gare da disputare per ciascuna delle partecipanti dopodiché le prime cinque compagini classificate accederanno al secondo turno che inizierà il 2 gennaio prossimo: si tratterà di sedici turni che promuoveranno le due migliori squadre alla serie di finale.

mercoledì 10 dicembre 2014

Giants Talk

Il signor Lester e la "mentalità del Business"...


Abbiamo appreso ieri in tardissima serata che il signor Lester, o qualcuno che lo rappresenta, ha telefonato ai nostri dirigenti informandoli che non avrebbe firmato con noi.
Qualche ora dopo è stato ufficializzato il suo accordo con i Cubs.

Firmare Lester, obbiettivo primario dichiarato dei Giants in questo mercato, avrebbe portato tre generi di vantaggi al nostro club e al giocatore:
1) non sarebbe costata alcuna prima scelta nel prossimo draft universitario (giugno 2015);
2) ci avrebbe portato in rotazione un mulo sgobbatore che in sette delle ultime otto stagioni ha lanciato per oltre duecento riprese;
3) avrebbe permesso al giocatore di attuare in un ballpark notoriamente amico dei lanciatori visti lo spazio e le dimensioni.
A questi tre indubbi vantaggi si andava ad aggiungere un'offerta economica uguale a quella dei Cubs mentre ciò che i Giants proponevano in esclusiva era l'ambiente unico della nostra clubhouse rappresentato da quel senso di appartenenza e fedeltà che in pratica è stato il collante e la mistica con cui il Guru e tutto il club hanno costruito la leggenda scritta in questo ultimo lustro. A Lester in pratica è stato ricordato e proposto il detto: you don't just play, you belong.
Ora il signor Lester, che innanzitutto (e solamente) pensa ai dollaroni, ha ritenuto che alla fin fine un po' della sua anima e del suo cuore non fossero spendibili per San Francisco.
Sono loro stessi, oltre oceano, a ricordarcelo ad ogni pié sospinto: "dopo tutto anche il Baseball è un Business". E il signor Lester non ha fatto altro che unire il minimo sforzo al massimo utile.

San Francisco come la città più liberale e aperta degli Stati Uniti.
San Francisco come la mecca della tolleranza e del rispetto della diversità.
San Francisco come la patria di chi pensa a modo proprio e di chi non si allinea.
Ma San Francisco anche capace di utilizzare una metrica conservatrice ad hoc nel "suo" Baseball; una policy in controtendenza con il "sistema Business" dilagante in tutti gli Stati Uniti. Una fidelizzazione che a tratti ha anche fatto discutere e storcere il naso ma che a conti fatti è risultata la medicina e la giusta mentalità per questa disciplina sportiva a Frisco.
Questo è stato offerto al signor Lester e su questo il medesimo mancino, gemma del mercato, ha semplicemente opposto la propria idea che, basata sul Dio Business, non prevede un coinvolgimento affettivo né uno schieramento per una causa o verso una particolare clubhouse. Nessuno spazio quindi per il "sentimento". Perché il fare Business semplicemente non annovera questo termine nel proprio vocabolario. Il vocabolario "lesteriano", nella fattispecie.

Qui si chiude la saga-Lester che, come affermato da alcuni tra i più quotati analisti del Baseball a stelle e strisce, ha avuto un così forte impatto sul mercato degli agenti liberi da fare venire in mente per portata quella di CC Sabathia di recente memoria. Il signor Lester si accasa dall'amico Theo Epstein al Wrigley Field e i giochi continuano.
Anche se per i Giants il fare Business ad ogni costo non è il proprio cavallo di battaglia sebbene a pochi chilometri, pur rimanendo nella Baia, c'è chi ha già venduto gente del calibro di Donaldson, Moss e Samardzija.
In nome ovviamente dei dollaroni.
Che però non comprano l'anima.

Giants Talk, n. 37
Mercoledì, 10 dicembre 2014

martedì 9 dicembre 2014

Il Telegrafo del Baseball - 9.12.2014

Il primo giorno e mezzo del meeting invernale a San Diego, praticamente conclusosi ieri a tarda sera, non ha ancora prodotto “il botto” tanto atteso che peraltro vede i nostri Giants in primissima fila per firmare Jon Lester. La decisione di quest’ultimo giocatore è attesa per oggi, martedì, e oltre ai nostri adorati risultano essere in corsa anche i Cubs laddove Dodgers e Red Sox appaiano oramai fuori gioco anche se l’ultima parola non è ancora detta. La scelta di Lester, come in una scacchiera, scatenerà immediatamente un effetto domino da cui tutta una serie di club partiranno con mosse miratissime per firmare parecchie pedine attualmente in stallo. Intanto abbiamo saputo che domenica sera la delegazione dei Giants si è incontrata con Seth Levinson, l’agente di Lester, al fine di ribadire e approfondire quanto detto al giocatore la scorsa settimana ad Atlanta. All’incontro di domenica sera a San Diego avrebbe partecipato nuovamente Buster Posey. E dal sempre blindato mondo dei pensieri operativi e della pianificazione dei Giants, da cui quasi mai trapelano indiscrezioni, ecco che si è venuto a sapere dell’interessamento per l’interbase coreano Jung-Ho Kang militante con i Nexen Heroes. Questo potente fuciliere nelle ultime stagioni della lega coreana ha costantemente messo a segno cifre di notevole spessore tanto da richiamare l’attenzione di diversi sodalizi della MLB.

Madison Bumgarner è stato nominato “Sportivo dell’anno” dal celebrato settimanale Sports Illustrated. E’ la prima volta nella storia dei San Francisco Giants che un proprio giocatore ottiene questo prestigioso riconoscimento. La scelta sul nome da eleggere è stata unanime, così come riferito dal direttore della conosciuta rivista. La decisione è stata resa nota ieri, lunedì 8 dicembre, ed al lato pratico viene a rendere giustizia alle gesta del nostro asso mancino in considerazione di TUTTA la stagione da lui disputata e quindi non solamente al riguardo della stagione regolare o della strabiliante e leggendaria attuazione durante il mese di ottobre. Ricordo che la recente attribuzione del premio Cy Young per la National League ha creato moltissimi malumori anche alla luce del fatto che i candidati vengono scelti entro la fine di settembre ovvero senza tenere conto della post-season.

