martedì 4 novembre 2014

Giants Talk

Da oggi i centosessantacinque giocatori divenuti agenti liberi possono firmare con qualsiasi club a loro piacimento.
Nel caso dei Giants avremo cinque giocatori coinvolti: Sandoval, Peavy, Vogelsong, Romo e Morse.
Panda ha ricevuto una qualifying offer dai Giants che ha già rifiutato ma le trattative con la nostra dirigenza continueranno. Degli altri quattro giocatori se io fossi nel club non ne ri-firmerei nessuno sebbene per Jacob Edwardino (Peavy) io nutra una stima e una simpatia immutate. Semplicemente tutti e quattro hanno imboccato la china della discesa e ben altra qualità e sostanza ci servono per guardare al 2015 e oltre.

Luke Gregerson ai tempi di San Diego
Dalla lunga lista dei centosessanta ball player che rimangono ho selezionato dodici nomi che potrebbero fare al caso Nostro. E' pertanto questo il mio unico tentativo di quest'autunno di capire qualcosa di questo mercato particolare, naturalmente cercando di immedesimarmi nella mentalità dei Giants e su quali generi di giocatori concentrino le loro attenzioni. In definitiva ho scelto: un partente, un partente/rilievo, cinque rilievi, due interni e tre esterni.
Ecco il dettaglio.

James Shields
(nato nel 1981, lanciatore partente, lancia di destro)
Ha mestiere da vendere. E sebbene nelle recenti World Series non abbia brillato sa garantire una qualità e una presenza sia sul monte che nella clubhouse di prima qualità. Nelle ultime otto stagioni ha sempre giocato da partente almeno trentuno gare mostrando una resistenza e una duttilità esemplari unite a un limite degli oltre duecento inning regolarmente sorpassato. Questo giocatore ha ricevuto una Qualifying Offer dal club a cui era legato fino a pochi giorni fa, i Kansas City, per cui in caso di firma con Noi dovremmo cedere i diritti della Nostra prima scelta al draft del giugno 2015: in pratica Kansas City sceglierebbe al Nostro posto il trentesimo giocatore dell'ordine. Infine Shields in comune con i Giants ha già il fatto che è cugino di Aaron Rowand...

Carlos Villanueva
(1983, partente/rilievo, destro, dominicano)
Si potrebbe benissimo prefigurare come un rilievo lungo avendo avuto sia a Toronto che con i Cubs esperienze sia da partente che da rilievo. Già nel 2002 venne scelto dai Nostri Adorati al draft ma poi non se ne fece nulla. Ha mestiere, buona qualità e duttilità sebbene le statistiche crude di ERA e WHIP non gli rendano giustizia.

Andrew Miller
(1985, rilievo, mancino)
Un'importante pedina per il nostro bullpen che in questa stagione non ha mai potuto usufruire del terzo mancino tra le sue fila, ricetta che si è rivelata utilissima ad esempio nel 2012 con la presenza di Mijares. Miller è un southpaw di grande qualità così come dimostrato in questa stagione a Baltimora tanto che Boston vorrebbe riprenderselo.

Luke Gregerson
(1984, rilievo, destro)
In questa stagione a Oakland ha confermato quanto di buono fatto vedere a San Diego negli ultimi anni. Ha maturità e tutta una varietà di lanci che possono benissimo mettere in difficoltà i battitori avversari. Merita la dovuta attenzione e per la filosofia del bullpen dei Nostri Adorati potrebbe davvero fare al caso.

Craig Breslow
(1980, rilievo, mancino)
Ha disputato un 2014 sottotono racimolando numeri indegni per il suo blasone. Ma i grandi e buoni risultati ottenuti nelle precedenti stagioni ci suggeriscono che questo mancino è da prendere con la dovuta considerazione. Nel mio caso gli sono affezionato anche perché è Ebreo. Ammetto che la cosa non mi passa in secondo piano.

