sabato 20 dicembre 2014

Venerdì movimentato: rifirmato Peavy, arriva McGehee

Jacob Edwardino
E' rimbalzata ieri in piena notte Franciscana, tra giovedì e venerdì, la notizia dell'accordo biennale tra i Giants e Jake Peavy. Forse a sorpresa, forse no. Dal termine del campionato Peavy ha avuto contatti con alcuni club ma alla fine ha scelto di tornare a San Francisco dove gode dell'immutato sostegno del nostro Skipper che lo considera un elemento fondamentale per l'habitat della clubhouse aldilà dei suoi ben noti meriti agonistici. Sono ventiquattro i milioni di dollari che inghiottirà il mio Jacob Edwardino: quattro alla firma, sette nel 2014 e tredici nel 2015. Questo arrivo in teoria sistemerebbe la composizione della rotazione per la prossima stagione (Bumgarner, Cain, Peavy, Lincecum, Hudson) ma in pratica non è detta l'ultima parola. Il vice-Guru, Bobby Evans, che in questa off-season ha quasi sempre parlato anche per bocca del Guru ha infatti affermato che "il club rimane aperto ad eventuali opzioni che si presentassero per la rotazione perché il discorso non è chiuso". Il che significa che Shields e Scherzer sono ancora nel nostro mirino così come anche Hamels. Ma è molto probabile a questo punto che solamente a gennaio si possano avere schiarite e ulteriori mosse.
Nel pomeriggio californiano è invece andato prendendo piede il nome di Casey McGehee come possibile nuovo Terza Base. L'approdo di Martin Prado a Miami via Yankees ha lasciato i Marlins con un surplus di difensori dell'angolo caldo cosicché per Sabes e accoliti è stato un gioco da ragazzi orientarsi su questo robusto e produttivo Terza Base che recentemente è stato nominato quale migliore "giocatore di ritorno nella NL per il 2014" dopo avere trascorso l'anno precedente nella NPB con i Rakuten Golden Eagles con i quali ha anche vinto le Japan Series.
Casey McGehee
Non un super-fuciliere, ma uno sgobbatore piuttosto attento in difesa, McGehee dovrebbe incassare circa tremilioni e mezzo nel 2015 ovvero nel suo ultimo anno di arbitraggio salariale prima di diventare agente libero. McGehee comunque sa battere anche palle lunghe (quindi fuoricampi) ma in primis è un apparecchiatore di tavole e un battitore di contatto sebbene a Scottsdale dovrà cercare di correggere la sua attitudine a incappare con sgradita frequenza nei doppi giochi. McGehee è californiano e vedrà certamente di buon occhio il ritorno nelle natie zone e dai primi commenti emersi appare come un buon rinforzo per i Giants. Come contropartita per la cessione di McGehee i Giants hanno mandato a Miami due lanciatori destri del farm-system: il partente Kendry Flores e il rilievo Luis Castillo.
Tra Romo, Peavy e McGehee i Giants hanno utilizzato quarantatre milioni di dollari e alla luce dei centocinquanta offerti a Lester rimangono con un malloppo di circa centodieci milioni da spendere, cifra esorbitantina che potrebbero benissimo indirizzare verso un partente così come per un esterno sinistro di potenza in battuta, quest'ultima qualità ancora più necessaria ai Giants dopo che al posto di Sandoval è per l'appunto giunto McGehee.

Alcune brevi "telegrafiche"
I Giants nei giorni scorsi hanno firmato il 24enne lanciatore destro messicano Nathanael Santiago nativo della città di Puebla. Questo giocatore non ha alcuna esperienza pregressa nel sistema delle leghe minori a stelle e strisce e non si hanno informazioni di sue militanze in sodalizi messicani. Appena ne sapremo di più vi informeremo.

Richiestegli specifiche opinioni su Jung-ho Kang e su Yoan Moncada, queste le parole in risposta fornite sempre dal nostro uomo vice-Guru, Bobby Evans: "Kang l'abbiamo seguito per lungo tempo e da vicino per cui abbiamo informazioni piuttosto fresche e dettagliate. Non è proprio al primo posto delle nostre liste di gradimento per il ruolo di interbase/terza base anche se ha accumulato in questi anni numeri molto interessanti nella lega coreana. Moncada è un talento di grandissima qualità che nei primi mesi del prossimo anno attirerà certamente l'interesse di almeno una dozzina di club. I Giants lo stanno seguendo e parteciperanno all'offerta per accaparrarselo".

Ridda di notizie di mercato a parte, ieri ha lasciato il segno la lettura della cifra di pensione che incamererà annualmente Bud Selig dalla Major League: sei milioni di dollari ovvero cinquecentomila dollari al mese. C'è chi ha già storto il naso sostenendo che questa cifra sarà intascata dall'ex-Commissioner senza fare alcunchè a mo, quindi, di vitalizio per benemerenza. Come sempre si tratta di come volere vedere il bicchiere: se mezzo pieno o mezzo vuoto. In vent'anni di incarico da Commissioner quest'oramai ottantenne ebreo, nativo di Milwaukee e d'origine tedesca, ha saputo portare il baseball della MLB a dei livelli di funzionalità e di qualità economica mai attinti in precedenza grazie ad una politica del consenso strabiliante, frutto di una genialità operativa davvero inusitata.

2 commenti:

  1. Ciao, ho mandato una mail per ricevere il documento "memoria" 2010/12.
    L'hai ricevuta?
    Grazie, attendo risposta,
    T

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