E’ il coach panamense Roberto Kelly il successore di Tim Flannery nel ruolo di Coach di Terza Base. Questa è la decisione presa dal management dei Giants che quindi ha voluto riconoscere l’ottimo lavoro svolto da Kelly in queste stagioni come Coach di Prima Base. Al posto di Kelly va Bill Hayes che fino al termine della scorsa stagione ha ricoperto il ruolo di Ricevitore del Bullpen. Adesso rimaniamo in attesa di conoscere chi sarà, di conseguenza, il nuovo catcher del reparto dei rilievi. E’ molto probabile che il nome scelto provenga da uno dei club del nostro farm-system.

Fumata nera su tutta la linea nella votazione del Comitato dei Veterani per la Hall of Fame. Nessuno tra i dieci candidati ha infatti raggiunto il quorum minimo di dodici voti al fine di venire eletto a Cooperstown. La grande speranza di vedere eletto Gil Hodges è quindi rimasta tale e questa profonda quanto vergognosa ingiustizia continuerà a campeggiare sospesa nel mondo di questa disciplina sportiva per altri dodici mesi. Grandi e persistenti critiche si stanno levando da tempo contro il sistema di votazione adottato dal Comitato dei Veterani, rumori che negli ultimi anni hanno anche finito per gettare discredito e pesanti ombre sull’operato dei suoi stessi membri.

lunedì 8 dicembre 2014

Il Telegrafo del Baseball - 8.12.2014

Justin Maxwell
Tre volti nuovi e un cavallo di ritorno sono il bottino per il farm-system di questi primissimi giorni di dicembre per i Giants. Dopo una buona stagione a Richmond in cui ha disputato sessanta gare da ricevitore è stato ri-firmato il 28enne venezuelano Eliezer Zambrano; tre nuovi arrivi invece sono rappresentati dal partente mancino Nik Turley, dal rilievo Cory Gearrin e dall'esterno Justin Maxwell. Nik Turley, classe 1989, proviene dall'organizzazione degli Yankees dove nel 2014 ha disputato da partente 12 gare con gli Scranton/Wilkes Barre dell'International League (Triplo A); Cory Gearrin, nato nel 1986, è un rilievo destro che ha militato in MLB con Atlanta nel triennio 2011-2013 prima di sottoporsi ad aprile scorso all'intervento Tommy John al braccio con cui lancia. Ha saltato tutta la stagione 2014 e sta procedendo ad un lento recupero. Gearrin è famoso e conosciuto per lanciare "side-armed" con la stessa meccanica tanto cara al nostro Javi Lopez; infine ecco Justin Maxwell esterno di colore nato nel 1983. Maxwell disputò un ottimo 2012 con Houston (allora ancora nella National League) in cui batté 18 fuoricampi con 53 corse battute a casa prima di spendere le due seguenti annate in maniera mediocrissima: nel 2013 tra Houston e Kansas City e in quest'ultimo campionato con i soli Royals. Tutti e quattro questi giocatori sono stati firmati con contratti da Lega Minore e a Scottsdale a febbraio e marzo dovranno spagnoccarsela per un posto, peraltro quasi improbo, al sole.

Rimbalza dal diretto interessato la notiziona. Andrew Baggarly dopo tre anni lascia l'emittente CSN Bay Area e momentaneamente rimane in attesa ponderando le prossime e future possibilità lavorative che gli verranno offerte. Intanto ha aperto il sito tutto-Giants www.extrabaggs.com dove in pratica riproporrà la sua attività di blogger che curò così bene fino a quando fu beat writer con il quotidiano San Jose Mercury News. Inoltre abbiamo la notiziona-bis che lo vede già impegnato a trecentosessantuno gradi nello scrivere un nuovo libro sui Giants di questi ultimi anni (non si è capito se l'opera comprenderà di nuovo, in tutto o in parte, anche il trionfo del 2010 oppure partirà dall'anno seguente). Un nuovo e succulento sito quindi, questo Extrabaggs, da consultare alacremente ogni giorno...

La giornata informale domenicale del meeting annuale di Major League, quest'anno in programma a San Diego, non ha prodotto nulla di sostanzioso per i nostri colori. Almeno da quanto è emerso, o non emerso, è stato solo un abbozzo per questi quattro giorni che si dipaneranno ognuno fino a tarda sera in mezzo a mille e mille tessiture di trame. Per i San Francisco Giants ai nomi di Jon Lester e Max Scherzer nel reparto partenti si sono andati aggiungendo anche quelli di Francisco Liriano (classe 1983, scelto nel 2000 dai Giants ma mai andato oltre la militanza a San José e poi ceduto a Minnesota nel 2004), attualmente agente libero, e di Cole Hamels. Intanto si è appreso che la scorsa settimana anche Buster Posey ha fatto parte della delegazione dei Giants che ha incontrato Jon Lester ad Atlanta. Alcune fonti hanno definito come "molto incisivo" l'apporto dialettico ed umano di Posey all'incontro con il potente mancino.

