giovedì 21 novembre 2013

La stagione che è stata: Chad Gaudin

E anche qui, vi piaccia o meno, debbo fare una premessa.

Chad Gaudin assieme a Santiago Casilla e a Javier Lopez è uno dei miei adoratissimi. Tradotto suona pure come "Our Adored" sebbene quest'ultima definizione in lingua inglese io preferisca rivolgerla alla squadra in generale e non a singoli o a gruppi di nostri ball players.

Chad Gaudin, invitato allo spring camp di Scottsdale lo scorso febbraio, è stato la grande trovata del reparto lanciatori del 2013. Vantava già una buona esperienza in MLB sebbene maggiormente come rilievo che come partente. La gestione Bochy fino a tutto il 2012 non aveva mai avuto un vero e proprio rilievo lungo, un mangia-inning da almeno nove outs, e la necessità di averne uno DOC ha concentrato le attenzioni del management su questo destro che può pure apparire demodée e un pò particolare ma che sa benissimo fare il suo lavoro.
Il primo mese e mezzo di stagione ha pienamente confermato le speranze di Boch e soci e Gaudin ha perfettamente incarnato il suo posto di long reliever prima di venire, a sorpresa, inserito in rotazione a causa dell'infortunio di Vogelsong. E qui, dopo alcune stagioni in cui non era più impiegato in questa veste, Gaudin si è nuovamente adattato benissimo mostrando di che "pasta psico-mentale" fosse fatto. E' rimasto stabilmente in rotazione fino a metà agosto quando per dolori al tunnel carpale della mano destra è stato messo nella lista infortunati e precauzionalmente tenutovi fino al termine della stagione. Era difatti inutile rischiarlo sia prendendo atto che la post-season non sarebbe arrisa ai Nostri Adorati sia in vista di una sua lunga e comoda convalescenza al fine di poterne valutare appieno le potenzialità nel 2014. Compreso, o meno, il posto di quinto partente in rotazione.
Gaudin al momento è agente libero ma vi sono notevoli possibilità, a mio parere addirittura "fondate", che per metà dicembre prossimo Sabean lo rifirmi con un biennale. Trattasi di giocatore molto intelligente che sa molto bene come approfittare al meglio delle debolezze dei battitori avversari: non un cannone al posto del braccio ma certamente sì un fucile di precisione per creare groundballs a raffica per comode eliminazioni.
Lo attendiamo a Scottsdale a febbraio prossimo.

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