sabato 30 novembre 2013

Ufficiale: Vogey ancora per una stagione

Un anno ancora per Ryan Vogelsong in rotazione e cinque i milioni di "verdoni" che il futuro 37enne intascherà.
Questi sono i principali termini dell'accordo spuntato dal lanciatore e dal suo agente con la dirigenza dei San Francisco Giants che, siamo onesti, si è dimostrata disponibile da subito e molto possibilista nei confronti di Vogelsong.
Preso atto che nulla di danneggiato esiste nel braccio di questo acuto lanciatore, è speranza del management di ritrovare il Vogelsong delle precedenti due stagioni che culminarono con la sua grande prestazione alle World Series del 2012.
La rotazione quindi parrebbe definitivamente completata: Cain, Bumgarner, Lincecum, Hudson e Vogelsong. Con quasi siscuramente Petit e Gaudin rilievi lunghi pronti a qualsiasi evenienza dopo quanto di buono dimostrato nelle grandi emergenze del 2013.
Adesso mancano ancora un paio di innesti nel bullpen e uno nel campo esterno.

giovedì 28 novembre 2013

Sorpresa! Torna Vogelsong. Arrivano anche due lanciatori

Vogey vicino al rinnovo
Voci molto ben informate danno per quasi imminente il ritorno di Ryan Vogelsong con i Giants. Le trattative sono in stato molto avanzato e siamo davvero curiosi di sapere la durata dell'accordo che, a nostro parere, sarà su base annua. Il management pertanto ha ritenuto che il 2013 negativo di Vogey sia stato dovuto inizialmente al sovraccarico per via della sua presenza al World Baseball Classic, calo poi continuato causa la frattura alla mano destra di fine maggio. Il braccio di Vogelsong è ritenuto intatto e questa è la ragione primaria, oltre alla serietà del giocatore, per le intenzioni di rinnovo mostrate da Sabean e compari. Naturalmente si attende di conoscere l'ufficialità dell'accordo. Ricordo che lo scorso mese di ottobre i San Francisco Giants avevano declinato l'opzione di rinnovo con Vogelsong per il 2014 che si attestava su di un compenso di 6,5 milioni di dollari. Pertanto la cifra che dovrebbe scaturire dal nuovo accordo sarà di ben lunga inferiore.

Intanto arrivano due volti nuovi
Nella giornata di ieri i San Francisco Giants si sono mossi nuovamente sul mercato dei lanciatori acquisendo i servizi di José De Paula e di Erik Cordier.
Per fare posto a questi due volti nuovi i Giants hanno spedito nel DFA il ricevitore Johnny Monell e l'esterno Francisco Peguero. Mentre per Peguero la mossa è piuttosto comprensibile non così lo è per Monell che a Fresno fino alla fine di agosto scorso aveva mostrato buone cose e accumulato numeri interessanti prima di essere chiamato per l'ultimo mese in casacca Giant.

José Alberto De Paula
Questo quasi 24enne mancino dominicano era stato messo nei waivers (DFA) la scorsa settimana dai San Diego Padres, "limbo" da cui i Giants l'hanno prontamente prelevato. Nel 2013 De Paula ha militato con una squadra dell'organizzazione dei Padres, esattamente i San Antonio Missions della Texas League (Doppio A) in cui in 14 gare da partente ha registrato un record di 4-6 con un'ERA di 3.86 e un WHIP di 1.272. Il prossimo 4 marzo compirà 24 anni (nato nel 1990). Sarà interessante vedere se De Paula verrà mandato a Fresno dopo il camp di Scottsdale o se il management cercherà di usarlo come terzo mancino nel bullpen visto che al momento solamente Javier Lopez e Jeremy Affeldt sono i mancini presenti.

Erik Michael Cordier
Già nel 2004 questo lanciatore destro (nato a Green Bay, nel Wisconsin, il 25 febbraio 1986) è stato inserito nell'organizzazione dei Kansas City Royals prima di passare nel 2008 con gli Atlanta Braves dove nel 2011 ha esordito come partente a Gwinnett nel Triplo A. Nel 2013 è passato ai Pittsburgh Pirates che lo hanno utilizzato come rilievo a Indianapolis (Triplo A) dove in 44 gare ha chiuso con record di 4-2 ma anche con un'ERA di 4.58 e un WHIP di 1.491. Sempre nel 2013 Cordier ha messo a segno una media di undici strike-out su nove riprese di distanza e questo dato può avere portato i Nostri Adorati a firmarlo. Cordier rimane, a quasi 28 anni di età, ancora al margine della MLB sebbene molto ben conosciuto e apprezzato a livello di Triplo A.

mercoledì 27 novembre 2013

Ufficiale il rinnovo di Javier Lopez

Ieri le visite mediche per Javi
Tutto bene e pollice alzato per Javier Lopez ieri dopo le visite mediche che hanno confermato l'ottimo stato di salute del fenomenale mancino. Tre anni di contratto e tredici milioni di dollari sono i termini della nuova permanenza del portoricano che ha ammesso che la sua volontà era quella di "chiudere la carriera da Giant". E che pertanto la sua priorità era proprio quella di parlare con il suo club. Nonostante i Washington Nationals avessero espresso un interesse altissimo verso di lui. "Non avevo mai trovato in precedenza un general manager come Brian Sabean che poco prima della deadline dello scorso 31 luglio venisse da me e dagli altri futuri agenti liberi di ottobre, Lincecum e Pence, dicendoci che non voleva lasciarci andare via e che l'intenzione della società era quella di rifirmarci a novembre". Questa notevole fiducia riposta nei giocatori ritenuti chiave dal management è sempre stata una delle politiche operative dei Giants per non smantellare il Gruppo e, anzi, per fortificarlo. Per fare posto nel roster a quaranta a Lopez, i Giants hanno messo sui waivers José Mijares che ha subito scelto di essere agente libero. Non sappiamo se verrà rifirmato con un contratto da Lega Minore con Fresno.

Jack Thomas Snow
Sei Giants nel ballottaggio
E' stata resa nota ieri la lunga lista dei candidati all'elezione per la Hall of Fame del 2014, con le votazioni che dovranno venire espresse entro il 31 dicembre di quest'anno. Nell'elenco sono presenti ben sei giocatori che hanno vestito la casacca dei Giants: a parte Barry Bonds, gli altri cinque giocatori sono inclusi per la prima volta come candidati. Essi sono: Moisés Alou, Armando Benitez, Ray Durham, Jeff Kent e J.T. Snow. Confesso che provo molto piacere nel leggere della presenza del celebrato prima base Jack Thomas Snow che militò con l'uniforme dei Nostri Adorati dal 1997 al 2005 con cui mise a segno 124 fuoricampi anche se in quelle nove stagioni solamente nel 2004 superò la barriera di .300 nella media battuta (esattamente .327, mica male eh?). Degli altri giocatori non-Giant alla prima presenza mi piace ricordare l'inclusione di Greg Maddux, Tom Glavine, Mike Mussina e Frank Thomas.
Greg Maddux
Vinte-perse 355-227 con ERA di 3.16 in 740 gare da partente (quattro Cy Young vinti di seguito nella NL dal 1992 al 1995);
Tom Glavine
Vinte-perse 305-203 con ERA di 3.54 in 682 gare da partente (due Cy Young vinti nella NL: 1991 e 1998);
Mike Mussina
Vinte-perse 270-153 con ERA di 3.68 in 536 gare da partente (sette Guanti d'Oro vinti nella AL);
Frank Thomas
Fuoricampi 521 in 2322 gare disputate con 1704 corse battute a casa e media in battuta di .301 (nominato migliore giocatore della AL nel 1993 e nel 1994).

La stagione che è stata: Madison Bumgarner


Ha solamente ventiquattro anni e ha già disputato cinque stagioni nella MLB.
Gioca con la maturità, crescente, di un veterano.
Ha un cutter che migliora di stagione in stagione.
Ha una voglia di imparare e di presentarsi sempre al massimo, doti non comuni e davvero invidiabili.
Considera il giorno dopo come un'avventura per migliorarsi.
Queste sono alcune delle sue caratteristiche; che tranne un medio andamento nel mese di maggio 2013 gli hanno permesso di disputare una stagione eccellente che magari le statistiche non fanno capire. Perchè come ben sappiamo, niente di più ingannevole spesso nel Baseball sono proprio i numeri così tanto letti e riflettuti da tutti.
Spiace solamente avere visto alcune sue sconfitte maturate nel 2013 per le débacle difensive a cui lui, naturalmente, non poteva mettere rimedio.
Atteso a un 2014 di ulteriore miglioramento: conoscendolo sappiamo che sta già lavorando alacremente verso questo nuovo, stimolante, obbiettivo.
Che Giant che sei, Madison!