Lo scorso 1 dicembre ha preso il via la decima edizione della Liga Invernal Veracruzana che dopo trentatre gare di stagione regolare vedrà la disputà dei play-off e la loro conclusione entro la terza settimana di gennaio prossimo. Otto sono le partecipanti di cui quattro "storiche" ed altrettante nuove o quasi: Brujos de San Andrés Tuxtla (5 titoli), Chileros de Xalapa (2 trionfi), Gallos de Santa Rosa -de Ciudad Mendoza- (1 vittoria) e Tobis de Acayucan sono le compagini presenti da anni sebbene nel caso dei Gallos si tratti di un rientro dopo l'assenza della scorsa stagione. Ricordo che il nono successo in campionato fu ad opera dei Broncos de Cosamaloapan. Chi vincerà il titolo parteciperà alla terza edizione della Serie Latinoamericana che verrà disputata a febbraio prossimo a Panama City. Alcuni giocatori di spessore parteciperanno a questa decima edizione: Erubiel Elvira (lanciatore 38enne) con San Andrés, Geronimo Gil (prima base 39enne) e Sharnol Adriana (olandese, manager esordiente) con Xalapa, Leobardo Moreno Robles (lanciatore mancino 43enne) con Santa Rosa, Adan Amezcua (ricevitore) e Amaury Cazana (interbase cubano) con i Campesinos de Paso de Ovejas, Ignacio Ayala (closer/cerrador) e Karim Garcia (esterno) con i Tucanes de Chiapas. Ayala e Garcia hanno un recente, e più che valido, trascorso nella MLB.

domenica 7 dicembre 2014

Il Telegrafo del Baseball - 7.12.2014

Chase Headley
Come largamente previsto i Giants hanno offerto un miglioramento del contratto a tutti e sei i giocatori che possono ricorrere all'arbitraggio salariale. Il primo ad accettare il contratto è stato Travis Ishikawa a cui è seguito l'accordo, alcuni giorni dopo, dato anche da Hector Sanchez. Ancora nessuna risposta invece è giusta dal rimanente quartetto composto da Brandon Belt, Brandon Crawford, Gregor Blanco e Yusmeiro Petit. A giorni, quasi certamente dopo il meeting invernale di San Diego, sono attese le mosse dei suddetti quattro giocatori. Ben difficile che si arrivi all'arbitraggio sebbene già un anno fa Brandon Belt e i Giants giunsero in disaccordo fino ad un'ora prima dell'udienza in un tribunale della Florida. Per poi raggiungere un saggio punto d'incontro che sancì la ripresa del cammino comune senza bisogno d'interventi super-partes. Proprio perché l'affaire-Pierzynski, se possibile, non va più ripetuto. Ripeto: se possibile.

Da domani ufficialmente, ma già da oggi pomeriggio ufficiosamente, a San Diego fino a tutto giovedì 11 dicembre si terrà il meeting invernale della Major League. E' questo, senza ombra di dubbio, il momento più importante della off-season ove effettuare mosse di mercato ed infatti tutte e trenta le franchigie si presenteranno ben munite di personale. Per i Giants ci saranno tutti i massimi esponenti del management da Sabean a Evans (Guru e vice-Guru, quindi) fino alla quasi certa presenza del Supremo (Boch). Almeno un lanciatore partente e un terza base DOC sono le assolute priorità dei nostri amati con in cima alla lista Jon Lester e Chase Headley, rispettivamente. Non da escludersi nemmeno un'improvvisa trade, modalità acquisitiva non usuale nel modo di fare dei Giants ma non per questo non fattibile.

Nella ridda di nomi che continuano ad affollare il mercato di tutte le compagini della MLB spiccano sempre maggiormente quelli di Jon Lester e di Chase Headley, fermamente scritti in cima ai "desiderata" anche dei nostri Giants. Per questi ultimi in questi giorni si è anche fatto un terzo nome molto accattivante quanto contraddittorio ovvero quello dell'esterno sinistro dominicano Melky Cabrera. Come ricorderemo Melky Cabrera militò nei Giants nel 2012 con i quali disputò fino a fine luglio una stagione regolare da sogno visto che totalizzò una media in battuta di .346 in 113 gare prima di ricevere una sospensione di cinquanta partite per essere stato trovato positivo all'utilizzo di alcune sostanze ritenute dopanti, quindi vietate. Tale stop venne ulteriormente applicato dagli stessi Giants nella postseason in cui Cabrera non venne mai convocato nei roster trionfali che ci portarono al secondo titolo. Bobby Evans in questi giorni ha pubblicamente affermato che il club sta valutando seriamente di acquisire questo forte esterno.

Due successi esterni nel calendario di gioco della Liga Nicaraguense correspondente alle gare di ieri sabato 6 dicembre. Le Fieras de San Fernando sono andate a vincere 11 a 10 sul diamante degli Indios del Boer, in cui ha fatto l'esordio stagionale Wilton Lopez, resistendo alla rimonta nel finale dei locali. Le Tigres de Chinandega da parte loro sono uscite trionfanti dal diamante di Rivas dove si sono imposte per 10 corse a 1 contro i campioni in carica dei Gigantes: sei corse incamerate nel settimo episodio dai biancoblu hanno risolto la contesa anzitempo. Nonostante le trentadue corse realizzate in queste due gare non si è avuto alcun fuoricampo battuto. Questa è la classifica:
.583 Boer 14-10
.560 Rivas 14-11
.560 Chinandega 14-11
.308 San Fernando 8-18

martedì 2 dicembre 2014

Il Telegrafo del Baseball - 2.12.2014

Jon Lester
Una delegazione dei Giants si è incontrata ieri ad Atlanta con Jon Lester. Oltre al Guru, inimmaginabile infatti l'assenza di Sabean all'importante incontro, il nostro gruppo era composto anche dal Supremo nonché da Tim Hudson che durante la pausa invernale vive con la sua famiglia vicino alla capitale georgiana. Appare evidente l'importanza che il management dei Giants ha dato a questo meeting sia perché Lester non ha nessuna qualifying offer pendente sulla testa (quindi firmandolo non si rinuncia alla prima scelta universitaria del prossimo giugno) sia perché questo mancino in precedenza ha ricevuto offerte sostanziosissime dai Cubs e dai Red Sox. Sull'incontro di ieri non è trapelato alcunché ma è nostro augurio che quanto prima si incomincino a conoscere dettagli e auspicabilmente si possa anche arrivare alla firma del potente partente con noi.

