martedì 19 novembre 2013

Il signor Tim Hudson

Prima di addentrarmi nell'articolo confesso, e confermo, il mio scetticismo tutt'ora esistente su questo lanciatore.
Scetticismo dovuto esclusivamente alla frattura della caviglia destra lo scorso fine luglio. Se, come tutti ci auguriamo, il giocatore sarà completamente e totalmente ristabilito già per fine mese e potrà prepararsi con la dovuta professionalità allora avremo un asso leggendario in più nella nostra rotazione. Ed io, ancora una volta, avrò sbagliato le mie previsioni. E vi garantisco che sapere di sbagliare per il bene dei San Francisco Giants è un piacere dolcissimo e infinito.
Incrociamo le dita. E benvenuto.


La giornata di ieri, con bruma e grigiore generalizzato, sembrava quasi presentire la notiziona.
Al mattino mi ero abbandonato a diverse ricerche su possibili giocatori che i Giants avrebbero potuto acquisire e tra questi mi ero soffermato sul seconda base coloured, molto forte, Orlando Hudson. Un 36enne che nel 2013 non ha giocato in MLB e che un anno e più fa aveva accusato il mondo delle Majors di essere razzista verso i coloured divenuti agenti liberi. Insomma, il cognome Hudson è rimbalzato in me per buona parte della giornata prima di rivolgermi all'interessante libro "One last strike", autobiografia della stagione 2011 di Tony LaRussa, che intendevo leggere dopo cena.
Evento in buona parte non accaduto in quanto nel routinario scorrere delle notizie mi sono avvicinato al sempre pericoloso sito MLB Trade Rumours (e mi scuserà il mondo a stelle e strisce se scrivo due volte la lettera "u" nella parola Rumours) dove alle ore venti serali spiccava il titolo "I Giants vicinissimi a firmare Tim Hudson per due stagioni".
Sui forum dedicati ai Nostri Adorati, e successivamente sui siti affidabili, la notizia è stata poi confermata: Tim Hudson firma un contratto di due stagioni con i San Francisco Giants per un totale di ventitre milioni di dollari di compenso. Da qualche parte si vocifera che senza l'infortunio di fine luglio i Giants per averlo avrebbero dovuto sborsare non meno di trenta milioni. E forse questo retro-pensiero è azzeccato. Tim Hudson è stato visto già lunedì a San Francisco per sottoporsi a diverse visite mediche. Si è saputo che a fine mese corrente dovrebbe essere in grado di correre bene a distanza di quattro mesi dal grave incidente in cui involontariamente un giocatore dei New York Metropolitans con un pestone gli ha fratturato la caviglia destra. Chiaro rimane che "Huddy" avrà sia dicembre che gennaio prossimi per prepararsi adeguatamente prima dello spring camp di Scottsdale in cui ci auguriamo si presenti in perfetta forma. Il nostro guru della preparazione fisica, Dave Groeschner, programmerà con Hudson un cammino condiviso per riabilitare al meglio, quindi perfettamente, l'importante congiunzione di arti quale è la caviglia.
Tim Hudson aveva espresso il desiderio di tornare nella Bay Area a giocare, sapendo bene le necessità dei San Francisco Giants. Nella sua prima esperienza in zona, sponda Oakland Athletics, Hudson dimostrò di che pasta era fatto prima di accasarsi da agente libero ad Atlanta dove in nove stagioni ha totalizzato numeri e prestazioni che lo pongono tra i principali primattori della montagnola contemporanei: solidità, consistenza, affidabilità, intelligenza, buona location e acume tattico lo hanno reso una pedina fondamentale nella rotazione dei Braves. Senza considerare il notevole apporto umano all'interno della clubhouse. Conosciuto per essere un "ground balls pitcher" è da sempre considerato positivamente nell'ambiente per l'approccio estremamente professionale e serio. Recentemente vedendo lanciare Lincecum, il nostro "Huddy" ha dichiarato "Gli strike-out sono sexy ma fare eliminati è sempre la cosa più importante per cui non importa come: basta farli".
Benvenuto ai San Francisco Giants: solo adesso, indossando l'uniforme dei San Francisco Giants, la tua carriera potrà dirsi e scriversi "completa".
E considerato che Boch ha il numero quindici di casacca, prevedo che Huddy sceglierà il numero 14 o il 12.
Vedremo il guru della nostra clubhouse, Mike Murphy, che numero gli assegnerà.

Timothy Adam Hudson
nato il 15/7/1975 a Columbus (Georgia)
In quindici stagioni in Major League ha totalizzato un record di vinte-perse di 205-111.
Dal 1999 al 2004 ha militato negli Oakland Athletics mentre dal 2005 al 2013 ha difeso i colori degli Atlanta Braves. In tutto totalizzando 244 presenze di cui 243 da partente.
Nella stagione 2009 ha disputato solo sette gare, tutte da partente, in quanto si è sottoposto all'operazione "Tommy John" al braccio destro.
In ben otto stagioni ha lanciato per più di duecento inning.
Prendiamo nota che ha frequentato la Auburn University, ateneo che si situa nello stato dell'Alabama e che può vantare da parecchi anni un ottimo programma per la disciplina del Baseball sebbene quelle terre siano sopratutto testimoni della fratricida rivalità nel football americano proprio tra Auburn Tigers e i miei adorati Alabama Crimson Tide.

Migliori stagioni (numero di vittorie)
2000 Oakland 20-6
2001 Oakland 18-9
2010 Atlanta 17-9
Notasi che in tutte e quindici le stagioni disputate, Hudson ha sempre avuto un record vincente (più vittorie che sconfitte).
Migliori stagioni (media punti guadagnati sul lanciatore, ERA)
2003 Oakland 2.70
2010 Atlanta 2.83
2002 Oakland 2.98
Migliori stagioni (valide+balls diviso inning lanciati, WHIP)
2003 Oakland 1.075
2011 Atlanta 1.140
2010 Atlanta 1.150
2008 Atlanta 1.162
2013 Atlanta 1.188

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