Con il pezzo odierno, termina l'analisi della stagione 2013.

martedì 26 novembre 2013

La stagione che è stata: Matt Cain

La prima stagione negativa (ben oltre che perdente in rapporto alle cifre vinte-perse) della sua carriera.
Un susseguirsi di alti e bassi, a volte anche dovuti alla precarietà del sistema difensivo che lo ha punito oltre misura.
Si è provato a trovare le ragioni di tale ascensore: alla fine la spiegazione più plausibile la si è trovata in una naturale défaillance da post-World Series. Ovvero il nostro Matt avrebbe pagato nel 2013 il super-carico dovuto ai probanti play-offs dell'anno scorso.
Un macigno psicologico ancor prima che fisico. Una reazione tipo: "capitemi, ho bisogno di tirare il freno" che comunque si fa fatica ad inquadrare completamente davanti a un partente di grande spessore e qualità che ha sempre interpretato questo ruolo con estrema applicazione. In questo 2013 vi sono stati momenti in cui le sue difficoltà ci hanno davvero ispirato pena, dispiacere e, naturalmente, un'incredulità da lasciarci a tratti basiti.
La sua mala-stagione ha colto tutti di sorpresa e Bochy, capendo la situazione, ha fatto di tutto per preservarlo così da non esporlo a rischi inutili in certe gare segnate. Meno inning e più ragionamento quindi, per cercare di rimediare di volta in volta alle lacune improvvisamente sgorgate. E' sicuramente inutile scrivere adesso che lo aspettiamo pienamente ristabilito al prossimo spring camp di Scottsdale.
Matt Cain infatti vale oro ed è un pilastro inamovibile della nostra rotazione. Un vero ed inossidabile Giant!

lunedì 25 novembre 2013

La stagione che è stata: Il Piccolino

Se ci vogliamo attenere alla statistica nuda e cruda e soltanto alla spietatezza dei numeri allora per Tim Lincecum quella del 2013 è stata la terza stagione negativa della sua carriera con i Nostri Adorati.
Se invece si vuole, pur mantenendo un parere di equilibrio, esprimere un giudizio più ampio posso arrivare a scrivere che questo 2013 per Il Piccolino non è certo stato pessimo come le due precedenti annate.
E questo perchè in parecchie gare di quest'anno la prestazione dei suoi colleghi della difesa ha pesantemente condizionato sia la sua attuazione sulla montagnola che il risultato medesimo della gara. Leggere solo di vinte e perse, di ERA e di WHIP accontenta la nostra mente e il nostro spirito di conoscenza e di approfondimento delle tematiche fino ad un certo punto. Perché i numeri, che nel Baseball hanno un impatto così preponderante nei giudizi, sono comunque interpretabili e se vivisezionati adeguatamente ci possono raccontare cose differenti dal loro pur intimorente aspetto.
Leggiamo qualche numero:
Anno  V-P    ERA  WHIP
2011  13-14  2.74   1.207
2012  10-15  5.18   1.468
2013  10-14  4.37   1.315
Probabilmente se Lincecum nel 2013 avesse presentato numeri peggiori dell'anno scorso allora il management avrebbe potuto pensare a lungo se offrirgli il buon biennale che ha firmato a ottobre scorso. Ma proprio perché Il Piccolino ha offerto, soprattutto dopo la pausa per l'All Star Game, prove di qualità e di solidità le cose sono andate (fortunatamente) in maniera diversa. A prima vista i numeri del 2011 sono decisamente migliori di quelli del 2013 laddove l'annus horribilis targato 2012 parli da sé. Ma la domanda che pongo è la seguente: nel 2011 le prestazioni difensive quanto hanno pesato nelle gare da partente di Lincecum? So di sicuro che in questo 2013 Il Piccolino ha patito parecchio dei disastri (anche banali) dei suoi pur celebrati compagni.
A ventinove anni e mezzo, con in tasca due World Series e due Cy Young Award, Il Piccolino sa benissimo che non può in eterno mantenere lo status di mitragliatrice di strike-out e questo sia perché l'energia e la potenza di qualche stagione fa sono lievemente calate, sia perché "lavorare" il battitore di turno magari eliminandolo con maggiore acume e con minor impeto può essere addirittura più utile e produttivo per le sorti dei Nostri Adorati. In questo Il Piccolino potrà essere aiutato psicologicamente da Tim Hudson che per propria ammissione in questi ultimi anni ha sempre più cercato di trarre vantaggio massimo dalle debolezze dei battitori piuttosto che tentare di mangiarseli con la veemenza dirompente di una palla veloce.
Bentornato quindi Piccolino per il prossimo biennio.
A nemmeno trent'anni hai ancora tanto da offrire: perché di Piccolino ce n'è uno solo.
E mai e poi mai potrai capire fino in fondo quanto ti amiamo e quanto ti sosterremo.
Giant una volta, Giant per sempre.

domenica 24 novembre 2013

La stagione che è stata: Ryan Vogelsong

Quella che si chiama una stagione da dimenticare.
Storta, antipatica, dispettosa e maligna.
Confesso a inizio anno di avere storto il naso per la sua inclusione nel roster statunitense del World Baseball Classic, la manifestazione internazionale di Baseball più inutile del mondo.
Certamente il sovraccarico di lavoro d'inizio stagione non ha favorito la partenza di Vogey in aprile con San Francisco, manifestandosi subitaneamente sia con passaggi psicologici a vuoto che con difficoltà di consistenza nel trovare la precisione dei lanci (location). Queste problematiche hanno posto Vogelsong con le spalle al muro in quanto spesso indietro nel conto dei lanci contro gli avversari e quindi con una pressione/fiato sul collo davvero dura da sopportare. L'infortunio grave di fine maggio ha anzitempo segnalato che questo 2013 per lui sarebbe stato un brutto buco nero e nemmeno il ritorno a metà agosto ha risollevato le sorti agonistiche del nostro Ryan.
In off-season la dirigenza ha rinunciato all'offerta da proporgli e adesso Vogelsong è a tutti gli effetti un agente libero in cerca di sistemazione.
Al momento non è possibile capire se tornerà, con un contratto magari di una sola stagione ribassato di un bel pò di denari, o no. Le parti ogni tanto si parlano ma appare abbastanza evidente che il quinto partente, ancora mancante nella lista della spesa del management dei Giants, non dovrebbe essere lui.
Solo da qui a metà dicembre capiremo cosa accadrà.

sabato 23 novembre 2013

Il Telegrafo del Baseball

Il beneficio del dubbio
Ci sono frasi che sembrano scontate. Ma che invece non lo sono per nulla. E che appena lette "chiedono" di venire rilette. Nel meraviglioso libro "One last strike" a pagina 219 Tony LaRussa afferma: "Cliff Lee has a reputation as a strike-throwing machine. Always around the plate. Pitchers like that are going to get what people refer to as the benefit of the doubt". Ecco un'altra delle ragioni perché adoro questo mancino. E che, non smetterò mai di sperarlo, vorrei vedere ricoprire (e ricoprirsi) di gloria attuando per i San Francisco Giants. E se il silenzioso volpacchione Brian Sabean, sotto sotto, stesse lavorando per una trade clamorosa? Dài, sperare in fin dei conti è lecito. E umano.

E la pioggia fa ancora i dispetti
Sospesa sul parziale di 2 a 2 la gara di ieri sera a Chinandega tra i locali e il Granada: la pioggia ha nuovamente messo il proprio zampino e le due società dovranno ri-programmarne la ripresa in una data che si confà alle esigenze di entrambe. Il Boer ha vinto 2 a 1 a casa del Rivas grazie a una valida di Juan Carlos Urbina nel nono attacco che ha permesso a Amaury Cazana di arrivare a calpestare il piatto di casa base. Classifica dopo le gare di venerdì 22 novembre 2013:
.737 Rivas 14-6
.529 Boer 10-8
.400 Granada 8-12
.333 Chinandega 6-12

Arriba la Tribu!
In questa settimana la Liga Venezolana ha superato la boa di metà stagione regolare e in testa al plotone continuano ad esserci i Caribes de Anzoategui che guidano con un record momentaneo di 24-13 con ben tre gare di vantaggio sui Navegantes de Magallanes. I biancoblu della città di Puerto La Cruz, il cui diamante è intitolato nientemeno che a "Chico Carrasquel", sono soprannominati "La Tribu" e sperano di potere rinverdire i fast di tre stagioni orsono quando vinsero il titolo nella serie di finale per 4 gare a 3 contro le Tigres de Aragua di Buddy Bailey. La squadra, diretta dal manager Alfredo Pedrique, può contare su diversi ottimi giocatori tra cui ricordo il fortissimo seconda base cubano Leslie Anderson, l'esterno Alexi Amarista e i lanciatori Paolo Espino (panamense) e lo statunitense Mark Serrano.

numero 14 
sabato 23 novembre 2013

La stagione che è stata: Barry Zito

Vogliamo ricordarlo così...
Argomento sempre spinoso.
In cui davvero si rischia di perdersi in un ginepraio.
Anche perché si fa fatica ad inquadrare sola soletta la sua stagione 2013 quando il discorso sarebbe invece molto ma moooolto più ampio, inserendosi giocoforza in tutta la sua permanenza in casacca Giant.
A fine stagione, a parte l'addio strachiaro e annunciato, ha ammesso che durante il 2013 ha avuto "problemi familiari" e questo ci conferma parte dei suoi problemi sulla montagnola. Ripeto: "parte".
Non voglio scrivere oltre di questo mancino e se i denari fucilati al vento nel suo contratto con noi siano stati tali oppure no. Di certo i numeri e le statistiche di sette stagioni con i Nostri Adorati parlano chiaro, purtroppo, con una chiusura indegna nel 2013.
Addio Barry William: è sempre dura pensare che sei stato solo quello di gara-5 della NLCS 2012 e di gara-1 delle seguenti World Series.
E che hai vinto il Cy Young nel 2002.
Mah...
(Buona fortuna Zeets!!)

