venerdì 2 maggio 2014

Giants Talk

Se n'è andata anche la quarta settimana di gare che ha finalmente riproposto un saldo vinte-perse a noi positivo: quattro successi e solo due stop. Il primo dato che salta agli occhi è che solo Hudson tra i partenti ha vinto la sua gara mentre nelle altre cinque occasioni si sono avute tre vittorie del bullpen e una sconfitta a testa per Vogelsong e per Bumgarner. Un trend che già conosciamo e che speriamo al più presto di invertire perché con una rotazione così instabile si rischia di incontrare brutte sorprese già dalle prossime gare. In questo momento le maggiori preoccupazioni vertono su Madison Bumgarner che così bene aveva fatto in pre-campionato. Si dice che abbia alcune sbavature nella meccanica di rilascio della pallina e conoscendolo sappiamo benissimo come cercherà quanto prima di rimettere tutto a posto. Quattro vittorie sono giunte grazie alla ripresa produttiva in attacco in cui abbiamo messo a segno 10 fuoricampi e ben 27 corse battute a casa. Siamo tornati, come scriverebbero loro, a "manufacturing runs" ovvero all'essenza della filosofia di questa disciplina che è quella di spedire più corridori possibili nelle basi per poi promuoverli a casa con la legnata ad hoc. Chiaro è che in questa rinascita che ha avuto il nostro attacco, Pablo Sandoval continua ancora ad essere spettatore, in slump continuato, a cui sono andati ad aggiungersi anche Buster Posey e Brandon Belt mentre Hunter Pence è in buona risalita. Di contro abbiamo ritrovato un Sanchez nuovamente decisivo grazie al grande slam della terza sfida a Colorado, un Sanchez che conferma la teoria che battere con poca frequenza non aiuta a ritrovare ritmo e qualità. Parole che valgono benissimo anche per Blanco e per Perez ma che si stagliano perfettamente anche per Adrianza e Arias, ovviamente. In chiusura di trafiletto non posso che gioire per l'arrivo tempestivo di Cleveland, squadra con buone individualità ma senza una "chemistry" apparente, che pure vendendo cara la pelle ha incassato la sweep della nostra meritata resurrezione.

Classifica settimanale di HR e RBI
La settimana dal 21 al 27 aprile ha visto la produzione di 10 fuoricampi e di 27 corse battute a casa. Ecco il dettaglio di chi le ha "manufactured".
Fuoricampi (10)
3 Morse
2 Hicks e Sanchez
1 Belt, Posey e Pence.
Corse battute a casa (27)
6 Morse
5 Pence e Sanchez
4 Hicks
2 Belt e Crawford
1 Pagan, Posey e Blanco.

Per ora i timori sulla tenuta psico-fisica di Michael Morse sono infondati. Il potente fuciliere acquistato in inverno sta giocando con grande acume e precisione sia in attacco che in difesa. In quest'ultima mansione si era temuto un suo grande tallone d'Achille, anche alla luce di passate prestazioni in altri diamanti e con altre casacche, ma v'è da ammettere che tutto sta funzionando al meglio. In alcune gare addirittura il Supremo non lo ha sostituito né con Blanco e né con Perez, lasciandolo quindi in gioco fino all'ultimo out. Non è da tutti i fucilieri firmare con i Giants per via della difficoltà di accumulare grandi numeri all'AT&T Park che per le sue ampie dimensioni non è un amico degli "hitters" laddove lo sia per i lanciatori. Molti cannoneggiatori innamorati dei propri numeri e delle proprie mirabolanti fucilate non vedono di buon occhio, ai fini di valutazioni contrattuali, giocare con noi. Evidentemente Morse non appartiene a questa categoria.

Una settimana da 3-3 ha segnato le prestazioni dei Grizzlies dopo il quasi disastro assoluto dei sette giorni precedenti. A Fresno è arrivato Nick Noonan e sembrerebbe che la rotazione stia carburando. Utilizzo il condizionale perché i primi dati positivi vanno posti in prospettiva per le prossime gare. Anche per i Flying Squirrels la settimana si è chiusa all'insegna del 3-3 finale. Qui va detto che la rotazione ha avuto diversi problemi (due sconfitte) risolti in parte dalle tre vittorie del bullpen. La stagione è ancora lunga e a Richmond certi bracci sono attesi a ben altre prestazioni. Due vittorie e cinque sconfitte sono il saldo negativo di San José. Ma mentre il 2 a 1 incassato dal fortissimo Bakersfield ci sta, riesce difficile spiegare il doloroso 3 a 1 subito dal debole Visalia. Tre sconfitte dei partenti anche qui sono un segnale che deve dare da pensare sebbene in questo reparto abbiamo potuto vedere la prima vittoria stagionale del rientrante Martin Agosta. Infine eccomi ai miei adorati Green Jackets. La settimana obbrobriosa non ha risparmiato nemmeno loro con un pesante 2-5. I partenti hanno avuto record di 1-3 con il nostro bullpen che ha subito il resto. Meglio tacere per non volere guardare troppo in là: la stagione è ancora lunga. Incrociamo le dita!!!

Giants Talk, n. 10
Venerdì 2 maggio 2014

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