Scade oggi alle ore 22.59 l'offerta di contratti ai giocatori già sotto controllo di un club ma che possono ricorrere all'arbitraggio salariale. Genere di contratti che in gergo sono chiamati "non-tender contracts" e possono essere rivolti a chi ha più di tre anni di militanza in MLB. In caso di non proposta di un non-tender il giocatore non ricevente diventa immediatamente agente libero. Sei sono i giocatori in casa Giants che verranno valutati in quanto possono ricorrere all'arbitraggio: Belt, Crawford, Petit, Blanco, Ishikawa e Sanchez. Quasi sicuramente tutti e sei questi giocatori riceveranno la non-tender dopodiché decideranno se ricorrere o meno all'arbitraggio salariale. Ricordo che un anno fa vi ricorse solo Belt ma le parti si accordarono mezz'ora prima dell'udienza fissata presso un giudice della Florida. E' dal 2004 che i Giants non ricorrono ad un arbitraggio salariale quando il pessimo AJ Pierzynski litigò con noi per poi andarsene, insalutato ospite, presso altri lidi.

Due cubani col medesimo nome, Yoan, sono nel mirino dei Giants oltre naturalmente ad interessare un altro folto numero di club. Il ventunenne lanciatore destro Yoan Lopez (che militava nella Isla de la Juventud) e il diciannovenne interno Yoan Moncada (ex Cienfuegos) in questi giorni stanno tenendo diversi provini nella Repubblica Dominicana. Entrambi hanno già disputato alcune stagioni nella Serie Nacional, il massimo torneo cubano, e nel caso di Moncada questo prospetto potrebbe godere di un ancora più interessante futuro visto che oltre al consueto ruolo di seconda base sa giocare piuttosto bene come interbase e come terza base, qualità a cui si aggiunge la capacità di battere da entrambe le parti del piatto (switch-hitter).

Continuando la carrellata sui libri di recente uscita, oggi sono a scrivere alcune parole su "Christy Mathewson, the Christian gentleman: how one man's faith and fastball forever changed baseball", opera pubblicata lo scorso 20 novembre e scritta da Bob Gaines. Quasi un secolo dopo avere disputato la sua ultima gara in MLB Mathewson è considerato ancora oggi un'icona e uno dei primissimi grandi eroi del baseball grazie alla sua grande compatibilità con John McGraw su canoni di cristianità e voglia di successo. Il libro fa luce anche diffusamente sull'infanzia e sulla crescita di Mathewson con documenti inediti raccolti presso archivi contenenti informazioni della sua gioventù fino alla frequentazione della Bucknell University. Qualità e razza firmata in MLB per i New York Giants!

lunedì 1 dicembre 2014

Per la via 6-4-3

Fatti, giocatori, curiosità per conoscere un pò del nostro passato.

Gary Thomasson
Disputò sei stagioni con i nostri Giants, esattamente le prime sei di sua permanenza in Major League.
Versatilissimo esterno, molto bravo ed abile a ricoprire tutti e tre i ruoli dell'outside field, militò in stagioni abbastanza difficili per i Giants se si eccettua quella con record positivo del 1973 che però non dette alcun accesso ai play-off.
Battitore prevalentemente di contatto, andò man mano aumentando il numero di corse battute a casa fino a raggiungere la buona quota di 71 nel suo ultimo anno in uniforme Giants (1977) in cui peraltro mise a segno il suo massimo numero di fuoricampi con 17. Anche le statistiche in difesa ci ricordano della sua buona predisposizione col guantone in mano. Occasionalmente venne anche utilizzato come difensore del sacchetto di prima base. Fu uno dei sette giocatori coinvolti nello scambio del 15 marzo 1978 con gli Oakland Athletics dai quali a Candlestick Park giunse il quotato lanciatore Vida Blue. Al di là della baia rimase però solo mezza stagione prima di venire spedito agli Yankees. Chiuse la carriera in MLB militando nel 1979 e nel 1980 con i Dodgers che lo cedettero in seguito agli Yomiuri Giants della lega giapponese in cui disputò due stagioni quasi disastrose nonostante ricevesse un compenso, per quegli anni, da record nel baseball nipponico.

Alcune sue cifre con i San Francisco Giants (1972-1977)
Gare disputate: 604
Fuoricampi: 38 
Corse battute a casa: 201
Media in battuta: .254
Fielding in tutta la carriera come esterno: .970

Nato nel 1951.

sabato 29 novembre 2014

Per la via 6-4-3

Fatti, giocatori, curiosità per conoscere un pò del nostro passato.

Dick Dietz
Sei stagioni spese con i nostri adorati tra la seconda metà degli anni Sessanta e i primissimi dei Settanta.
Un ricevitore di notevole acume e qualità che però solamente nelle ultime tre stagioni in uniforme Giant seppe imporsi alle luci della ribalta con numeri di un certo spessore sebbene stabilisse anche alcuni traguardi negativi per passed balls. A primi del 1972 i Giants lo collocarono nei waivers da cui fu prelevato ad aprile dai nemicissimi dei Dodgers in cui fece poco o nulla per poi concludere la sua carriera in MLB l'anno dopo ad Atlanta dove ripeté la scialba annata precedente di Chavez Ravine. Nel 1970 fu selezionto per l'All Star Game mentre un anno e mezzo dopo aveva già imboccato il viale del tramonto. Davvero un declino velocissimo per Dietz. Che peccato! Ad ogni buon conto ricorderemo i suoi 22 fuoricampi del 1970, peraltro unica stagione in cui ammassò oltre cento RBI (esattamente 107), e i 19 roundtrippers della stagione a seguire che finalmente lo collocarono nell'elenco dei ricevitori più stimati dell'allora ancora giovane storia dei San Francisco Giants.

Alcune sue cifre con i San Francisco Giants (1966-1971)
Gare disputate: 536
Fuoricampi: 62
Corse battute a casa: 271
Media in battuta: .262
Fielding come ricevitore in tutta la carriera (quindi anche Dodgers e Braves): .980

Nato nel 1941, deceduto nel 2005.

venerdì 28 novembre 2014

Per la via 6-4-3

Fatti, giocatori, curiosità per conoscere un pò del nostro passato.