venerdì 22 novembre 2013

Una svolta epocale

Javi Lopez
Un sentimento crescente sta avvolgendo San Francisco città e con essa i Nostri Adorati.
I Giants oramai non sono più "un'eterna promessa" bensì un club dove fior fiore di campioni VOGLIONO stare.
Dai seguaci allo stadio a quelli che si incontrano in città, dalla clubhouse agli staff di ogni genere: chi ha blasone e sa di Baseball vuole i San Francisco Giants.
A fine settembre sapevamo che Hunter Pence, Tim Lincecum e Javier Lopez sarebbero diventati agenti liberi. E non stava scritto da nessuna parte che avrebbero ri-firmato con i Nostri Adorati.
Perchè, piaccia o meno, il Baseball è un affarone di una barca di quattrini spaventosa e i professionisti voltano il timone della propria nave verso dove si può fare il bottino migliore.
Pence ha addirittura firmato prima della fine della regular season, Il Piccolino si è accordato a ottobre e ieri anche Lopez ha rifirmato. Ognuno dei tre ha ricevuto i denari che ha chiesto, nel caso di Lincecum si dice che addirittura la dirigenza abbia ecceduto nel compenso, ma soprattutto ha ottenuto di potere continuare a vivere il sogno. Che è quello di giocare, venendo pagati sontuosamente, all'AT&T Park.
Al suddetto terzetto aggiungo anche l'acquisizione di Tim Hudson che ha firmato anch'egli in settimana corrente.
Questi quattro giocatori hanno citato, in primis, quale ragione del loro accordo contrattuale le condizioni ambientali e di massimo benessere e professionalità che si respirano nei Giants e nella città di San Francisco.
Da cui sono derivate scontate scelte di vita, se vogliamo chiamarle così.
E nel caso di Huddy anche un pò dolorosine visto che l'alternativa era tornare agli Oakland Athletics, dall'altra parte della Baia, dove esordì nel 1999 in MLB e dove ha mantenuto inalterati rapporti idilliaci con l'ambiente. Ma nonostante tutti i ponti d'oro fattigli dai gialloverdi Hudson ha preferito scegliere Frisco, lui che è un georgiano che più georgiano non si può e che proprio non gradiva del tutto allontanarsi tanto da Atlanta.
Un'altra delle motivazioni sostenute da questi giocatori è stata anche la grande possibilità di lottare per la postseason, evento ad esempio che ha sempre frustrato Huddy lasciandogli piccole briciole "sbriciolate" e una percezione di dolceamaro fastidiosa.
Un avvenimento epocale sta quindi sagomandosi sempre più: San Francisco e i suoi Giants quali Eldorado umano-baseballistico-ambientale. Un qualcosa che per certi versi era sempre sfuggito dal 1958 fino a tutto il 2009: mancava sempre un tassello al completamento del mosaico.
Ora non è più così.
Gli ingredienti ci sono tutti e attendiamo con immutata fiducia le ultime, importantissime, acquisizioni sul mercato per i Nostri Adorati.
Perchè, come sappiamo benissimo, San Francisco Giants are forever.

Il Telegrafo del Baseball

Ufficiale: rifirmato Javier Lopez!
E' arrivata ieri sera (mezzogiorno circa a San Francisco) la conferma ufficiale del rinnovo per tre stagioni e tredici milioni di dollari per l'eccezionale mancino portoricano Javier Lopez che ha così pienamente confermato la sua fedeltà ai nostri Giants. Una ri-acquisizione a dir poco stellare per il bullpen dei Nostri Adorati che proprio in questo leggendario hurler hanno trovato un asso indiscusso. Bentornato Amigo Javi...

Scambio Kinsler contro Fielder e denari
Grande colpo dei Detroit Tigers che in uno scambio si sono assicurati Ian Kinsler, il celebratissimo seconda base ebreo dei Texas Rangers. Per ottenerlo il general manager Dave Dombrovski oltre al prima base Prince Fielder, giocatore sopravvalutato di un bel pò ma proprio di un bel pò, ha bonificato al club di Arlington anche trenta milioni di dollari. Ian Kinsler ha già disputato otto stagioni nella MLB, tutte con Texas, fucilando 156 fuoricampi. Nel 2013 ha battuto a casa 72 corse con una media in battuta di .277. Considerato uno dei migliori difensori del sacchetto di seconda base attuali, Ian Kinsler è uno dei miei giocatori preferiti per tenacia, serietà e onestà. Bravo il neo-manager Brad Ausmus e bravo il volpacchione Dave Dombrovski: grande acquisizione che darà frutto certamente quanto prima. Difficile invece fare i complimenti ai Texas Rangers se non per la barca di quattrini incassati.

José Garcia: 150 gare salvate
Un altro record stabilito ieri nella SNB53. Il "cerrador" (closer) di Artemisa, José Garcia, ha raggiunto le 150 salvezze nella storia della Serie Nacional nella gara vinta dal suo Artemisa per 4 a 1 contro il Villa Clara. Hanno perduto gli Industriales, 4 a 2 dal Sancti Spiritus, e il Pinar del Rio (al tappeto dopo dodici riprese con il Ciego de Avila). Classifica prime posizioni dopo le gare di giovedì 21 novembre 2013:
.615 Industriales 8-5
.600 Pinar del Rio 9-6
.571 Matanzas 8-6
.571 Villa Clara 8-6
Segue un plotone di ben sette squadre con record di 8-7 (tra cui i miei co-adorati del Ciego de Avila e della Isla de la Juventud).

Naranjeros a mani basse
Si è conclusa la "Primera Vuelta" della stagione 2013/14 della Liga Mexicana del Pacifico, circuito invernale messicano che chi mi conosce bene sa quale amore riscuota dal sottoscritto. I Naranjeros de Hermosillo, per i quali stravedo appena appena meno dei Nostri Adorati, hanno vinto comodamente questa prima fase. Ecco la classifica con in neretto i punti acquisiti per la classifica finale che promuoverà ben sei compagini ai playoff di gennaio:
.647 Hermosillo 22-12 8
.543 Mexicali 19-16 7
.529 Culiacan 18-16 6
.500 Navojoa 17-17 5
.500 Mochis 17-17 4,5
.486 Guasave 17-18 4
.454 Mazatlan 15-18 3,5
.342 Obregon 12-23 3
Queste, infine, le prime posizioni nella classifica dei fuoricampisti: 10 Brian Burgamy (Mochis), 8 Jesse Gutiérrez (Hermosillo), 8 Chris Roberson (Mexicali), 7 Zelous Wheeler (Guasave), 6 Saul Soto (Mochis), 6 Yunesky Sanchez (Hermosillo, CUBANO), 6 Emmanuel Valdez (Culiacan), 6 Carlos Valencia (Obregon).

numero 13
venerdì 22 novembre 2013

giovedì 21 novembre 2013

Il Telegrafo del Baseball

Javi sicuro al 99%, Moscoso DFA
Mentre la trattativa del rinnovo con Javier Lopez ha già raggiunto il consenso sul numero di stagioni (tre) e sulla cifra da pagargli (13 milioni di dollari), accordo che dovrebbe venire confermato ufficialmente in settimana, impariamo che per finalizzare il roster dei 40 giocatori i San Francisco Giants hanno inserito quattro nomi nei tre spazi vacanti giubilandone uno già in essere. E questo per "proteggere" certi promettenti giovini dalla "Regola Cinque" che dopo una certa data permette agli altri club di pescarli ed eventualmente metterli sotto contratto. I Giants pertanto hanno deciso di proteggere, inserendoli nel roster a 40, i seguenti quattro giocatori: Kendry Flores (lanciatore), Hunter Strickland (lanciatore inattivo nel 2013 causa operazione), Adam Duvall (terza base) e Gary Brown (esterno centro). Essendovi solamente tre posti liberi a farne le spese è stato il partente/rilievo destro venezuelano Guillermo Moscoso che è stato messo nella lista DFA anche se a mio modo di vedere potrebbe benissimo venire ri-acquisito con un contratto da Minor League.

Chris Carpenter si ritira
Dopo diciassette stagioni nelle Majors, il celebrato lanciatore destro 38enne Chris Carpenter ha annunciato il suo ritiro dall'agonismo. Sei stagioni a Toronto e undici a Saint Louis hanno fatto di questa celebrata uniforme #29 uno dei grandi assi della montagnola da inizio millennio con due World Series vinte (2006 e 2011) e un Cy Young Award ricevuto nel 2005. Ricordo che Carpenter saltò completamente la stagione 2003 mentre giocò in tutto cinque gare tra il 2007 e il 2008 causa l'operazione Tommy John al gomito destro. Il "colpo" decisivo per fargli maturare la decisione del ritiro gli è arrivato nel 2013 quando ulteriori problemi al braccio, irrisolti, lo hanno tenuto fuori squadra per tutta la stagione. Chiude la carriera con un record di vinte-perse pari a 144-94 con un'ERA di 3.76 in 350 gare disputate di cui 332 da partente. Confesso che ho sempre avuto un'ammirazione infinita per questo lanciatore. Un grande tra i grandi. Chapeau "Carp"!

