giovedì 20 febbraio 2014

Scottsdale 2014: i Rilievi Lunghi

Non si fa certo mistero che, a meno di clamorosi scadimenti di forma, sarà Yusmeiro Petit il long man prescelto per entrare nell’active roster ad inizio campionato. Su questo umile e solido destro venezuelano, che recentemente ha peraltro avuto una buona stagione nella lega invernale di casa sua, si è già scritto parecchio oltretutto trovando in me un suo notorio sostenitore. Petit funzionerà anche come primo possibile rincalzo della rotazione perché, e lo sanno tutti, su Ryan Vogelsong permangono nubi all’orizzonte e timori di ricadute. Dietro a Petit arriva certamente il suo ventunenne connazionale Edwin Escobar, uno che ha quasi soltanto disputato gare da partente nella sua traiettoria nelle Minors e che pertanto conosce già parecchi segreti del mestiere sebbene un conto sia lanciare in MILB e ben altro lo sia in MLB. In questo caso una “i” di differenza fa una “grandissima differenza”.

Yusmeiro Petit

Chi veramente ha ottime credenziali per entrare nell’active roster di fine marzo è il mancino David Huff. Nel precedente articolo ho segnalato che questo lanciatore era in ballo per un posto da partente nella rotazione degli Yankees fino a quando i newyorchesi non hanno firmato Tanaka che per essere inserito nel roster a quaranta ha giocoforza obbligato Cashman e accoliti a seppellire nei waivers una vittima, per l’appunto David Huff. Dopo una più che discreta carriera da partente, Huff ha mostrato buone qualità anche come rilievo ed il fatto di essere mancino non è passato inosservato al Nostro management che in queste ultime stagioni ha visto spesso beneficiare il bullpen della presenza di un terzo rilievo di mano sinistra. Dopo la partenza di Mijares, Boch e colleghi erano alla ricerca di “un’occasione” che puntualmente si è presentata con Huff, giocatore esperto che andrebbe davvero a completare e riformare il terzetto di southpaw di qualità che già vede quali membri lo stellare Javier Lopez e un Jeremy Affeldt assetato di rivincite dopo un 2013 controproducente e beffardo. Da partente, ma davvero con meno che scarsissime possibilità di impiego con i Giants, si continuerà ad allenare Mike Kickham che però nella scorsa disastrosa stagione ha saputo redimersi seppure parzialmente come rilievo lungo. Kickham partirà certamente a Fresno e solamente in presenza di eccellenti numeri verrà ricevuto nuovamente a corte sempre che vi sia un estremo bisogno a fronte di emergenze improvvise. Dopo la valida passata stagione a Fresno, e le stellari esibizioni nella Liga Venezolana di questo inverno, sono in grande rialzo le quotazioni di Mitch Lively che nell’anno del suo 29esimo compleanno spera e sogna ad occhi aperti di fare il suo agognato esordio in MLB. Sebbene nelle Minors abbia totalizzato solo venti gare da partente in oltre duecento presenze, Lively sembra essere approdato nel pieno della sua maturità di pitcher fattispecie mai da sottovalutare quando un club si trova in casa propria una scoperta positiva improvvisa. Chi ha grande esperienza nelle Majors è invece Kameron Loe, classe 1981, con oltre trecento gare disputate nonostante solo quarantotto siano state da partente. Loe è un destro di ottima qualità che aggiunge notevole potenza dall’alto dei suoi due metri. Dovrebbe andare a fare parte della rotazione di Fresno e su di lui Rags e colleghi manterranno di certo un attento monitoraggio. Nel pezzo sui lanciatori partenti ho già spiegato le quasi nulle possibilità di Chris Heston di rientrare nel “giro che conta” per anche solo una presenza-spot. Può essere che in questo 2014 questo ex-promettente prospetto riesca a invertire la tendenza e che almeno a Fresno permanga in rotazione sommando numeri che lo riportino in auge. Termino questa carrellata con un nome che potrebbe davvero scavarsi un ruolo in seno al club. Mi riferisco al destro Eric Cordier, nato nel 1986, che non ha ancora alcuna militanza in Major League ma che nelle Minors ha una buona esperienza avendo giocato da partente centocinque gare su centosessantasei disputate. Cordier è stato uno dei primissimi nuovi volti ingaggiati lo scorso autunno e su di lui il management non fa pretattica né gioca a nascondino: c’è la speranza che possa migliorare i suoi numeri, sia ERA che WHIP non sono infatti proprio eccellenti, al fine di poterlo mantenere per diverse stagioni nel club. Ricordiamoci della “favola Vogelsong” del 2011, e non smettiamo quindi mai di inseguire gemme improbabili ma non impossibili seppure vi sia da scandagliare tonnellate di sabbia nel deserto.

LONG RELIEVER
“He often enters the game during the first three innings and may either finish the game or be replaced by another relief pitcher; he often pitches in mop-up duty or blowout situations”.
Definizione tratta dalla terza edizione del Dickson Baseball Dictionary.

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