martedì 4 novembre 2014

La stagione (leggendaria) che è stata: chi ha giocato poco

Heston e un 2014 da incorniciare...

Ben sei giocatori chiamati a corte a inizio settembre hanno visto, obtorto collo, molto ridotto il loro contributo alla causa. L'assoluta necessità di raggiungere la post-season ha portato il Supremo ad utilizzarli con il contagocce sebbene per tutti e sei si sia trattato di un lusinghiero esordio in Major League. Aggiungo che di tutti i convocati in arrivo da Fresno avrei concesso questa possibilità anche a Mark Minicozzi, che se la meritava di sicuro grazie a una stagione a Fresno di tutto rispetto, e a Jarrett Parker, beffato malamente come emerso anche dal pezzo di ieri sui "sette inutili".

Chris Heston
Ha disputato la stagione del riscatto a Fresno dopo quella deludentissima del 2013 che ad un certo punto lo ha persino visto venire scaricato tra i waivers. Il lavoro oscuro ma redditizio a Scottsdale lo ha presentato rinvigorito con i Grizzlies tra le cui fila tra luglio e agosto ha fatto vedere grandi e belle cose. Tre sono state le sue gare in uniforme Giant tra cui addirittura la soddisfazione di essere nominato partente per l'ultima gara di stagione regolare. Con questo 2014 Heston torna a essere una pedina su cui contare già nel breve futuro. Complimentoni e forza Chris!

Chris Dominguez
Ventuno fuoricampi, ottantacinque corse battute a casa e una media consistente in battuta a Fresno gli sono giustamente valsi la convocazione sul palcoscenico principale. Già un anno fa si era disquisito se fosse il momento o meno di promuoverlo a corte poi il management desistette preferendo altri giocatori tra cui Adrianza e lo scartato Monell. Dominguez ricopre benissimo il ruolo di Interbase ma sa anche attuare in Seconda e si è già impratichito come Esterno. Sentiremo ancora parlare di lui.

Erik Cordier
Un cannone al posto del braccio destro. Con queste credenziali i Giants lo hanno addirittura subito messo a roster al momento dell'acquisizione l'anno scorso. A Fresno ha disputato una gran buona stagione da rilievo con discreti numeri di ERA e WHIP. Si è anche guadagnato la convocazione per l'Arizona Fall League. E' in parte ancora materia grezza su cui lavorare e diversi benefici dell'operato di Rags (Righetti) sono già stati apprezzati in lui.

Hunter Strickland
Arrivato nell'anonimato nel 2013 dopo un'operazione al gomito, il management lo ha via via fatto rientrare agonisticamente. Nel 2014 è andato sommando cifre e qualità di gioco molto importanti, sì da valergli la chiamata a corte senza nemmeno essersi "scaldato" nel Triplo A a Fresno. Ha disputato ben nove gare in settembre per poi venire a sorpresa inserito nei roster della post-season dove però ha dimostrato poca duttilità subendo la cifra record di sei fuoricampi. E' materia anch'essa grezza che va disciplinata e su cui Rags dovrà lavorare parecchio perché questo lanciatore con la potenza che si ritrova può essere molto utile ai Giants. Adesso, dopo il trionfo alle World Series, dovrebbe terminare la stagione nell'Arizona Fall League dove al momento è stato rimpiazzato da Tyler Mizenko.

Brett Bochy
Non è davvero mai facile essere il figlio del manager di una squadra di Major League giocando in una delle squadre del medesimo farm-system. Brett Bochy comunque ha cercato di togliersi d'addosso questa "bollatura" giocando una più che discreta stagione a Fresno che secondo il management è stata sufficiente per promuoverlo tra i Giants. Ha disputato solo tre spezzoni di gare a settembre. Si presenterà certamente a Scottsdale a febbraio con la chiara volontà di entrare a fare parte del bullpen dei Giants. La vedo dura al momento per lui. Ma provarci è ciò che gli permetterà di capire a che punto è come rilievo.

Gary Brown
Sapeva molto bene che il 2014 sarebbe stata la stagione del tutto o dell'addio. Discusso, criticato, non ancora pronto per il salto. Veniva da un 2013 deludente sebbene il Guru avesse dichiarato che l'organizzazione contava ancora su di lui. Gary Brown ha saputo rispondere con numeri e con grandi prestazioni difensive a Fresno alla nuova fiducia accordatagli e finalmente si è visto chiamato tra i Giants a settembre. Ha disputato soltanto sette gare. Ma ha giocato spezzoni di gare egregie. Ora sta a lui, e solamente a lui, continuare su questa strada. In bocca al lupo!

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