domenica 3 novembre 2013

La stagione che è stata: Dunning e Hembree

Note molto positive per i Giants con questi due giovini promettentissimi e di belle speranze.

Jake Dunning
Promosso a metà stagione da Fresno, questo 25enne georgiano (che lancia Destro) ha mostrato una calma sotto pressione davvero notevole. Se si eccettua un malefico grande slam incassato, peraltro avendo ereditato le basi cariche, Dunning ha disputato una stagione d'esordio eccellente. In 29 gare ha concesso solo venti valide chiudendo con un'ERA di 2.84 e un WHIP di 1.22. Certo, ventinove gare per un totale di 25.1 riprese lanciate sono ancora un pò pochino per farci un'idea completa di Jake ma le potenzialità come rilievo corto ci sono tutte e il giovine gode dell'incondizionata fiducia di Bochy che, proprio per fortificarlo ulteriormente, a fine luglio l'ha rimandato un mesetto ai Grizzlies prima di reinserirlo a settembre. Ricordo che Dunning come ball player non è nato nel ruolo di lanciatore ma si è convertito cammin facendo vuoi forse anche per la sua più che notevole altezza, fatto che lo presenta abbastanza "dominante" quando sale sulla montagnola. A Scottsdale a febbraio Dunning sarà sicuramente uno dei lanciatori più monitorati dai Giants che intendono inserirlo stabilmente nel bullpen per il 2014. Ammetto che Jake è uno dei giocatori che a me stanno più a cuore e al quale auguro tutto il bene del mondo al fine di rendere i migliori servigi sia ai Giants che alla sua propria carriera. Che si prefigura splendente.

Heath Hembree
I Giants hanno atteso a lungo prima di promuoverlo da Fresno. Nel primo trimestre di gare Hembree aveva infatti sommato statistiche poco incoraggianti per un suo invito a corte. Gli veniva anche contestata l'incapacità di sapere utilizzare un "secondo lancio alternativo" oltre alla palla veloce. Da inizio luglio la metamorfosi di Hembree è stata chiara. Maggiore varietà e consistenza nei lanci, un'ERA decisamente migliorato e, quel che conta maggiormente, una capacità di sapersi tirare fuori dalle situazioni spinose. A Fresno l'hanno quasi sempre utilizzato come closer mentre dal suo arrivo ai Giants verso fine agosto Bochy ha preferito incaricarlo del ruolo di setup, normalmente colui che lancia una sola ripresa di rilievo all'ottavo inning per spianare la strada al closer. Orbene Hembree in nove gare giocate ha permesso quattro valide in 7.2 riprese lanciate con un WHIP da leccarsi i baffi, 0.78, a cui aggiungo un'ERA immacolata. Proprio così: tutti zeri nella Media Punti Guadagnati sul Lanciatore (come la chiamiamo qui in Italia; nel mondo latino la bollano brevemente con "Efectividad"). I quaranta giorni di presenza di Hembree nei Giants fanno davvero ben sperare sia il pitching staff che il suo capo, il celebrato "Rags" Dave Righetti. Questo 24enne è una delle grandi speranze del bullpen dei Giants è ha dimostrato che può benissimo muoversi non solo da closer ma con la duttilità necessaria può essere una pedina fondamentale del mondo dei rilievi. Confesso che anche Hembree riscuote la mia incondizionata simpatia. Arrivederci a Scottsdale!

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