Ed Goodson
Una carriera breve, solo otto stagioni, per questo infielder che si divise con una certa armonia tra prima e terza base. Peraltro disputando parecchie gare anche come pinch-hitter. Il 1973 fu il suo anno migliore (12 fuoricampi e .302 di media battuta) con a ruota un valido 1974 prima di ritornare a numeri poco esaltanti l'anno dopo quando nel mese di giugno venne scambiato ad Atlanta: terminò la sua esperienza in MLB con due stagioni ai Dodgers dopodiché l'ultima speranza venne per lui rappresentata dai Cleveland Indians che lo spedirono a Portland nel Triplo A (Pacific Coast League) dove il tutto precipitò ulteriormente in quel, per lui, fatidico 1978. Come Ed Goodson sono esistiti centinaia e centinaia di giocatori. Che sono passati e che non hanno mai lasciato un'impressione così marcata da venire ricordati dalle memorie collettive dei Tempi a seguire. Goodson, però, sul maggiore palcoscenico seppe giungerci e per otto stagioni visse il sogno. Certo, chiudere il cammino in Major League a soli trent'anni non è mai gradevole soprattutto se la causa non è dovuta ad infortunio.

Alcune sue cifre
Militanza nei Giants: dal 1970 al 1975
Fuoricampi in carriera: 30
Corse battute a casa in carriera: 170
Media battuta in carriera: .260
Fielding: .994 (prima base), .911 (terza base)

Nato nel 1948, batteva mancino.

giovedì 27 novembre 2014

Per la via 6-4-3

Fatti, giocatori, curiosità per conoscere un pò del nostro passato.

Hal Lanier
Figlio d'arte di un padre famosissimo che come lanciatore di Saint Louis e dei "fuorilegge" degli Azules de Veracruz fece sfracelli negli anni '40 dello scorso secolo.
A differenza però del Babbo, il nostro Harold Clifton detto "Hal" scelse il ruolo di Interno nel quale disputò ben otto stagioni in Major League con i nostri Giants ricoprendo ora il posto di difensore del sacchetto di seconda base ora quello di interbase. Non fu un fuciliere quanto invece un discreto battitore di contatto che solamente nella sua stagione d'esordio, il 1964, raggiunse la media in battuta di .274 mai più eguagliata nei rimanenti sette anni con i Giants né tanto meno nelle due stagioni d'epilogo della sua carriera con gli Yankees.
Titolare inamovibile fino a tutto il 1970, disputò poco più di cento gare la stagione seguente tanto che a febbraio del 1972 i Giants lo vendettero a New York dove a trentuno anni nel novembre del 1973 decise di appendere il guantone al chiodo.

Qualche sua cifra con i San Francisco Giants
Gare disputate: 1101
Fuoricampi: 8
Corse battute a casa: 262
Media in battuta: .229
Media difensiva (fielding) in tutta la sua carriera di .982 (Seconda Base) e di .971 (Interbase).

mercoledì 26 novembre 2014

Il Telegrafo del Baseball - 26.11.2014

Ventiquattr'ore dopo l'annuncio dell'addio di Sandoval è toccato al nostro adorato coach di terza base, Tim Flannery, comunicare la decisione di terminare il proprio rapporto lavorativo con i Giants. In un lungo comunicato il cinquantasettenne pelatone ha motivato con ragioni familiari e con la necessità di un maggiore impegno nel sociale la sua scelta di fermarsi. Uno dei massimi uomini di fiducia del nostro Boch, con cui fu già coach a San Diego dal 1996 al 2002, Flannery è sempre stato coach di terza base nei Giants per gli otto anni della gestione del Supremo. Un ruolo, il suo, molto delicato in quanto strettamente connesso con i segnali e con tante altre peculiarità da condividere con il giocatore in battuta volta per volta. Conosciuto batterista del gruppo The Lunatic Fringe, Flannery è nativo di Tulsa nello stato dell'Oklahoma. E' mia personale opinione che un adeguato sostituto di Flannery in questo ruolo possa essere Bob Mariano che nel 2014 ha ricoperto il ruolo di manager con i Fresno Grizzlies. Per Mariano si tratterebbe di un'importante promozione sul palcoscenico maggiore dopo i tanti anni spesi nelle leghe minori.

E' stata confermata la notizia che la prossima settimana il management dei Giants si incontrerà con il richiestissimo mancino trentenne Jon Lester, agente libero. Questo potente lanciatore ha già ricevuto laute offerte da alcuni club potendo vantare una resistenza sulla montagnola che lo ha portato in sette delle ultime otto stagioni a lanciare oltre duecento riprese in stagione regolare. I Giants sono anche in contatto con la gemma del mercato degli agenti liberi sponda lanciatori, ovvero Max Scherzer. L'ex-partente dei Detroit, destro trentenne, nell'ultimo triennio con i Tigers ha messo a segno numeri molto interessanti tra cui un WHIP di 1.07 che la dice ben lunga sulla sua qualità sulla montagnola. E' auspicabile che o Lester o Scherzer possano trovare l'accordo con noi. Senza dimenticare che un gradino sotto a questa coppia c'è anche un interessamento per Justin Masterson. Nei prossimi giorni, e nel meeting invernale della MLB a San Diego d'inizio dicembre, il tutto dovrebbe definirsi piuttosto chiaramente e non solo per il discorso "rotazione".