Risorge Chinandega
Si ferma a otto il numero di vittorie consecutive di Rivas. Ieri sera Chinandega in qualità di ospite infatti è riuscito a bloccare la corsa dei Gigantes vincendo per 3 a 2 grazie a due corse segnate nell'ultima ripresa quando con le basi cariche, ma già due eliminati, è giunta la valida decisiva di Edgard Montiel. Da parte propria il Boer capitolino ha vinto comodamente per 7 a 2 contro Granada ammazzando la gara con quattro corse nel settimo episodio prima di aggiungerne un'altra nel penultimo attacco. Classifica della LBP Nicaraguense dopo le gare di mercoledì 20 novembre 2013:
.737 Rivas 14-5
.529 Boer 9-8
.400 Granada 8-12
.333 Chinandega 6-12

Non basta il fuoricampo di Yulieski
La classe non è acqua e Yulieski Gourriel ieri pomeriggio ha trovato il solo shot per tenere vivi nel finale di gara gli Industriales a casa di Sancti Spiritus. Una fucilata che però non è riuscita a dare la carica ai propri compagni chee alla fine hanno ceduto per 3 a 2 subendo così la quarta sconfitta della SNB53. Delle sconfitte di Matanzas (8 a 4 con Guantanamo dopo dieci riprese) e di Villa Clara (3 a 1 con Artemisa) ha approfittato il Pinar del Rio per issarsi nella momentanea seconda posizione grazie al successo per 4 a 2 contro Ciego de Avila. Grande protagonista dei gialloverdi ieri è stato l'esterno destro Osniel Madera che ha chiuso con un ottimo 2 su 3 in battuta frutto di un doppio e di un solo shot. Prime posizioni dopo le gare di mercoledì 20 novembre 2013:
.667 Industriales (8-4)
.643 Pinar del Rio (9-5)
.615 Matanzas (8-5)
.615 Villa Clara (8-5)

Canberra campione
A sorpresa i Canberra Cavalry ieri hanno vinto le Asian Series 2013. Gli australiani nella finalissima di Taichung hanno travolto i "padroni di casa" degli Uni President Lions per 14 a 4 grazie alla rimonta effettuata nelle ultime riprese in cui ha spiccato un grande slam legnato magistralmente da Murphy.

numero 12
giovedì 21 novembre 2013

La stagione che è stata: Chad Gaudin

E anche qui, vi piaccia o meno, debbo fare una premessa.

Chad Gaudin assieme a Santiago Casilla e a Javier Lopez è uno dei miei adoratissimi. Tradotto suona pure come "Our Adored" sebbene quest'ultima definizione in lingua inglese io preferisca rivolgerla alla squadra in generale e non a singoli o a gruppi di nostri ball players.

Chad Gaudin, invitato allo spring camp di Scottsdale lo scorso febbraio, è stato la grande trovata del reparto lanciatori del 2013. Vantava già una buona esperienza in MLB sebbene maggiormente come rilievo che come partente. La gestione Bochy fino a tutto il 2012 non aveva mai avuto un vero e proprio rilievo lungo, un mangia-inning da almeno nove outs, e la necessità di averne uno DOC ha concentrato le attenzioni del management su questo destro che può pure apparire demodée e un pò particolare ma che sa benissimo fare il suo lavoro.
Il primo mese e mezzo di stagione ha pienamente confermato le speranze di Boch e soci e Gaudin ha perfettamente incarnato il suo posto di long reliever prima di venire, a sorpresa, inserito in rotazione a causa dell'infortunio di Vogelsong. E qui, dopo alcune stagioni in cui non era più impiegato in questa veste, Gaudin si è nuovamente adattato benissimo mostrando di che "pasta psico-mentale" fosse fatto. E' rimasto stabilmente in rotazione fino a metà agosto quando per dolori al tunnel carpale della mano destra è stato messo nella lista infortunati e precauzionalmente tenutovi fino al termine della stagione. Era difatti inutile rischiarlo sia prendendo atto che la post-season non sarebbe arrisa ai Nostri Adorati sia in vista di una sua lunga e comoda convalescenza al fine di poterne valutare appieno le potenzialità nel 2014. Compreso, o meno, il posto di quinto partente in rotazione.
Gaudin al momento è agente libero ma vi sono notevoli possibilità, a mio parere addirittura "fondate", che per metà dicembre prossimo Sabean lo rifirmi con un biennale. Trattasi di giocatore molto intelligente che sa molto bene come approfittare al meglio delle debolezze dei battitori avversari: non un cannone al posto del braccio ma certamente sì un fucile di precisione per creare groundballs a raffica per comode eliminazioni.
Lo attendiamo a Scottsdale a febbraio prossimo.

mercoledì 20 novembre 2013

Il Telegrafo del Baseball

Vicinissima la firma di Javi con i Nostri Adorati
Non è forse mai bello scrivere di "si dice" a proposito di un argomento. Sempre meglio presentarlo come definitivo e senza più dubbi. Nel caso della trattativa tra i San Francisco Giants e Javier Lopez siamo ancora ai "se" e ai "forse" ma le parti sono sensibilmente vicine. E' quanto ha ammesso ieri Sabean in un'intervista che sì ha avuto come punto focale la firma di Tim Hudson ma che ha spaziato anche su altri aspetti della rotazione, vedi la possibilità o meno di utilizzare Vogelsong ad esempio. Sulla "questione Lopez" quindi Sabean si è abbastanza sbilanciato dichiarando che l'accordo "è vicinissimo" e considerando il Sabean-pensiero ci viene da tradurlo in "l'annuncio del rinnovo (triennale?) lo daremo a brevissimo". Incrociamo le dita. Intanto le voci ulteriori su Bronson Arroyo e Dan Haren ai Giants non si fermano. Anche se a me piacerebbe molto la firma di Scott Feldman. E lo sapete benissimo!

Premi nella MLB
Come tutti i fine stagione nella MLB sono quattro i premi, moltiplicati per le due leghe (American e National) che più di tutti attirano i seguaci. Nuovi arrivi, o esordienti (Rookie), sono stati dichiarati Wil Myers (esterno, Tampa Bay, AL) e José Fernandez (lanciatore, Florida, NL, CUBANO); Migliori giocatori sono Miguel Cabrera (terza base, Detroit, AL) e Andrew McCutchen (esterno, Pittsburgh, NL); Migliori lanciatori (Cy Young Award) sono stati assegnati a Matt Scherzer (Detroit, AL) e Clayton Kershaw (Los Angeles Dodgers, NL); Manager: Terry Francona (Cleveland, AL) e Clint Hurdle (Pittsburgh, NL).

Uni President in finale
Volano in finale gli Uni President taiwanesi nell'edizione 2013 delle Asian Series. Ieri sera in semifinale hanno sconfitto a sorpresa i Tohoku Rakuten Golden Eagles per 4 a 1. Questa sera nella finalissima gli Uni President se la vedranno contro gli australiani dei Canberra Cavalry.

Rivas infermabile
Doppio successo di Rivas, 7 a 2 (in una gara di recupero) e 4 a 0, ieri a Chinandega con un fuoricampo di Carlos Sosa in ognuna delle due sfide e Gigantes che volano soli soletti in testa alla classifica. Si ferma invece a sei la striscia di sconfitte consecutiva per GRanada che ieri sera finalmente è tornato al successo avendo la meglio per 10 a 6 sul Boer tra le mura amiche. La gara è stata dichiarata chiusa dopo sei riprese causa pioggia.

Bene Pinar del Rio
Non è bastato l'ottimo lavoro di Vladimir Garcia, partente di Ciego de Avila, ieri in quel di Pinar del Rio. I gialloverdi locali hanno saputo approfittare di piccole imprecisioni del bullpen ospite per piazzare le due corse decisive nella settima ripresa per vincere la sfida, trasmessa in diretta tivvù, per 3 a 1. Segnalo sempre ieri il comodo successo per 8 a 0 degli Industriales sul Sancti Spiritus e quello in undici riprese dell'Isla de la Juventud a casa del quotato Holguin. Classifica prime posizioni dopo le gare di ieri, martedì 19 novembre 2013: 8-3 Industriales, 8-4 Matanzas, 8-4 Villa Clara.

numero 11
mercoledì 20 novembre 2013

La stagione che è stata: Yusmeiro Petit

La storia del Baseball tracima di questo genere di ball players.
Che, per motivi vari, vivono nell'oscurità e che non sbocciano. Non sbocciano fino a quando non si trovano a ricoprire il ruolo perfetto per loro giungendo ad essere gli uomini giusti al momento giusto.
E questo è quanto è accaduto al venezuelano Yusmeiro Petit.
Quando Vogelsong si è infortunato poteva essere il momento giusto per Petit di assurgere alla definitiva consacrazione tranne invece essere infortunato fino a fine giugno. Una seconda chance, poco considerata da Boch e truppa, gli è stata data a fine luglio e stavolta sebbene come rilievo Petit ha fornito una prestazione di qualità che a conti fatti gli è valsa il richiamo a Fresno dopo dieci giorni in DFA (incredibile!) per poi vederlo finalmente protagonista in rotazione quando è apparso chiaro che Zeets non ne aveva più.
Tra agosto e settembre Petit ha totalizzato numeri di buonissima qualità arrivando addirittura a sfiorare il perfect game. Sicuramente il suo nome frulla nella mente del management per entrare in rotazione dopo lo spring camp di febbraio prossimo e dovremo quindi attendere il termine della campagna acquisti/cessioni per sapere se riceverà tale fiducia o se partirà nel bullpen.
Tengo a sottolineare che sono stato, dalla prima ora, un suo sostenitore: umile, educato, lavoratore profondo, taciturno e voglioso di apprendere ogni giorno. Grande Yusmeiro!

martedì 19 novembre 2013

Il Telegrafo del Baseball

Caleb Clay (neo-Giant)
Altri tre arrivi ai Giants
Dopo quelli di Berken e Maday, i San Francisco Giants hanno aggiunto ulteriori tre giocatori ai contratti da Minor League. Sebbene poi per due di essi si tratti, in realtà, di ritorni. La novità è data dal 25enne destro Caleb Clay che all'inizio della sua carriera ha subito la sempre antipatica operazione Tommy John al braccio con cui lancia. Clay proviene dai Washington Nationals dove nel 2013 si è diviso tra Doppio e Triplo A totalizzando un record di 11-5 con un'ERA di 2.96 e un WHIP molto interessante di 1.03. Ventisette le gare disputate, di cui ventisei da partente. Ritorna anche Guillermo Quiroz, il catcher venezuelano che è servito da sostituto di Posey fino ad inizio agosto scorso. Ed ecco anche la ri-firma del giovine lanciatore destro Mason Tobin che in quasi tutto il 2013 è rimasto però infortunato e quindi fuori dalla scena agonistica.

