venerdì 7 novembre 2014

La stagione (leggendaria) che è stata: Arias, Adrianza e Duffy

Joaquin Arias
Joaquin Arias
La duttilità di questo dominicano è oramai proverbiale e il Supremo non fa mistero di quanto vi sia affezionato. Difensore esperto e attentissimo su cui si può sempre contare, Arias paga in battuta la non regolare presenza al piatto. In questo 2014 però è riuscito a ripetere le stesse buone statistiche dell'anno prima confermando che ha ancora margini di miglioramento. Non assurge quasi mai agli onori della cronaca ma svolge un lavoro oscuro ed estremamente redditizio. Già fin da ora proiettato a reclamare nuovamente un posto nell'active roster per l'Opening Day di aprile prossimo.

Ehire Adrianza
L'acclimatamento avuto nel settembre 2013 per la chiamata a corte gli ha permesso di presentarsi a Scottsdale a febbraio scorso con fondate aspettative che ha pienamente confermato con fatti inappellabili. E' un giocatore molto dotato che può ricoprire diversi ruoli sulle basi e che fino a tutto luglio ha mostrato un crescente adattamento alla realtà della Major League. Peraltro quando gli è stato permesso di battere con regolarità ha saputo trovare molto velocemente gli aggiustamenti necessari. Purtroppo ben due stiramenti ad un legamento di una gamba lo hanno progressivamente appiedato tanto da venire posto sulla lista degli infortunati, di conseguenza esercitando il solo ruolo di spettatore per il rimanente segmento agonistico della stagione. Lo aspettiamo il prossimo febbraio a Scottsdale guarito e nuovamente armato della più costruttiva volontà in quanto è uno dei volti futuri su cui possono certamente contare i Giants.

Matt Duffy
Battitore di contatto. Gran buon apparecchiatore di tavola come ampiamente dimostrato a Richmond quest'anno, producendo peraltro sessantadue corse in novantasette gare disputate. Chiamato in emergenza a corte, anche alla luce di un .332 di media battuta notevolissimo in casacca Flying Squirrel, ha saputo progressivamente adattarsi al nuovo mondo in cui in sole trentaquattro partite giocate ha battuto un onesto ed interessante .267 senza più venire rispedito al mittente ed anzi venendo trattenuto nel roster fino a tutte le World Series incluse. Duffy è un interessante prospetto verso il quale il management ha fondate aspettative, partendo già dal raduno di febbraio prossimo.

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