Due giocatori dei Giants che stanno avendo per il momento riscontri differenti nella lega invernale venezuelana sono il ricevitore Hector Sanchez e il terza base Chris Dominguez. Dopo i colpi ricevuti accidentalmente al capo, infortuni che lo hanno estromesso anzitempo nella passata stagione con i nostri adorati, Hector Sanchez è tornato da poco all'agonismo con i Tiburones de La Guaira. Dopo nove gare disputate Sanchez sta avendo numeri modesti e probabilmente dovremo attendere ancora alcune settimane per ritrovarlo sui veri valori che può rappresentare. Molto bene invece sta andando Chris Dominguez con i Navegantes del Magallanes campioni in carica. In venti gare già disputate questo terza base, sul cui buon futuro i Giants sperano parecchio, sta battendo .308 sebbene come produzione ancora non si siano viste grandi cose.

Per i primi del prossimo aprile 2015 è prevista la pubblicazione della biografia dal titolo "Tony Oliva: the life and times of a Minnesota Twins legend" scritta da Thom Henninger sulla vita del leggendario fuciliere cubano che così tanti segni indelebili ha lasciato dietro di sé in una carriera clamorosamente facilitatagli dall'impossibilità di ritornare in patria a seguito della rottura dei rapporti diplomatici tra Cuba e gli Stati Uniti nel 1961. Oliva al giorno d'oggi è ancora attivo essendo uno dei principali hitting instructor dell'organizzazione dei Minnesota a cui è rimasto fedele per tutte e quindici le stagioni disputate in Major League (con 220 dinger e una media in battuta di .304). Libro con copertina rigida edito dalla University of Minnesota Press.

martedì 25 novembre 2014

Il Telegrafo del Baseball - 25.11.2014

Craig Biggio
Si è conclusa finalmente la querelle sul futuro di Pablo Sandoval. Ieri, dopo un lungo tergiversare prima di confermarne ufficialmente la veridicità, il giocatore e il suo agente Gustavo Vasquez hanno informato i media e i Giants dell'accordo raggiunto con i Boston per una cifra di 95 milioni di dollari spalmabile su cinque stagioni. Panda ha affermato che necessita di "ulteriori stimoli altrove" quale ragione principale del suo addio ai nostri adorati. Adesso per i Giants si apre decisamente la campagna acquisti-cessioni: circolano già i nomi di Jon Lester e Matt Scherzer tra i partenti così come quelli di Chase Headley per la terza base e dei cubani Yasmani Tomas e Yoan Moncada. Aspettiamoci, qualsiasi giocatore arrivi o parta, una profonda analisi dietro a ogni mossa. E io personalmente aggiungo anche il nome di Cole Hamels.

In controtendenza con le crescenti notizie di mercato nella Major League ecco che rimbalza la decisione di Josh Willingham di abbandonare l'attività agonistica. I motivi del suo addio, dopo undici stagioni ai massimi livelli, risiedono nel non "volersi sentire un mangiapane a tradimento verso chi lo paga profumatamente sapendo che non potrà o non vorrà mantenere un impegno assoluto per la causa". Alcuni infortuni fastidiosi nelle due ultime stagioni e tre figli piccoli a cui volere rimanere più vicino sono le altre cause di quanto ha deciso questo giocatore. Willingham in questi giorni aveva ricevuto una succulenta offerta da un club di notevole spessore, sebbene non sia stato rivelato di quale sodalizio si sia trattato. Questo esterno di notevole potenza e disciplina al piatto, dotato anche di eccellente atteggiamento difensivo, se ne va con un bottino di 195 fuoricampi, 632 corse battute a casa e una media in battuta di .253. Non ho mai nascosto la mia grande simpatia per questo giocatore invocando il suo arrivo in uniforme Giant nelle ultime due stagioni. Peccato ci sia sfuggita questa possibilità anche alla luce del notevole spessore umano e di grande onestà che Willingham medesimo ha sempre dimostrato ovunque.

Sono diciassette i nuovi papabili votabili per l'elezione alla Hall of Fame. Costoro vanno ad unirsi ad altrettanti diciassette giocatori rimasti ineletti nella precedente stagione in cui il solo Craig Biggio sfiorò per un nonnulla (0,2%) la soglia elettiva fissata al settantacinque per cento. Tra i diciassette nuovi arrivi segnalo Randy Johnson, Pedro Martinez, John Smoltz e Rich Aurilia mentre tra i già presenti oltre a Biggio ricordo Mike Piazza, Mike Mussina, Curt Schilling, Jeff Kent e Barry Bonds. E' mia personale speranza che Biggio, Mussina, Aurilia e Kent vengano eletti. Ricordo che Biggio, eccellente Seconda Base, ha speso tutti e venti gli anni in MLB con gli Houston Astros con cui ha fucilato 291 roundtrippers, chiudendo la carriera con una media in battuta di .281. A inizio gennaio prossimo sapremo i verdetti mentre le elezioni delle vecchie glorie, votate dal Comitato dei Veterani, saranno rese note il prossimo 8 dicembre.

E proprio in previsione delle risultanze dei voti del prossimo 8 dicembre sui giocatori del passato, v'è grande attesa e speranza per le sorti del fu Gil Hodges la cui non-elezione continua a rimanere uno dei tanti misteri inesplicabili del mondo del baseball statunitense. A tal proposito segnalo che nel marzo del prossimo anno è prevista l'uscita di una sua nuova biografia scritta questa volta da Mort Zachter dal titolo "Gil Hodges: a Hall of Fame life". Il libro si comporrà di cinquecentotrentasei pagine e avrà come editore la conosciuta University of Nebraska Press. Il libro seguirà passo a passo la vita di Hodges, che ricordo scomparso prematuramente all'età di quarantotto anni nel 1972, quindi non solo dal punto di vista agonistico (quale giocatore e manager) ma anche umano e personale. Su quest'ultimo aspetto potrei dilungarmi a piacimento ma preferisco lasciare a Zachter l'analisi di chi fu Hodges. Al cui riguardo voglio solo indirizzare tre parole: integrity, honesty e humanity. Davvero un "Mr. Clean" che ha lasciato un'impronta indelebile nel suo passaggio su questa terra. Attendo con grande passione l'uscita di questa biografia che non scapperà di certo alla mia collezione. Ringrazio quindi Mort Zachter per l'opera ricordando che in caso di elezione di Hodges alla Hall of Fame, questo scrittore potrà aggiungere una postilla al libro celebrativa dell'ammissione a Cooperstown. Forza Gil!