Australiani primi finalisti
A sorpresa i Canberra Cavalry sono i primi finalisti delle Asian Series 2013. A Taichung in semifinale hanno sconfitto i favoriti Samsung Lions (Corea del Sud) per 9 a 5 mentre il nome della seconda finalista scaturirà dalla gara odierna tra gli Uni President Lions (Taiwan) e i Tohoku Rakuten Golden Eagles (Giappone).

Oriental perde terreno
Cinque sconfitte consecutive per gli Orientales/Tiburones hanno fatto ripiombare indietro in classifica i rossi di Granada. Domenica sera i rossi hanno infatti perduto in casa per 5 a 4 dai capoclassifica del Rivas mentre il Boer a Managua se l'è sudata parecchio per avere la meglio 6 a 5 del Chinandega grazie a una corsa decisiva nell'ultimo attacco. Oggi riprendono le ostilità dopo la consueta pausa del lunedì. Classifica dopo le gare di domenica 17 novembre 2013:
.750 Rivas 12-4
.533 Boer 8-7
.389 Granada 7-11
.333 Chinandega 5-10

Industriales soli al comando
Oggi riprende il gioco nella Serie Nacional de Béisbol numero 53. Prime posizioni dopo le gare di domenica scorsa: 10-7 Industriales, 8-4 Holguin, 7-4 Matanzas, 7-4 Villa Clara. Sancti Spiritus purtroppo penultimo con 4-8 e Cienfuegos addirittura ultimo con 2-10. Vediamo di risollevarci quanto prima: Arriba Gallos y Elefantes!!

Fine della love story
Dopo dodici stagioni è giunto al termine il flirt tra le Tigres de Aragua e il manager Buddy Bailey. Sei titoli di campione della Liga Venezolana e una Serie del Caribe vinta sono il bottino che questo manager ha sommato nella sua lunga permanenza con i blu del presidentissimo Rafael Rodriguez Rendon. Bailey è stato rimosso a metà della scorsa settimana in seguito a un pessimo cammino della squadra nell'attuale campionato in corso.

numero 10
martedì 19 novembre 2013

Il signor Tim Hudson

Prima di addentrarmi nell'articolo confesso, e confermo, il mio scetticismo tutt'ora esistente su questo lanciatore.
Scetticismo dovuto esclusivamente alla frattura della caviglia destra lo scorso fine luglio. Se, come tutti ci auguriamo, il giocatore sarà completamente e totalmente ristabilito già per fine mese e potrà prepararsi con la dovuta professionalità allora avremo un asso leggendario in più nella nostra rotazione. Ed io, ancora una volta, avrò sbagliato le mie previsioni. E vi garantisco che sapere di sbagliare per il bene dei San Francisco Giants è un piacere dolcissimo e infinito.
Incrociamo le dita. E benvenuto.


La giornata di ieri, con bruma e grigiore generalizzato, sembrava quasi presentire la notiziona.
Al mattino mi ero abbandonato a diverse ricerche su possibili giocatori che i Giants avrebbero potuto acquisire e tra questi mi ero soffermato sul seconda base coloured, molto forte, Orlando Hudson. Un 36enne che nel 2013 non ha giocato in MLB e che un anno e più fa aveva accusato il mondo delle Majors di essere razzista verso i coloured divenuti agenti liberi. Insomma, il cognome Hudson è rimbalzato in me per buona parte della giornata prima di rivolgermi all'interessante libro "One last strike", autobiografia della stagione 2011 di Tony LaRussa, che intendevo leggere dopo cena.
Evento in buona parte non accaduto in quanto nel routinario scorrere delle notizie mi sono avvicinato al sempre pericoloso sito MLB Trade Rumours (e mi scuserà il mondo a stelle e strisce se scrivo due volte la lettera "u" nella parola Rumours) dove alle ore venti serali spiccava il titolo "I Giants vicinissimi a firmare Tim Hudson per due stagioni".
Sui forum dedicati ai Nostri Adorati, e successivamente sui siti affidabili, la notizia è stata poi confermata: Tim Hudson firma un contratto di due stagioni con i San Francisco Giants per un totale di ventitre milioni di dollari di compenso. Da qualche parte si vocifera che senza l'infortunio di fine luglio i Giants per averlo avrebbero dovuto sborsare non meno di trenta milioni. E forse questo retro-pensiero è azzeccato. Tim Hudson è stato visto già lunedì a San Francisco per sottoporsi a diverse visite mediche. Si è saputo che a fine mese corrente dovrebbe essere in grado di correre bene a distanza di quattro mesi dal grave incidente in cui involontariamente un giocatore dei New York Metropolitans con un pestone gli ha fratturato la caviglia destra. Chiaro rimane che "Huddy" avrà sia dicembre che gennaio prossimi per prepararsi adeguatamente prima dello spring camp di Scottsdale in cui ci auguriamo si presenti in perfetta forma. Il nostro guru della preparazione fisica, Dave Groeschner, programmerà con Hudson un cammino condiviso per riabilitare al meglio, quindi perfettamente, l'importante congiunzione di arti quale è la caviglia.
Tim Hudson aveva espresso il desiderio di tornare nella Bay Area a giocare, sapendo bene le necessità dei San Francisco Giants. Nella sua prima esperienza in zona, sponda Oakland Athletics, Hudson dimostrò di che pasta era fatto prima di accasarsi da agente libero ad Atlanta dove in nove stagioni ha totalizzato numeri e prestazioni che lo pongono tra i principali primattori della montagnola contemporanei: solidità, consistenza, affidabilità, intelligenza, buona location e acume tattico lo hanno reso una pedina fondamentale nella rotazione dei Braves. Senza considerare il notevole apporto umano all'interno della clubhouse. Conosciuto per essere un "ground balls pitcher" è da sempre considerato positivamente nell'ambiente per l'approccio estremamente professionale e serio. Recentemente vedendo lanciare Lincecum, il nostro "Huddy" ha dichiarato "Gli strike-out sono sexy ma fare eliminati è sempre la cosa più importante per cui non importa come: basta farli".
Benvenuto ai San Francisco Giants: solo adesso, indossando l'uniforme dei San Francisco Giants, la tua carriera potrà dirsi e scriversi "completa".
E considerato che Boch ha il numero quindici di casacca, prevedo che Huddy sceglierà il numero 14 o il 12.
Vedremo il guru della nostra clubhouse, Mike Murphy, che numero gli assegnerà.

Timothy Adam Hudson
nato il 15/7/1975 a Columbus (Georgia)
In quindici stagioni in Major League ha totalizzato un record di vinte-perse di 205-111.
Dal 1999 al 2004 ha militato negli Oakland Athletics mentre dal 2005 al 2013 ha difeso i colori degli Atlanta Braves. In tutto totalizzando 244 presenze di cui 243 da partente.
Nella stagione 2009 ha disputato solo sette gare, tutte da partente, in quanto si è sottoposto all'operazione "Tommy John" al braccio destro.
In ben otto stagioni ha lanciato per più di duecento inning.
Prendiamo nota che ha frequentato la Auburn University, ateneo che si situa nello stato dell'Alabama e che può vantare da parecchi anni un ottimo programma per la disciplina del Baseball sebbene quelle terre siano sopratutto testimoni della fratricida rivalità nel football americano proprio tra Auburn Tigers e i miei adorati Alabama Crimson Tide.

Migliori stagioni (numero di vittorie)
2000 Oakland 20-6
2001 Oakland 18-9
2010 Atlanta 17-9
Notasi che in tutte e quindici le stagioni disputate, Hudson ha sempre avuto un record vincente (più vittorie che sconfitte).
Migliori stagioni (media punti guadagnati sul lanciatore, ERA)
2003 Oakland 2.70
2010 Atlanta 2.83
2002 Oakland 2.98
Migliori stagioni (valide+balls diviso inning lanciati, WHIP)
2003 Oakland 1.075
2011 Atlanta 1.140
2010 Atlanta 1.150
2008 Atlanta 1.162
2013 Atlanta 1.188

lunedì 18 novembre 2013

La stagione che è stata: Javier Lopez

Te queremos, Javi.
Qui c'è davvero poco da scrivere.
E il migliore LOOGY di tutta la MLB con numeri eccezionali e capace di frustrare con estrema maestria le potenti mazze avversarie, meglio ancora se battono mancino.
Lopez incarna una delle grandi ricette, e mosse azzeccatissime, di Bochy cioè quella di tenere ben tre mancini rilievi nel bullpen; un piccolo segreto che proprio in questo portoricano ha trovato una splendida realizzazione.
Mancino talmente gradito da tutto il pitching staff dei Giants, Javi Lopez non è stato scambiato alla deadline del 31 luglio nonostante le tante richieste ricevute. In vista della free agency Sabean ha preferito tenersi per sé il gioiello.
E' di fatto agente libero e un pò forse sorprende che i Giants ancora non si siano mossi per rifirmarlo, avendo da entrambe le parti più volte udito le parole:"c'è mutuo interesse a tornare insieme".
Nel frattempo Javier Lopez è inseguito da mezza MLB ma credo proprio che sarà difficile che i Nostri Adorati se lo lascino sfuggire. L'unico ostacolo per il rinnovo potrebbe essere dato dalla lunghezza del contratto che Lopez vorrebbe di tre stagioni mentre data la sua età, classe 1977, i braccini corti e sparagnini del nostro management preferirebbero rifirmarlo per sole due stagioni.
Speriamo prestissimo di arrivare a scrivere: "tutto è bene quel che finisce bene".

