martedì 18 febbraio 2014

Scottsdale 2014: i Lanciatori Partenti

Roster a quaranta (5): Cain, Bumgarner, Lincecum, Hudson, Vogelsong.
Invitati: nessuno.

Assieme al reparto dei Ricevitori, quello dei Partenti non vedrà sorprese di innesti inattesi. Almeno per l’inizio del campionato.
I nomi sono conosciuti e sulla carta sembra che il problema più grande sia decidere chi sarà lo starter del 31 marzo. Da più parti si è levato il suggerimento di dare questo onore a Madison Bumgarner ma il pitching staff è guardingo e non ha alcuna fretta in quanto diversi fattori incideranno sull’accurata scelta e tra questi il peso maggiore l’avranno l’andamento dello spring camp e i matchup con i partenti avversari.


Il 2014 è la stagione del “ritorno alle buone abitudini” per Matt Cain dopo il dispettoso torneo scorso in cui la sua altalenanza di prestazioni ha lasciato perplessi i tanti suoi estimatori, desueti a questi alti e bassi. La mentalità lavorativa e di continua crescita di Madison Bumgarner dovrebbe portarlo a migliorare la tecnica del “cutter” per confermarsi nuovamente la pedina più promettente della rotazione. Per il Nostro Piccolino naturalmente il discorso sarà più ampio: dopo tre stagioni di parziale black-out vorremmo riavere il Tim Lincecum che tutti conosciamo e che al suo arrivo a Scottsdale venerdì scorso ha già fatto presente un paio di novità: 1) studierà con meticolosità i battitori avversari; 2) chiederà all’altro Tim, l’esperto Hudson, di insegnargli i segreti del “sinker” e di come ottenere “out” facili senza cercare di ammazzare l’avversario al piatto. Quest’ultimo tipico atteggiamento del Piccolino, storicamente notorio per la sua eccellente quantità di strike-out, è venuto parzialmente meno nel precedente triennio. Su Tim Hudson, discorso caviglia a parte, c’è grande speranza sia per la sua qualità di indomito lottatore che per la varietà di lanci psicologicamente dosati. Già da diverse stagioni Hudson è un saggio fautore dell’ottenere eliminati nella maniera più comoda e pragmatica senza necessariamente cannoneggiare l’avversario di turno. Sarà anche interessante vedere come Hudson si approccerà alle genti di Frisco dopo avere militato gloriosamente nella rotazione dall’altra parte della baia ad inizio del nuovo millennio. Infine ecco il rinato Ryan Vogelsong sul quale il Nostro management ha deciso di scommettere per il 2014. Conscio della fiducia ricevuta, che in parte ha sorpreso gli addetti ai lavori, questo destro dovrà ritrovare la solidità del 2011 e della stagione seguente aggiungendovi un pizzico di orgoglio per riprendersi quelle rivincite che la malefica stagione scorsa gli ha negato.

Per eventuali emergenze…
Sappiamo che il “sesto partente”, in caso di necessità, sarà il venezuelano Yusmeiro Petit che comunque verrà considerato in primis quale rilievo lungo. Il pitching staff peraltro sa, senza poterlo divulgare né ammettere, che Vogelsong è l’anello più debole dell’attuale catena dei partenti e che proprio Petit potrebbe benissimo subentrargli se le cose dovessero malauguratamente ri-manifestarsi come nel 2013. Un possibile ed ulteriore partente di rincalzo sarà David Huff che peraltro ha parecchie possibilità di venire inserito nel bullpen quale terzo mancino, andando pertanto a prendere il posto lasciato vacante dalla partenza di Jose Mijares. Huff è stato il capro espiatorio in casa Yankees per l’arrivo di Tanaka proprio quando i Bronx Bombers stavano valutandolo quale eventuale pretendente ad un posto in rotazione, ragion per cui l’attento occhio di Sabean non ha esitato ad andarlo a pescare praticamente in tempo reale dai waivers. Chi ha quotazioni molto alte come partente è il giovine Edwin Escobar, altro mancino, che in caso di bisogno potrebbe anzitempo fare il suo esordio in uniforme Giants. Escobar partirà certamente in rotazione a Fresno dopodiché se i numeri non lo tradiranno sarà solamente una questione di tempo prima di vederlo entrare nell’active roster. Alla peggio da settembre dovrebbe esserci. Chi lavorerà ancora da partente è Mike Kickham nonostante i disastrosi numeri del 2013 legati alle sue tre gare disputate da starter.

E siccome il raduno pre-campionato è naturalmente un’infinita fucina di sogni e speranze e sia Kameron Loe che Eric Cordier vorranno mettersi in luce al fine di ricevere la giusta considerazione per le loro aspettative quali eventuali partenti-spot.

Il caso di Chris Heston è invece doloroso quanto singolare: un anno fa era accreditato di un buon futuro in casacca Giants come possibile partente ma la stagione contraddittoria a Fresno lo ha visto prima scaricato nei waivers e poi ripreso dai Grizzlies dove ha mestamente chiuso il 2013. Sembra infatti che il pitching staff non riponga più in lui grande fiducia e starà quindi al medesimo Heston invertire la tendenza in questa nuova stagione. Che se vedrà invece nuovamente numeri fastidiosi potrebbe essere la sua ultima con la Nostra organizzazione.

Un’ultima frase la spendo per quattro giovanissimi partenti non certamente pronti al grande salto oggidì ma che, in situazioni particolari, potrebbero avere un posto al sole anche se quasi sicuramente quest’ipotesi dovrebbe realizzarsi con l’abito dei rilievi lunghi più che con quello dei partenti: uno o più prospetti tra Kendry Flores, Ty Blach, Clayton Blackburn e Kyle Crick sono attesi FORSE a settembre. E comunque senza fretta. Nel frattempo questo quartetto continuerà ad inghiottire riprese su riprese nei vari scalini del farm-system.

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