giovedì 2 ottobre 2014

San Francisco 8, Pittsburgh 0 (Wild Card Game, mercoledì 1 ottobre 2014)

Durissimi a morire...
Difficile davvero esprimere le emozioni di fronte a una gara del genere.
Il timore di uscire subito dalla contesa; il sogno di potere proseguire il cammino iniziato a Scottsdale lo scorso febbraio. Tutto in una gara. Una stagione intera in nove inning o poco più. I dubbi sul roster da scegliere, la tattica da utilizzare.
E soprattutto le parole che il management doveva usare per motivare i nostri Giants.
Ci stava di tutto e di più.
Il grande slam fucilato da Crawford nel quarto attacco ha pienamente risposto alle attese del Supremo e del suo staff dopodiché le valide produttrici di Belt (a proposito: ma bentornato!) e Posey hanno reso totalmente in discesa il nostro compito peraltro già perfettamente svolto da un Bumgarner che ha disputato gara completa. Senza dimenticare il 3/5 di Panik e il 2/4 di Sandoval.
Da qui in poi cosa potrà succedere non ci è dato a sapere, naturalmente.
Ma penso venderemo carissimamente (si dice?) la pelle ad ogni gara. Domani, venerdì 3 ottobre, ci presenteremo a Washington sempre all'insegna del "niente da perdere" perché davvero tutta la pressione sarà sulle spalle dei locali, strafavoriti di questa Division Series.
Attendiamoci Jacob Edwardino partente. E aspettiamoci sorprese sul roster scelto per questa serie che andiamo a giocarci.

1 ottobre 2014
San Francisco 000 401 210 8-11-2
Pittsburgh 000 000 000 0-4-0
Vince: Madison Bumgarner (1-0)
Fuoricampo: Brandon Crawford (grande slam!)

Il roster scelto per questa gara secca
Lanciatori (10): Affeldt, Bumgarner, Casilla, Lincecum, Lopez, Machi, Peavy, Petit, Romo, Strickland
Ricevitori (3). Posey, Quiroz, Susac
Interni (7): Arias, Belt, Crawford, Duffy, Duvall, Panik, Sandoval
Esterni (5): Blanco, Gary Brown, Ishikawa, Pence, Perez

Breve riflessione
A parte provare soddisfazione per Kansas City, tornato ai play-off dopo un'assenza che si identifica con la Notte dei Tempi, non posso che gioire per come questi ultimi hanno estromesso Oakland al wild card game dell'altra lega vincendo in casa per 9 corse a 8 martedì sera dopo dodici riprese combattutissime. Un altro esempio di come la mistica e la chimica di un gruppo siano fattori totalmente avulsi all'acume "scientifico" del sapersi muovere sul mercato, talento evidenziato da Billy Beane.

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