Due arrivi per il Triplo A

Jason Berken
Tipico della gestione Sabean, venerdì i San Francisco Giants hanno operato due mosse sul mercato.
Dai Chicago White Sox hanno firmato il lanciatore 29enne Jason Berken mentre hanno rinnovato l'accordo con il 28enne Daryl Maday che nel 2013 ha giocato anche nei Fresno Grizzlies.
Berken ha già disputato 110 gare in Major League di cui 28 da partente e nel 2013 ha giocato con i Charlotte Knights dell'International League, la filiale dl Triplo A dei Chicago White Sox. Appare un'aggiunta che ricorda tanto il sapore di quella di Chad Gaudin, ovvero riguardante un rilievo lungo che ha già esperienza di MLB anche come partente. Non ci sarebbe certamente da meravigliarsi che Berken finisse dritto dritto nel bullpen dei Giants fin dal primo giorno di campionato. Ecco alcune sue cifre in Major League:
2009 Baltimora 6-12 (con 24 gare da partente)
2010 Baltimora 3-3
2011 Baltimora 1-2
2012 Baltimora 0-0
2013 Chicago White Sox 0-3 ( con 4 gare da partente)
Nel 2013 con i Charlotte Knights ha disputato da partente 27 gare con record di 12-12; ERA di 3.80 in 161.0 inning lanciati.

Daryl Maday nel 2013 ha disputato 14 gare con Fresno, di cui 3 da partente, con record di 0-1. Fin dal suo arrivo ai Giants nel 2008 Maday ha regolarmente fatto l'ascensore tra Doppio e Triplo A.

giovedì 14 novembre 2013

Il sesto uomo

Jason Hammel
Sappiamo già di Bronson Arroyo, di Scott Feldman e di Ricky Nolasco: che sono i miei tre preferiti per i due posti da partenti con i Giants nel 2014. In questi giorni diverse voci si sono aggiunte anche su Tim Hudson e Dan Haren.
E da ieri ecco anche quelle, abbastanza accreditate, su Jason Hammel; a proposito del quale i Nostri Adorati hanno richiesto le cartelle mediche per fare un controllo completo dello stato di salute, passato e presente, di questo altalenante partente destro.
Un interesse, quello su Hammel, che quindi va ben al di là del semplice gossip: il management dei Giants sta facendo in tutta calma un pensiero reale su questo lanciatore agente libero.

Colgo quindi la palla al balzo e, alla luce dell'arrivo sul nostro personale mercato di questo "sesto uomo", ne approfitto per presentare qualche statistica totale di carriera di questi sei free agent che graviterebbero (e utilizzo il condizionale) nelle menti del management di San Francisco.

BRONSON ARROYO (24/2/1977, destro)
Gare (G) 391
Gare da partente (GS) 355
Vinte-perse (W-L) 138-127
ERA 4.19
WHIP 1.29
BAA .264 (media battuta degli avversari contro questo lanciatore)

SCOTT FELDMAN (7/2/1983, destro)
G 234
GS 131
W-L 51-56
ERA 4.62
WHIP 1.37
BAA .267

RICKY NOLASCO (13/12/1982, destro)
G 229
GS 212
W-L 89-75
ERA 4.37
WHIP 1.29
BAA .270

TIM HUDSON (14/7/1975, destro)
G 427
GS 426
W-L 205-111
ERA 3.44
WHIP 1.23
BAA .248

DAN HAREN (17/9/1980, destro)
G 327
GS 316
W-L 129-111
ERA 3.74
WHIP 1.19
BAA .254

JASON HAMMEL (2/9/1982, destro)
G 215
GS 158
W-L 49-59
ERA 4.80
WHIP 1.44
BAA .280

I numeri migliori, ad eccezione appena appena del WHIP, appartengono decisamente a Tim Hudson. Che però esce da un gravissimo infortunio a una caviglia e che si sta dirigendo verso le trentanove primavere.

A proposito invece di Hammel, ecco alcuni numeri salienti stagione per stagione:
2006 Tampa Bay G-9 GS-9 W-L 0-6
2007 Tampa Bay G-24 GS-14 W-L 3-5
2008 Tampa Bay G-40 GS-5 W-L 4-4
2009 Colorado G-34 GS-30 W-L 10-8
2010 Colorado G-30 GS-30 W-L 10-9
2011 Colorado G-32 GS-27 W-L 7-13 ERA-4.76 WHIP-1.43 BAA-.270
2012 Colorado G-20 GS-20 W-L 8-6 ERA-3.43 WHIP-1.24 BAA-.234
2013 Baltimora G-26 GS-23 W-L 7-8 ERA-4.97 WHIP-1.46 BAA-.284

Un lanciatore potrebbe giungere, e perché no?, anche da uno scambio sul mercato. Avrete notato che i suddetti sei lanciatori sono tutti destri e manco c'è un mancino. Ma la pista David Price, braccio sinistro celebrato che Tampa Bay vorrebbe cedere, è impercorribile perché i Rays domandano fino a sei giocatori in cambio e questo ci sguarnirebbe ancora di più il farm-system. Sarebbe una trade dolorosissima e le indicazioni del nostro management vanno in ben altra direzione.
Doug Fister
Un nome che mi viene alla mente è quello del destro quasi 30enne (li compirà il 4 febbraio prossimo) Doug Fister che ha ancora una stagione di contratto con Detroit. Fister ha già militato con i Seattle Mariners oltre che con i Detroit Tigers totalizzando in carriera i seguendi significativi numeri:
G 130
GS 127
W-L 44-50
ERA 3.53
WHIP 1.21
BAA .261
Fister sarebbe un'aggiunta importanissima alla nostra rotazione. E la speranza, e l'augurio, è che Sabean stia lavorando per questo con il suo nome che ricordo al momento è parto solamente di fantasia e nessuna voce è stata raccolta in merito.

martedì 12 novembre 2013

La stagione che è stata: Santiago Casilla

E' indubbio che questo rilievo medio dominicano rappresenti una delle forze assolute del bullpen dei Giants e, lo confesso, sia assieme a Javier Lopez uno dei mie lanciatori preferiti dei nostri adorati.
E anche nel 2013 Santiago Casilla ha dimostrato ampiamente questo, sebbene sia rimasto oltre un mese fuori dalla mischia in quanto ha dovuto fare rimuovere una fastidiosissima cisti ingrossatasi appena sotto il ginocchio destro.
Recuperato pienamente, questo destro solidissimo e dal lancio preciso quanto potentissimo è tornato per dare una mano decisiva nel reparto dei rilievi chiudendo con un eloquente record di 7-2. A cui aggiungiamo 2.16 di ERA e 1.28 di WHIP. Il tutto in cinquantasette gare disputate.
Serve aggiungere altro?
La freddezza sotto pressione è una delle armi che più fanno apprezzare Casilla al pitching staff diretto da "Rags" (Righetti) che sa bene quale apporto qualitativo nei momenti bollenti venga fornito dal coloued con l'uniforme numero quarantasei.
Mantieniti così Gran Lanzador Derecho! Arriba! Y vamos!
Trentatre anni di eccellente qualità come pelotero.
Ti aspettiamo con immutate speranze a febbraio prossimo.

Il Telegrafo del Baseball

Josh Willingham
Qualifying offer per Ellsbury e McCann
Sia Jacoby Ellsbury (esterno di Boston) che Brian McCann (ricevitore di Atlanta) da agenti liberi hanno ricevuto un'offerta dalle loro rispettive squadre. Questi due giocatori rappresentano due delle eventuali priorità acquisitive dei nostri adorati San Francisco Giants ma la qualifying offer di fatto impedirà al nostro management di trattarli visto che dovremmo rinunciare (per l'acquisizione di uno dei due) alla nostra prima scelta del draft del 2014 (il 14esimo giocatore in assoluto). Fortificare il farm-system è un'assoluta priorità dei Giants pertanto ci si dovrà rivolgere altrove e non certo gettare alle ortiche la quattordicesima scelta: leggasi anche evitare il verbo "to dismantle". Sapete che il mio sogno per l'outfield si chiama Josh Willingham. Che peraltro, da tempo, è seguito da vicino dagli scout dei Giants. Vedremo. Una trade appare comunque possibile anche alla luce dei nomi di James Loney (di Tampa Bay) e di Matt Kemp (dei Dodgers) che hanno incominciato a circolare a San Francisco.