sabato 22 novembre 2014

Il Telegrafo del Baseball - 22.11.2014

Juan Marichal
Primi movimenti di roster per i nostri adorati. A farne le spese, fino ad ora, è solamente il potente rilievo destro venezuelano Juan Carlos Gutierrez che è stato messo nei waivers dopo non essere stato preso in considerazione a ottobre per i play-off. Gutierrez fino allo scorso ferragosto è stato una delle pedine più duttili del nostro bullpen prima di subire un chiaro declino dovuto soprattutto alle tante riprese in cui è stato utilizzato tanto che verso fine agosto venne chiamato un tredicesimo lanciatore, George Kontos, da Fresno per dare maggiore freschezza al reparto dei rilievi. E' molto probabile che Gutierrez verrà nuovamente invitato al campo primaverile di Scottsdale se non sarà prelevato da qualche altro club. Quattro sono invce i giocatori, tutti lanciatori destri, che sono stati inseriti nel roster al fine di venire protetti dalla Regola 5 del Draft che ad inizio dicembre permetterà ad ogni club di scegliere alcuni giovini promettenti inutilizzati, secondo certi parametri, delle squadre avversarie in MLB: Cody Hall (Richmond) in grande evidenza nella recente Arizona Fall League, Derek Law (Sacramento), Ray Black (San Jose) e Joan Gregorio (Augusta) sono i quattro tutelati che i Giants al momento non intendono vedere partire per gli altrui lidi. Infine quattro sono gli agenti liberi che hanno firmato un nuovo contratto di Lega Minore: Guillermo Quiroz (ricevitore venezuelano) e Javier Herrera (esterno dominicano) volti già presenti nel nostro farm-system saranno nuovamente a Scottsdale; a costoro si aggiungono due ball players nuovissimi di provenienza dominicana: l'interbase Carlos Triunfel (lasciato libero dai Los Angeles Dodgers) e il lanciatore mancino Braulio Lara che nel 2014 ha trascorso il suo tempo agonistico nelle Leghe Minori di Tampa Bay: nove gare a Durham (Triplo A) e ben trentasei a Montgomery (Doppio A).

Nella categoria "voci di corridoio confermate" prendiamo atto che Ron Wotus è stato scartato da Tampa Bay per la candidatura al posto di nuovo manager: per Wotus è il secondo boccone amaro dopo quello ingurgitato un anno fa con Seattle. Infine per la categoria "voci di corridoio e basta" segnalo che dopo l'offerta, rimasta segreta, di Toronto e quella di novantacinque milioni di dollari per cinque anni di Boston a Sandoval, oggi è prevista anche la proposta di San Diego. E mentre i Giants, tramite il vice-Guru Bobby Evans, confermano di avere fatto la loro proposta a Panda nonché di stare monitorando da vicinissimo i cubani Yasmany Tomas e Yoan Moncada.

Confermando i pronostici della vigilia la nazionale cubana si è aggiudicata la medaglia d'oro ai Giochi Centroamericani di Veracruz (Messico). Ieri sera nella finalissima Cuba ha infatti superato per 9 corse a 3 il mio adorato Nicaragua trascinata letteralmente da assi quali Yulieski Gourriel, Alfredo Despaigne e Frederich Cepeda, tutti e tre di ritorno da un'eccellente stagione disputata nella NPB giapponese. Nei biancoblu nicaraguensi ha disputato il nono inning come rilievo il nostro Jorge Bucardo che ha militato quasi tutta la scorsa stagione come membro del bullpen di San Josè dopo qualche sporadica presenza a Fresno. La medaglia di bronzo è andata alla Repubblica Dominicana che ha superato per 8 a 1 Portorico. Quinto il Messico e sesto il Venezuela: il tutto è accaduto nello splendido scenario del "Beto" Avila della gloriosa città veracruzana.

A inizio di questo mese la celebrata casa editrice McFarland ha pubblicato un libro che si preannuncia già molto interessante: "Baseball's great hispanic pitchers: seventeen aces from the Major, Negro and Latin American leagues". Scritto da Lou Hernandez, già autore del conosciuto "The rise of the Latin American baseball leagues, 1947-1961" che già fa bella mostra nella mia collezione, questa nuova opera fa approfondita luce su diciassette assi della montagnola tra i quali Ramon Bragana, Martin Dihigo, il nostro Juan Marichal, l'asso nicaraguense Dennis Martinez, Fernando Valenzuela, Pedro Martinez e Mariano Rivera. Un altro libro che si preannuncia molto gustoso, ma che sarà pubblicato solamente a febbraio 2015, è quello dal titolo "Joe Black: more than a Dodger" edito dalla Chicago Review Press. Scritta da Martha Jo Black, figlia di questo celebrato lanciatore coloured, e da Chuck Schoffner quest'opera ripercorre la vita dell'ex-numero 49 dei Brooklyn Dodgers. Una biografia di sicuro spessore.

giovedì 20 novembre 2014

Per la via 6-4-3

Fatti, giocatori, curiosità per conoscere un pò del nostro passato.

Billy O'Dell
Dopo avere trascorso le sue prime sei stagioni delle Majors con Baltimora, questo partente mancino giunse alla corte dei San Francisco Giants, assieme a Billy Loes, alla fine di novembre del 1959.
Il nostro manager Alvin Dark lo inserì immediatamente in rotazione dove rimase per quattro stagioni: nelle prime due dovette ambientarsi per poi disputare un 1962 e un 1963 davvero molto buoni. Nel 1962 vinse ben diciannove gare e fu una delle pedine decisive sulla montagnola per guidare i Giants alle World Series sebbene poi perse gara-1 malamente, punito soprattutto dalle valide produttrici di Maris, Kubek e Boyer (per quest'ultimo si trattò addirittura del solo shot con cui diede al settimo inning il definitivo vantaggio agli Yankees). O'Dell comunque si riscattò nella famosa gara-7 in cui entrò come rilievo a basi cariche, e nessun eliminato, nel settimo inning disputando tre riprese immacolate che come sappiamo però non bastarono ai nostri Giants perché le mazze dei suoi compagni seppure per un nonnulla non fecero il miracolo.

