Dopo la fruttuosa escursione che ci ha riportato a casa con un parziale di 7-3 c'era da aspettarsi un calo fisiologico nei risultati della scorsa settimana. Avvenimento puntualmente verificatosi. Prima gli inferociti Braves, disposti a tutto per vendicarsi della sweep casalinga subita pochi giorni prima, poi i sempre velenosi Marlins si sono frapposti sul nostro cammino depredandoci di ben tre gare di cui in verità solamente una, quella dell'Orange Friday del 16 maggio, abbiamo perso malamente. Le altre due sconfitte sono state con identico punteggio, 5 a 0, mettendo con le spalle al muro prima Vogelsong e poi il Piccolino. L'innesto di Colvin ha prodotto buone cose e il timore che in difesa potesse latitare si è rivelato fino ad oggi privo di fondamento ed inoltre c'è da segnalare la ritrovata vena battitrice di Panda che sta centrando almeno una valida nelle ultime nove gare tanto che proprio domenica pomeriggio ha ritrovato quel fuoricampo che gli mancava dallo scorso 13 aprile. Buone notizie pertanto dal reparto battitori alla luce anche dell'assenza di Belt che si prevede per ancora sette settimane se non addirittura fino a dopo la disputa dell'All Star Game. Qualcosa infine si sta muovendo nella saga-Scutaro: nel senso che sono oramai chiare le indicazioni degli "zero progressi" avuti dal nostro Marco che in settimana si sottoporrà ad alcune visite in un centro specializzato in Florida per cercare di capire come risolvere questo problema che sta rivelandosi un incubo infinito. Bochy stesso ha ammesso che oramai diventa inutile potere contare su Scutaro come seconda base titolare giorno per giorno, non fosse altro per il fatto che i tempi del rientro non sono nemmeno preventivabili. A volte nella sfortuna nera tutto non va però perduto: in questa situazione il lavoro dei nostri scout si è dimostrato nuovamente eccellente nell'avere individuato e segnalato Hicks al management. Un Hicks che continua a lavorare moltissimo con l'hitting coach Meulens per correggere l'approccio e la disciplina al piatto; un Hicks che fino a quando mostrerà così tanta voglia di migliorarsi e di contribuire alla causa verrà tenuto in doverosa considerazione da Sabean e dal Supremo.
Classifica settimanale di fuoricampi e corse battute a casa.
La settima settimana di gare è stata molto simile alla sesta, ricordando che in entrambe i Giants hanno disputato sette gare, evento che non accadeva dalla prima settimana di gioco. Sei fuoricampi e ventotto corse battute a casa sono state il bottino dei Giants quindi, numeri molto vicini a quelli della sesta settimana in cui si ebbero 4 HR e 28 RBI.
Vediamo il dettaglio.
Fuoricampi (6)
2 Morse
1 Pence, Sandoval, Crawford, Colvin.
Corse battute a casa (28)
4 Posey, Morse, Crawford, Hicks, Colvin
3 Pence, Sandoval
2 Blanco.
Difficile riuscire a fare un'analisi piena e corretta della settimana delle squadre del nostro farm-system. E questo perché un filo conduttore preciso non si riesce ad individuare in nessuna di esse. Tutte e quattro hanno avuto partenti con alti e bassi, rilievi con alti e bassi, difese con alti e bassi e line-up con alti e bassi. Fresno ha chiuso con un parziale di 3-3 confermando il momento stellare di Duvall (15 fuoricampi e 44 corse battute a casa fino a domenica sera compreso) e anche quello ottimo di Panik (25 RBI). Inoltre abbiamo apprezzato un DePaula in crescita, un Heston solido e molto più reattivo di dodici mesi fa (4-2 il suo record) e un Berken che continua ad essere una sicurezza (6-1). Di contro due delle tre sconfitte sono giunte sul partente Escobar, ora con 1-5, e anche Kickham ha nuovamente stonato (1-4). Male è andato Richmond, 2-4, mentre in pareggio (3-3) ha chiuso San José trascinato dal terza base Delfino (già 8 i fuoricampi per lui) e dove ha fatto rientro il convalescente Minicozzi che ci auguriamo possa ritornare presto nel Triplo A. Infine i Green Jackets di Augusta: unica compagine con settimana vincente, 4-3, in cui nuovamente il partente Lujan (5-1) ha confermato i grandi progressi già evidenziati.
Giants Talk, n. 13
Martedì 20 maggio 2014
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