Granada si avvicina alla vetta
Nonostante la sconfitta interna che Granada ha patito domenica per 1 a 0 per mano del Boer (ha deciso un solo shot del cubano Amaury Cazana al quarto inning) rileviamo come i Tiburones/Orientales abbiano un record ora positivo e non siano a tanta distanza dal duo in cima alla classifica. Da parte sua il Rivas ha vinto in rimonta, 4 a 3, a casa del Chinandega sul diamante di Chichigalpa, cittadina in cui con una certa frequenza giocano le Tigres. In questa sfida un solo shot di Carlos Sosa all'ottavo attacco ha permesso il definitivo allungo dei Gigantes. Dopo la prevista pausa di ieri, oggi tornano le azioni nella Liga Nicaraguense. Classifica dopo le gare di domenica 10 novembre 2013:
.636 Rivas 7-4
.600 Boer 6-4
.538 Granada 7-6
.200 Chinandega 2-8

Matanzas solo al comando
Dopo la sconfitta nella gara d'esordio a casa del Villa Clara, il Matanzas ha infilato una sequenza di cinque vitorie consecutive che lo hanno portato a capeggiare in solitario la classifica dopo le gare di ieri, lunedì 11 novembre. Ieri pomeriggio, infatti, i vice-campioni nazionali si sono imposti per 7 corse a 2 sul diamante dell'Isla de la Juventud. Matanzas guida con un record di 5-1 mentre ben quattro compagini, sommando al momento un buon 5-2, lo inseguono: Holguin, Mayabeque, Santiago de Cuba e Industriales.

Asian Series 2013
Tutto è pronto a Taichung (Taiwan) per l'edizione annuale delle Asian Series. Sei compagini, divise in due gruppi, battaglieranno dal 15 al 21 novembre prossimi. La novità di quest'anno è rappresentata dalla presenza della Fortitudo Bologna mentre non ci saranno i campioni uscenti degli Yomiuri Giants. Nel gruppo A i bolognesi troveranno gli Uni President Lions (campioni taiwanesi) e i Samsung Lions (campioni coreani) mentre nel gruppo B ecco i campioni nipponici dei Tohoku Rakuten Golden Eagles, i campioni australiani dei Canberra Cavalry e i vice-campioni taiwanesi degli Eda Rhinos. Questo, infine, l'elenco cronologico dei precedenti vincitori:
2005 Chiba Lotte Marines (Giappone)
2006 Hokkaido Nippon Ham Fighters (Giappone)
2007 Chunichi Dragons (Giappone)
2008 Seibu Lions (Giappone)
2009 e 2010 non disputate
2011 Samsung Lions (Corea del Sud)
2012 Yomiuri Giants (Giappone)

numero 9
martedì 12 novembre 2013

lunedì 11 novembre 2013

Il "fattore Ma-Kun"

(Questo articolo viene pubblicato con un ritardo di ben sette giorni in quanto la società che mi eroga la linea telefonica, fin dall'aprile del 2007, ha avuto clamorosi problemi tecnici. Oltre una decina di migliaia di utenti sonmo rimasti al palo)

Scott Feldman
Sappiamo oramai che i nostri adorati Giants hanno declinato l'offerta di estensione a Ryan Vogelsong che quindi è diventato a tutti gli effetti agente libero.
E sappiamo che Brian Sabean sta lavorando sotto coperta da tempo per riportare alla clubhouse sia Javier Lopez che Chad Gaudin.
Si evince piuttosto chiaramente, di conseguenza, che servono ben due lanciatori partenti.
E tutto, ovvero su chi cadranno gli investimenti, dipenderà se "Ma-Kun" firmerà con noi o meno.
Con un record di 24-0 in stagione regolare e un 2-1 nella post-season con titolo annesso vinto nella Japan Series (4 a 3 contro i Tokyo Giants) appare evidente che Masahiro Tanaka potrà dettare parecchie volontà contrattuali.
L'arrivo di Tanaka a San Francisco, a parte la cifra disumana da sborsare, sarebbe una benedizione per l'AT&T Park che continua da tempo ad avere il tutto esaurito in qualsiasi gara interna. Il ritorno commerciale dell'investimento-Tanaka farebbe guadagare in breve tempo una caterva di "dollaroni" ai San Francisco Giants così da riuscire a equilibrare il bilancio dell'acquisizione di Ma-Kun.
Tanaka è inseguito da una decina di club della Major League per cui come si muoverà Sabean, e se si riuscirà a portarlo a San Francisco, è un qualcosa attualmente davvero di imprevedibile.

Con o senza Tanaka (con l'arrivo di Ma-Kun giungerà un altro partente, senza Tanaka ne firmeremo invece due) i Giants debbono rivolgersi al mercato degli agenti liberi per trovare chi serve sulla piazzola. I nomi che maggiormente circolano sono quelli di Bronson Arroyo, Ricky Nolasco, Scott Feldman, Tim Hudson e Dan Haren.
Personalmente ritengo i primi tre i più possibili candidati per l'uniforme leggendaria dei Giants.
Hudson ha già trentotto anni ed è reduce da un gravissimo infortunio alla caviglia destra che gli ha fatto chiudere anzitempo la stagione 2013. Haren da alcune stagioni sta accumulando numeri poco favorevoli anche se a trentatre anni ha ancora tutte le carte in regola per resuscitare (vedasi la saga-Vogelsong nel 2011 e l'anno scorso, ad esempio).

Ecco brevi profili degli altri tre sunnominati.
Bronson Arroyo
Destro 36enne, è il maggiore candidato del lotto ad arrivare a San Francisco sia per la durabilità che per la solidità. Non ha mai saltato una partenza in carriera, ha esperienza da vendere e soprattutto enorme entusiasmo. Ha già dichiarato che amerebbe moltissimo lanciare all'AT&T Park. Voci confermate darebbero "ben posizionato" Arroyo nella trattativa con noi. Arriverebbe per non meno di due stagioni.

Ricky Nolasco
Il quasi 31enne destro Carlos Enrique Nolasco, detto "Ricky", non è il massimo del lanciatore per numeri e qualità ma in un mercato così ristretto come quello degli agenti liberi 2013 finisce per fare la sua figura. Ricorderete che trattammo di lui a luglio in vista della deadline del 31 di quel mese quando invece fu acquisito dai Los Angeles Dodgers (proveniente dai Miami Marlins) in cui negli ultimi due mesi di stagione regolare ha messo assieme un 8-3 di tutto rispetto sebbene con un'ERA un pochino troopo alta. E' un altro di quelli che ha ammesso che adorerebbe giocare con i Giants.

Scott Feldman
A parte il fatto che è Ebreo e questo già me lo rende simpatico a priori, ammetto che il giovanotto ha disputato un 2013 più che buono riuscendo ad avere statistiche valide in quel disastro dei Chicago Cubs per poi mantenerle dopo il suo passaggio di fine luglio a Baltimora. Sarebbe, credo, fuorviante fossilizzarsi sul Feldman delle World Series del 2011 sopratutto quello delle gare 6 e 7 in cui patì del morbo "della paura di vincere" che attanagliò d'altronde tutti i Texas Rangers. Questo 30enne hawaiiano ha davvero le carte in regola per disputare diverse stagioni ai massimi livelli. Pensiamoci bene e valutiamolo.

Questi pensieri mi stavano da tempo girando nella "penna elettronica" ed eccoli quindi qua nonostante il clamoroso ritardo causa inconvnienti tecnici a me ignoti e non dipendenti certo dalla mia volontà.
Da domani tornerò a scrivere anche il mio adorato "Telegrafo del Baseball".

Ma per cortesia Sabean: fai di tutto sia per riportare a casa Lopez e Gaudin ma anche per acquisire sia J.P. Howell (rilievo mancino, agente libero) che l'esterno Josh Willingham (che adoro e che ha però ancora una stagione di contratto con i Minnesota Twins).

lunedì 4 novembre 2013

Il Telegrafo del Baseball

Benvenuto mitico Brad!
Tra la sorpresa collettiva il 44enne Brad Ausmus, leggendario ebreo tra i più splendenti interpreti di questo magico sport, è stato nominato ieri sera quale nuovo manager dei Detroit Tigers per le prossime tre stagioni con un'opzione di rinnovo per il 2017. Ausmus non ha mai svolto questo ruolo nemmeno nelle Minor Leagues a parte guidare la nazionale israeliana nelle qualificazioni al World Baseball Classic del 2012. Sulla sua scelta il general manager dei bianconeri Dave Dombrowski ha ammesso che si tratta "dell'assunzione di un rischio" ma dei quattro candidati evidentemente Ausmus è quello che più ha fatto l'impressione giusta su chi doveva decidere. Bradley David Ausmus (nato nel 1969 a New Haven, Connecticut) si è ritirato al termine della stagione 2010 dopo avere disputato ben diciotto stagioni come catcher difendendo i colori di San Diego, Detroit, Houston e Los Angeles Dodgers. E' il settimo ricevitore della storia della MLB con più gare disputate (1971) ed è ricordato come una delle menti più geniali di ogni tempo ed era per la gestione tattica delle gare. Ha chiuso la sua carriera di catcher con una percentuale difensiva di .994: corèl??? Indosserà l'uniforme numero 7 come ai tempi del suo triennio speso, in due distinti periodi, da giocatore con i Tigers.

