sabato 1 novembre 2014

Echi per l'immortalità


Come in questo genere di occasioni, c'erano un po' tutti.
Vecchie glorie, politici, gente dello spettacolo.
Che nemmeno la pioggia ha scoraggiato e che non è riuscita a tenere a casa al caldo.
C'era anche Bonds che ultimamente è sempre presente a qualsiasi evento dei Giants, il che mi fa temere un suo prossimo coinvolgimento nel club dopo la breve rentrée del febbraio scorso a Scottsdale dove per alcuni giorni dette consigli sul "come battere".

Una marea di gente da ore si era già sistemata lungo il percorso stabilito per potere vedere da vicinissimo i giocatori e lo staff.
I discorsi più o meno sono stati i soliti che potrebbero anche venire riassunti con il semplice slogan: NOI siamo i Giants.
Perché questo club, piaccia o meno, è molto diverso dagli altri ventinove presenti nel campionato. Sicuramente anche perché figlio di un retroterra culturale e di una città che sono parecchio diversi da tutto il resto del paese.

Adesso è già ora di pensare al 2015.
Da oggi il Guru e il suo staff, di concerto naturalmente con le idee del Supremo e dei suoi coach, lavorerà alacremente per costruire il gruppo della prossima stagione.
In primis ci sarà la vexata-quaestio dei cinque agenti liberi. Poi seguiranno tutte le altre incombenze che terranno impegnati i Giants fino al meeting annuale invernale che si terrà a dicembre a Phoenix.

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