sabato 26 ottobre 2013

La stagione che è stata: Brandon Belt


Accusato di non "sapere battere". Imputato di essere ineffettivo.
Per molti è il giocatore sbagliato a difendere l'importante sacchetto di Prima Base.
Ha iniziato la stagione in sordina, Bochy ha speso con lui diverse ore prima della batting practice correggendogli piccoli ma sentiti difetti.
Ne sono usciti diciassette fuoricampi e 67 RBI con una media in battuta di .289 e un OBP di tutto rispetto: 360. In queste 150 gare ha anche commesso otto errori, cifra che forse per una Prima Base ci può anche stare. Ha passato un brutto momento a giugno e a luglio ma ad agosto si è prepotentemente rialzato accumulando rapidamente numeri eccellenti, praticamente mantenuti fino al termine della stagione.
Per qualcuno Belt continua ad essere un giocatore di poche potenzialità e uno di quelli che sottrae la titolarità al povero Brett Pill. Belt lo si vedrebbe bene anche sul Field sinistro, così tanto sofferente nel piano tattico dei Giants. A tutto questo, a tutte queste voci critiche e quasi sempre gratuitamente espresse Belt ha risposto con i fatti dimostrando una stagione di grande qualità e...numeri. A cui aggiungo la parola/aggettivo: umiltà con cui ha lavorato sodo sapendo che un personaggio come Bochy vuole innanzitutto vedere nei suoi giocatori la voglia di combattere e il desiderio di migliorarsi, giorno dopo giorno.
Brandon Belt sarà atteso da un 2014 di fatiche dove dovrà e in cui vorrà migliorarsi ancora. A partire, naturalmente, dai primi scalpitii di Scottsdale.

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