L'ultima parola spetta a Tanaka: Golden Eagles campioni
Al nono anno di vita nella NPB ecco che i Golden Eagles si laureano campioni. Ieri sera a Sendai, davanti ai propri seguaci, i Tohoku Rakuten hanno vinto la decisiva gara-7 per 3 a 0 contro i colossi degli Yomiuri Giants grazie all'ottimo lavoro sul monte del partente Manabu Mima prima che nella nona frazione arrivasse a chiudere la gara Masahiro Tanaka che il giorno precedente aveva lanciato, e perduto, gara-6 tirando la bellezza di 160 volte. Noncurante di ciò Tanaka con 15 lanci ha messo definitivamente in ginocchio i capitolini dando il prestigioso titolo alla sua squadra e mandando in visibilio tutta Sendai e la regione di Tohoku in cui ricordo alcune località quali Miyagi e Fukushima. Tanaka chiude la stagione con un record di 24-0 in stagione regolare e 2-1 nei play-off avendo accumulato un'ERA di 1.31 tirando 213 strike-out in 241 riprse lanciate, cifre che gli sono valse per la seconda volta il Sawamura Award. Aspettiamoci una sua firma da record di dollaroni d'ingaggio nei prossimi giorni nella MLB; e tra i club concorrenti ci saranno di sicuro anche i nostri beneamati San Francisco Giants.

Esquina pinolera
Spettacolo e pathos ieri sera a Managua dove gli Indios del Boer hanno sconfitto per 8 a 7 il Granada in rimonta. All'undicesimo episodio, sul parziale di sei pari, Granada ha colpito portandosi in vantaggio di una corsa ma nella replica dei locali Juan Camilo ha fucilato un doppio che ha portato a casa le due corse del definitivo sorpasso. Segnalo nel Granada il terzo fuoricampo stagionale di Ronald Garth mentre nei locali ecco due fuoricampi, entrambi ad opera di Juan Carlos Urbina. A Rivas i Gigantes hanno invece vinto agevolmente, 7 a 1, contro i malandati del Chinandega che davvero hanno iniziato nel peggiore dei modi la stagione. Nei Gigantes i tre fucilieri Isaac Martinez, Ofilio Castro e Dwight Britton hanno centrato sette delle quattodici valide della squadra spezzando le reni ai lanciatori ospiti. Classifica dopo le gare di domenica 3 novembre 2013:
.833 Rivas 5-1
.667 Boer 4-2
.375 Granada 3-5
.167 Chinandega 1-5

Parte bene il Villa Clara
Esordio vincente dei campioni in carica del Villa Clara nella Serie Nacional 53, bianco-arancio che ieri tra le mura amiche dell'Augusto César Sandino hanno sconfitto per 2 a 1 il Matanzas. Successo anche per il Santiago de Cuba che ha prevalso 6 a 3 contro gli Industriales con un'ottima prova del partente Danny Betancourt anche se la notizia che maggiormente circola è l'esordio negativo, 0 su 4 in battuta, di Yulieski Gourriel con i biancoblu della capitale. Segnalo inoltre la vittoria di Sancti Spiritus (alé!) per 6 a 5 con Guantanamo e quella di Holguin contro Ciego de Avila per 2 a 1 all'undicesima ripresa nonostante la super-gara, negli sconfitti, del celebrato partente Vladimir Garcia.

numero 8
lunedì, 4 novembre 2013

La stagione che è stata: Sergio Romo

Il minuto messicano, e lo confesso, non è uno dei miei lanciatori preferiti.
Eppure nel ruolo di closer (o come scriverebbero nella sua patria, "cerrador") se l'è cavata più che bene anche nella stagione 2013.
D'accordo, il record di vinte perse è stato di 5-8 a testimonianza che le cinque "blown saves" hanno pesato parecchio su questo rapporto ma nel computo generale sono state 38 le occasioni in cui il barbudo lanzador derecho ha portato in porto la nave, sana e salva. Possiede una slider di tutto rispetto e, elemento fondamentale nel suo specifico ruolo, una freddezza d'esecuzione non di poco conto.
Non avrà il fisico o il braccio che incutono timore.
Ma il suo mestiere nel 2013 l'ha saputo svolgere davvero egregiamente tanto da venire premiato da Bochy con una presenza all'All Star Game.
Suo sarà questo ruolo anche nel 2014.
Ride, con quella sua risatina che a volte sembra scemina, scherza, salta come una molla (o un grillo) e sembra un pò un pagliaccetto.
Ma quando è ora di fare sul serio lui è semplicemente il signor Sergio Romo.
Vamos! Y arriba!!

domenica 3 novembre 2013

Il Telegrafo del Baseball

Addio Zeets e Andrés
I Giants hanno atteso l'inizio di novembre per ufficializzare la loro volontà di non avvalersi della clausola di prelazione per l'aggiunta di una stagione per Barry Zito e per Andrés Torres. Per il mancino la cosa appariva chiara da tempo, tanto che a metà ottobre lo stesso Zito ha comprato le due pagine centrali di un quotidiano per ringraziare pubblicamente i San Francisco Giants, mentre nessuno sapeva che nel contratto di Torres vi fosse una clausola per l'eventuale rinnovo nel 2014. La rinuncia per l'estensione del contratto di entrambi i citati ball players permetterà ai Giants di risparmiare undici milioni e mezzo di dollari che useranno per altre più succose trattative. Su Torres sapevamo che un suo eventuale ritorno, infortunio del tendine d'Achille a parte, sarebbe stato comunque difficile.

Esquina pinolera
Rocambolesca vittoria di Granada ieri sera. I rossi infatti sul proprio diamante hanno sconfitto il Boer per 6 a 5 dopo essersi trovati in svantaggio per 4 corse a zero al termine delle prime sette riprese. I Tiburones/Orientales sono riusciti a segnare però tre corse nell'ottavo episodio prima di completare la rimonta nella parte bassa dell'ultimo attacco quando con già due eliminati stavano perdendo per 5 a 3. A Chinandega le locali Tigres sono state sconfitte per 3 a 0 dai Gigantes de Rivas grazie soprattutto alla grande attuazione del partente dominicano José Fragoso che ha permesso una sola valida in sette riprese. Classifica dopo le gare di sabato 2 novembre 2013:
.800 Rivas 4-1
.600 Boer 3-2
.429 Granada 3-4
.200 Chinandega 1-4

Serie Nacional 53
Prende il via oggi l'edizione numero cinquantatre del leggendario campionato cubano. Nello stadio Augusto César Sandino i padroni di casa, e campioni nazionali in carica, del Villa Clara ospiteranno nel trittico il Matanzas vice-campione nazionale. Nelle altre sfide spiccano quella tra Industriales e Santiago de Cuba nonché Sancti Spiritus-Guantanamo e Granma-Camaguey.

numero 7
domenica, 3 novembre 2013

La stagione che è stata: Dunning e Hembree

Note molto positive per i Giants con questi due giovini promettentissimi e di belle speranze.

Jake Dunning
Promosso a metà stagione da Fresno, questo 25enne georgiano (che lancia Destro) ha mostrato una calma sotto pressione davvero notevole. Se si eccettua un malefico grande slam incassato, peraltro avendo ereditato le basi cariche, Dunning ha disputato una stagione d'esordio eccellente. In 29 gare ha concesso solo venti valide chiudendo con un'ERA di 2.84 e un WHIP di 1.22. Certo, ventinove gare per un totale di 25.1 riprese lanciate sono ancora un pò pochino per farci un'idea completa di Jake ma le potenzialità come rilievo corto ci sono tutte e il giovine gode dell'incondizionata fiducia di Bochy che, proprio per fortificarlo ulteriormente, a fine luglio l'ha rimandato un mesetto ai Grizzlies prima di reinserirlo a settembre. Ricordo che Dunning come ball player non è nato nel ruolo di lanciatore ma si è convertito cammin facendo vuoi forse anche per la sua più che notevole altezza, fatto che lo presenta abbastanza "dominante" quando sale sulla montagnola. A Scottsdale a febbraio Dunning sarà sicuramente uno dei lanciatori più monitorati dai Giants che intendono inserirlo stabilmente nel bullpen per il 2014. Ammetto che Jake è uno dei giocatori che a me stanno più a cuore e al quale auguro tutto il bene del mondo al fine di rendere i migliori servigi sia ai Giants che alla sua propria carriera. Che si prefigura splendente.

Heath Hembree
I Giants hanno atteso a lungo prima di promuoverlo da Fresno. Nel primo trimestre di gare Hembree aveva infatti sommato statistiche poco incoraggianti per un suo invito a corte. Gli veniva anche contestata l'incapacità di sapere utilizzare un "secondo lancio alternativo" oltre alla palla veloce. Da inizio luglio la metamorfosi di Hembree è stata chiara. Maggiore varietà e consistenza nei lanci, un'ERA decisamente migliorato e, quel che conta maggiormente, una capacità di sapersi tirare fuori dalle situazioni spinose. A Fresno l'hanno quasi sempre utilizzato come closer mentre dal suo arrivo ai Giants verso fine agosto Bochy ha preferito incaricarlo del ruolo di setup, normalmente colui che lancia una sola ripresa di rilievo all'ottavo inning per spianare la strada al closer. Orbene Hembree in nove gare giocate ha permesso quattro valide in 7.2 riprese lanciate con un WHIP da leccarsi i baffi, 0.78, a cui aggiungo un'ERA immacolata. Proprio così: tutti zeri nella Media Punti Guadagnati sul Lanciatore (come la chiamiamo qui in Italia; nel mondo latino la bollano brevemente con "Efectividad"). I quaranta giorni di presenza di Hembree nei Giants fanno davvero ben sperare sia il pitching staff che il suo capo, il celebrato "Rags" Dave Righetti. Questo 24enne è una delle grandi speranze del bullpen dei Giants è ha dimostrato che può benissimo muoversi non solo da closer ma con la duttilità necessaria può essere una pedina fondamentale del mondo dei rilievi. Confesso che anche Hembree riscuote la mia incondizionata simpatia. Arrivederci a Scottsdale!