martedì 18 marzo 2014

Giants Talk

Incominciano davvero a farsi progressivamente preoccupanti le condizioni del Nostro Marco Scutaro. Il Supremo Boch due settimane fa ha liquidato alla stampa la faccenda rinviando i tempi di una risposta certa. In pratica ha spostato avanti di un’ulteriore settimana la comunicazione dell’informazione ufficiale che ci dirà che il Seconda Base venezuelano verrà collocato nella Lista Infortunati, auspicabilmente per quindici o trenta giorni a partire dal 31 marzo prossimo. Bochy poi, senza alcuna novità, sette giorni fa ha ammesso che non ci sono “altre notizie” aggiungendo che la “situazione di Scutaro incomincia però a farsi preoccupante”. Marco ha appena appena iniziato a girare la mazza ma contro lanci leggeri e che non richiedono la completa torsione dorsale così da non andare ad acuire i ricorrenti problemi alla schiena. I tanto auspicati trenta-trentacinque turni in battuta in Cactus League sono quindi per lui, a questo stato del cammino, una lontana chimera e sia Ehire Adrianza che Tony Abreu, oppure il sorprendente Brandon Hicks al posto di quest’ultimo, hanno oramai la certezza di entrare nell’active roster, venendo quindi protetti da un salto nel vuoto (leggasi waivers). Due anni orsono a Scottsdale una vicenda simile, anzi ben peggiore, toccò al Seconda Base Freddy Sanchez: doveva risolvere i guai fisici da un giorno all’altro, tutto era pronto affinché potesse regolarmente giocare poi abbiamo visto come andò a finire. Sanchez non entrò mai nel roster. Augurandoci naturalmente che a Scutaro non succeda la medesima esperienza, ci chiediamo però se e quanto il Nostro management abbia valutato questo inconveniente: Scutaro ha trentotto anni ed è contrattato fino a tutto il 2015. Scoprire una gemma in Adrianza o Abreu o Brandon Hicks sarebbe, con debito uso del modo condizionale, un investimento fantastico. Ma conoscendo i tempi di maturazione dei giocatori nel Baseball è già bene fin d’ora incominciare a scandagliare il mercato. Scadenza del trentuno luglio o non, attesa del prossimo mercato degli Agenti Liberi o non (riceventi o meno la qualifying offer), è bene non rimanere alla finestra temporeggiando oltre misura. Scutaro ti amiamo certamente, sia ben chiaro. Ma nessuno è indispensabile e l’amara realtà dei fatti va guardata in faccia per il bene della squadra. Tutti servono ma nessuno, ripeto, è indispensabile. E non prendetemi, per favore, per un cinico che di certo non sono. Grazie.

Barry Bonds è arrivato a Scottsdale dove per una settimana, su invito del management, ha svolto il ruolo di hitting instructor. Il suo arrivo ha suscitato chiaramente lo smodato interesse della stampa che non può che essersi lustrata gli occhi quando il fuciliere appena giunto ha fatto due dichiarazioni eccellenti: 1) lasciamo la questione del mio doping al tribunale; 2) io merito certamente di venire incluso subito nella Hall of Fame.
Direi che non è proprio il caso di proseguire oltre su questo argomento della presenza di Bonds a Scottsdale…

Provo molta stima per il Nostro partente Ryan Vogelsong sebbene io non ne sia un assoluto estimatore. Un gran buon lanciatore, certamente, ma di quelli che non mi accendono né la fantasia né la passione. Abbiamo vissuto in profondità il suo duro e amaro 2013 ma con grande piacere abbiamo poi preso atto che il Supremo Boch e l’onnipotente Sabean hanno deciso di scommettere su di lui anche per questa stagione. In questo nuovo percorso di redenzione, Vogey ha deciso di cambiare qualcosa nella delivery della pallina, modifica che però alla terza uscita stagionale, contro Seattle, ha pagato una pesante tariffa con sei valide permesse e ben sette corse concesse. Nella gara seguente, contro Texas (giovedì 13 marzo), Vogelsong è tornato all’ovile ovvero lanciando come aveva sempre fatto fino a tutto il 2013. Ora Vogelsong compirà trentasette primavere il prossimo 22 luglio per cui sorge spontanea una domanda: come mai verso fine carriera ha pensato di apportare questa modifica nella meccanica di rilascio della pallina? Per trovare maggiore efficacia sulla montagnola? O per dare anche un’idea di maggiore elasticità del suo approccio al lancio? Credo che proprio Vogelsong sia il primo a pensare con frequenza che il giovine ventunenne Edwin Escobar sta bussando con una certa speranza alla Grande Porta della MLB, un mancino venezuelano che in un brevissimo futuro potrebbe diventare una pedina importante nella Nostra rotazione. Da qui il colpo di coda del buon “vecchio” Vogey per cercare, a parte i dati di questo 2014, di tenersi aperte più porte in seno ai Nostri Adorati. Solo teorie, le mie. Sia ben chiaro.

Continua senza sosta la “battaglia dei rilievi”. Adesso che anche Huff presenzia con regolarità nelle amichevoli la corsa al posto di Rilievo Lungo si fa avvincente con in lizza anche Petit, favorito, e Loe. Il medesimo discorso vale per i due posti di Rilievo Medio-Corto: qui il lotto dei pretendenti è ben più nutrito e la scelta potrebbe/dovrebbe cadere quasi sicuramente su Machi mentre per l’ultimo nome dovremo attendere quasi sicuramente il deadline per comporre l’active roster. Dunning e Hembree parrebbero i favoriti ma si fa fatica a non considerare Kontos, Cordier, Reifer, Gutierrez, Bochy junior e anche Runzler, quest’ultimo ancora più prezioso nell’eventualità che non fosse Huff il Rilievo Lungo scelto. Su Law ritengo che inizialmente, per quante buone impressioni abbia già suscitato a Scottsdale sulla scia della favolosa Arizona Fall League disputata lo scorso ottobre, avrà come destinazione Fresno.

Risultati della Cactus League
11 marzo: San Francisco 8, Cincinnati 5
12 marzo: Chicago White Sox 3, San Francisco 4
13 marzo: San Francisco 4, Texas 4 –PAREGGIO-
14 marzo: Colorado 0, San Francisco 4
15 marzo: Oakland 8, San Francisco 1
15 marzo: San Francisco 13, Seattle 6
16 marzo: Cleveland 5, San Francisco 1
17 marzo: San Francisco 7, L.A. Angels 8

Giants Talk
n. 4
martedì, 18 marzo 2014

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