Rafael Soriano
(1979, rilievo, destro)
A dispetto delle sue trentacinque primavere è ancora un rilievo di grande spessore ed affidabilità. Ha vissuto un passaggio a vuoto a fine estate scorsa e a settembre, mettendo a repentaglio il suo ruolo di closer con i Washington ma in queste stagioni pre-2014 ha mostrato un talento e un'affidabilità invidiabili. Esperto sia come rilievo corto e set-up oltre che come closer.

John Axford
(1983, rilievo, destro, canadese)
Dotato di un arsenale di buona qualità. Va ancora un pochetto disciplinato e sgrezzato. Può diventare un fattore dominante ed appare come il genere di materiale tanto caro a Rags (Righetti) su cui lavorare per limare progressivamente le deficienze a favore di miglioramenti che magari ai più possono apparire impercettibili ma che col passare dei mesi portano grande utilità e risultati.

José Fernandez e Héctor Olivera
(entrambi transfughi cubani appena giunti negli Stati Uniti)
Il primo batte mancino e ha ventisei anni. Il secondo batte destro e ha ventinove anni. Entrambi sono molto disciplinati al piatto e conosciuti, quanto apprezzati, per la buona difesa del sacchetto di Seconda Base. Gli addetti ai lavori li danno come probabili Paperoni al momento della firma del contratto con qualsivoglia club in Major League. Naturalmente in seno ai Giants chi dei due firmasse potrebbe rivestire sia il ruolo di utility infielder che quello di sostituto di Panik o Crawford.

Chris Denorfia
(1980, esterno sinistro)
Da Tempo mi è gradito. E' un giocatore poco appariscente ma esperto e di ottima qualità. Nel suo passato nelle fila di San Diego ci ha fatto vedere i sorci verdi in diverse occasioni. Molto acuto, ha mestiere da vendere. La sua scelta rafforzerebbe il Campo Sinistro che da alcuni anni è il Nostro tallone d'Achille. Di certo sarebbe una soluzione meno potente del ri-firmare Morse ma di sicuro garantirebbe una qualità difensiva ben superiore a quest'ultimo.

Josh Willingham
(1979, esterno sinistro)
Beh, vabbè. Willingham è un mio vecchio pallino e anche se nel 2015 si dirigerà verso i trentasei anni di vità è ancora un giocatore di buona resistenza e di ottima qualità. Su di lui si può tranquillamente confidare visto che alle qualità tecniche unisce una serietà e un ottica di disciplina ed impegno encomiabili. Gli esperti gli danno ancora un lustro di grande Baseball da disputare.

Norichika Aoki
(1982, esterno destro, giapponese)
D'accordo. Dopo l'esperienza mediocre di Tanaka del 2013 forse i nipponici ci stanno un pò sul gozzo. Ma questo Aoki, che pure ricopre un ruolo che da Noi è totalmente in possesso di un certo Hunter Pence, è un atleta molto duttile, veloce e dotato di un'intelligenza baseballistica (si dice?) di grande spessore ed acume. Non credo personalmente che avrebbe poi tutte queste grandi difficoltà ad adattarsi a coprire il Campo Sinistro potendo anche giocare al centro all'abbisogna.

Ci sono 99,99 (periodico) possibilità su cento che le mie suddette dodici analisi/previsioni non vengano prese in considerazione dal management dei Giants, Sabean in testa.
La qualcosa non mi preoccupa assolutamente.
Ho solo voluto apportare il mio pensiero al mercato degli agenti liberi che potrebbe interessare i Nostri Adorati proprio cercando di addentrarmi nell'ottica che da anni contraddistingue il nostro operato in seno al mercato giocatori.
Magari prendiamo queste mie previsioni anche come il piacere di disquisire dei Nostri Adorati davanti a un buon caffé fumante mentre il Tempo scorre placidamente e con calma in una qualsiasi mattina del tardo autunno...

Giants Talk, n. 35
Martedì 4 novembre 2014

Nessun commento:

Posta un commento