lunedì 27 ottobre 2014

Kansas City 0, San Francisco 5 (gara-5 World Series, domenica 26 ottobre 2014)

Indistruttibili!
Era assolutamente importante vincere gara-5.
E successo è stato.
Giocando il nostro genere di Baseball in cui difesa e confezionamento delle corse sono i primi due, e forse unici, dettami. Con in serbo, in caso di disperazione, dell'utilizzo dei fuoricampi: sempre graditissimi, sia chiaro, ma non l'arma principale della nostra filosofia di gioco.

Su Brandon Crawford potremmo scrivere per ore lasciando spazi persino diseguali ai vari partiti: chi non lo vorrebbe più in squadra, chi lo vorrebbe, chi lo critica come difensore e chi come battitore.
Ieri sera il nostro Interbase, a mio parere ruolo ostico e molto difficile, ha avuto la sagacia e la prontezza di produrre ben tre corse di cui le prime due a dir poco decisive in quanto hanno progressivamente scavato il solco con l'agguerrito avversario.

All'ottavo episodio poi Juan Carlos Perez, entrato nell'inning precedente nel campo di sinistra, ha fucilato un quasi fuoricampo che solamente per due-tre centimetri non ha scavalcato la barriera, sforzo fantastico che comunque ci è valso due corse con cui di fatto abbiamo sigillato l'importante vittoria. Poco dopo Crawford ha fornito la ciliegina sulla torta battendo a casa la quinta corsa.

Madison Bumgarner ha disputato gara completa risultando il primo lanciatore di una World Series a farlo ottenendo uno shut-out da quando nel 2003 Beckett lo ottenne in gara-6 di quella serie di finale.

Adesso montiamo sull'aereo che ci porterà di nuovo in terra del Missouri dove siamo attesi dalla decisiva gara-6.
Inutile nasconderci dietro a un dito: è questa gara-6 quella da vincere sull'onda del vantaggio psicologico che stiamo possedendo.
Martedì per noi sulla montagnola salirà Jacob Edwardino che si troverà di fronte il giovine e solido Yordano Ventura. Peavy è stato colpito duramente dalle mazze locali in gara-2 di queste World Series e contro alcuni dei suoi battitori ha un match-up delicato.
Ma su Peavy nessuno nutre dubbi in quanto a solidità mentale, a voglia di dare il 200% e al sentimento potente che nutre nel sapersi membro di una clubhouse come quella dei Giants. In cui, e non è certo da sottovalutare, il Supremo crede ciecamente in lui.

NOI siamo i Giants!

26 ottobre 2014
Kansas City 000 000 000 0-4-1
San Francisco 010 100 030 5-12-0
Vince: Madison Bumgarner (2-0)

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Morire a 22 anni
Poco prima dell'inizio di gara-5 ieri sera è giunta la drammtica notizia della morte del fortissimo giovine dominicano Oscar Taveras, esterno dei Saint Louis Cardinals dal futuro garantito ai massimi livelli che proprio in questo 2014 aveva fatto il suo esordio in MLB.
Taveras è stato vittima di un tragico incidente stradale nella Repubblica Dominicana in cui è morta anche la sua fidanzata.
L'ultima gara disputata da questo giocatore è stata contro i Giants: correva la parte alta del nono episodio giovedì 16 ottobre scorso e Taveras, con tutte e tre le basi occupate dai suoi compagni corridori, colpì una morbida rimbalzante che permise ad Affeldt di chiudere indenne la ripresa.
Quello quindi è stato il suo ultimo gesto atletico in un diamante.
Ti sia lieve il passaggio da questa terra a diamanti ben differenti e altrove.
Riposa in pace, Oscar Taveras (nato il 19 giugno 1992).

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