Nel 1964 O'Dell disputò soltanto otto gare da partente anche per via della definitiva esplosione di Gaylord Perry. O'Dell presenziò in tutto a trentasei gare per poi venire ceduto a Milwaukee nel febbraio seguente dove iniziò la sua parabola finale con militanza, in seguito, anche ad Atlanta e Pittsburgh.
Su di lui il ricordo generalizzato è che sia come partente che come rilievo avesse pari capacità, sapendosi destreggiare psicologicamente in entrambi i ruoli.
Durante tutta la sua carriera fu tormentato da parecchi infortuni che gli impedirono di disputare con la dovuta serenità ogni stagione finendo per demoralizzarlo. Eppure O'Dell fece di tutto per rimanere al massimo livello nelle tredici stagioni in MLB dimostrando che il tenere duro e il cercare sempre di rialzarsi era e rimane un'indiscussa qualità del proprio modo di essere.
Curiosità anche piuttosto rara: non disputò mai alcuna gara ufficiale nelle Leghe Minori.

Qualche sua cifra con i San Francisco Giants (tra parentesi i numeri totali di carriera)
Gare disputate: 204 (479)
Gare da partente: 118 (199)
Gare complete: 41 (63)
Inning lanciati: 921.0 (1817.0)
ERA: 3.55 (3.29)
WHIP: 1.29 (1.24)
Vinte-perse: 56-49 (105-100)

Nato nel 1933.

mercoledì 19 novembre 2014

Il Telegrafo del Baseball - 19.11.2014

...the 'Stick!
Incominciano ad intravedersi i primi segnali per il 2015 a riguardo di alcuni nostri giocatori. Innanzitutto Tim Hudson ha annunciato che al termine della prossima stagione appenderà il guantone al chiodo quando cioè gli scadrà il contratto biennale con i Giants. Un Hudson che attenderà serenamente di chiudere la stagione prossima dopo avere realizzato il sogno di un'intera vita agonistica lo scorso ottobre, ovvero vincere l'anello di campione delle World Series. E' trapelata inoltre l'indiscrezione dell'offerta fatta dai Giants a Panda nella misura di cinque stagioni per una cifra che oscilla tra gli ottanta e i novanta milioni di dollari. Il nostro club attende da Sandoval una risposta definitiva entro il fine settimana in arrivo. Infine i Giants hanno ufficializzato il calendario delle gare del prossimo pre-campionato di Scottsdale: il 3 marzo 2015 a Mesa si avrà l'esordio, fuori casa, corrispondente alla prima delle trentatre gare di Cactus League contro Oakland mentre il giorno seguente a diamanti invertiti le due squadre si affronteranno allo Scottsdale Stadium.

E' dalla scorsa vigilia di Natale, quindi quella del 2013, che ci si è andati domandando sempre più spesso che fine avrebbe fatto il Candlestick Park visto che ad inizio del corrente anno i previsti lavori di demolizione non hanno preso il via. Tra qualche giorno il sindaco della città Ed Lee comunicherà ufficialmente il progetto di trasformare l'ex stadio in un outlet urbano, in pratica un centro acquisti, di ben cinquecentomila piedi quadrati. Nessuna distruzione pertanto del vecchio e amato 'Stick quanto una sua trasformazione ad uso comune. Previsto anche un grande parcheggio per favorire l'accesso dell'utenza.

Di tutta la ridda di offerte e domande di giocatori, agenti liberi e non, che si stanno presentando in questo momento sul mercato della MLB ritengo di sottolineare quella abbastanza sorprendente dei San Diego che hanno già sbandierato ripetutamente ai quattro venti la loro disponibilità a privarsi di tre degli attuali pilastri della loro rotazione ovvero Andrew Cashner (nato nel 1986), Tyson Ross (1987) e Ian Kennedy (1984). Considerato che Hudson tra un anno se ne andrà e che Il Piccolino ha anche lui un anno di accordo con noi peraltro a costo salato, non vedo perché non mandare quest'ultimo ai Padres magari per Kennedy e Cashner. Anche Ross andrebbe molto bene. Non è infatti scritto da nessuna parte che l'inimicizia tra due club impedisca a loro di fare affari utili ad entrambi dimenticandosi di essere per questa circostanza rivali della medesima division.

Debutto con sconfitta ieri sera per il nostro interbase Ehire Adrianza con l'uniforme dei Caribes de Anzoategui nella Liga Venezolana. Davanti al proprio pubblico i vice-campioni nazionali sono stati superati per cinque corse a due dai Tiburones de La Guaira. La sconfitta è andata al nostro Jack Snodgrass (2-3) mentre Adrianza, utilizzato come Seconda Base e ottavo del line-up, ha chiuso con 1/4 e uno strike-out in battuta. Intanto nei campioni in carica dei Navegantes de Magallanes continua la stagione opaca del nostro Mario Lisson (ha disputato tutto il 2014 a Richmond) che poco ha contribuito ieri per i suoi colori sconfitti per 5 corse a 4 dopo dieci riprese sul diamante delle Aguilas del Zulia dove Minicozzi, schierato clean-up, ha battuto 1/5. In classifica Aguilas del Zulia e Caribes de Anzoategui comandano con identico record: 24 vinte e 9 perdute. Infine ieri sera nella Liga Dominicana ha fatto la sua quinta apparizione stagionale il nostro Angel Villalona (anche lui nel 2014 a Richmond) entrato come pinch-hitter nei Toros del Este che tra le mura amiche hanno prevalso per 3 corse a 2 contro i Gigantes del Cibao.