domenica 24 novembre 2013

La stagione che è stata: Ryan Vogelsong

Quella che si chiama una stagione da dimenticare.
Storta, antipatica, dispettosa e maligna.
Confesso a inizio anno di avere storto il naso per la sua inclusione nel roster statunitense del World Baseball Classic, la manifestazione internazionale di Baseball più inutile del mondo.
Certamente il sovraccarico di lavoro d'inizio stagione non ha favorito la partenza di Vogey in aprile con San Francisco, manifestandosi subitaneamente sia con passaggi psicologici a vuoto che con difficoltà di consistenza nel trovare la precisione dei lanci (location). Queste problematiche hanno posto Vogelsong con le spalle al muro in quanto spesso indietro nel conto dei lanci contro gli avversari e quindi con una pressione/fiato sul collo davvero dura da sopportare. L'infortunio grave di fine maggio ha anzitempo segnalato che questo 2013 per lui sarebbe stato un brutto buco nero e nemmeno il ritorno a metà agosto ha risollevato le sorti agonistiche del nostro Ryan.
In off-season la dirigenza ha rinunciato all'offerta da proporgli e adesso Vogelsong è a tutti gli effetti un agente libero in cerca di sistemazione.
Al momento non è possibile capire se tornerà, con un contratto magari di una sola stagione ribassato di un bel pò di denari, o no. Le parti ogni tanto si parlano ma appare abbastanza evidente che il quinto partente, ancora mancante nella lista della spesa del management dei Giants, non dovrebbe essere lui.
Solo da qui a metà dicembre capiremo cosa accadrà.

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