martedì 11 novembre 2014

Giants Talk

Se le dichiarazioni del signor Vasquez, ovvero di colui che segue e tutela gli interessi di Panda, sono veritiere allora il nuovo matrimonio tra Sandoval e i Giants non si farà.

E, vada come vada, è bene che la dirigenza del club si sbrighi nel definire la questione in quanto Sabean dando la priorità assoluta alla trattativa con il venezuelano sta congelando qualsiasi altro eventuale movimento del nostro mercato di agenti liberi e di eventuali scambi.

Vasquez sostiene che Panda voglia sei anni di contratto.
Un lasso di tempo che da mesi i Giants non sono disposti a riconoscergli in quanto i ben noti problemi di forma fisica dello slugger venezuelano consigliano saggiamente di non offrirgli più di tre, massimo quattro, stagioni. Ritrovarsi a trentuno-trentadue anni e ri-discutere il contratto è un evento che accade a centinaia e centinaia di ball players, eventualità però che Panda non vuole accettare preferendo farlo a trentaquattro.
A questo punto bisognerà cercare di capire quanto la sua decisione dipenderà dai dettami del cuore, così come ha affermato nei giorni seguenti al trionfo delle recenti World Series, e quanto invece dalla durata del contratto che è legata a doppio filo all'ammontare complessivo di quanto intascherà.
In diversi di noi vedono un Sandoval molto ingrassato nel giro di poco tempo, visione che porta notti e notti insonni alla nostra dirigenza che di conseguenza vede di pessimo occhio l'investire così tanti denari in chi magari tra due-tre anni sarebbe molto più spendibile nell'altra Lega come battitore designato.
Difendo e sposo in toto la visione dei Giants di non concedergli oltre quanto già ad aprile offertogli.

Appare chiaro che in caso di non ritorno di Sandoval il buco in Terza Base andrà adeguatamente colmato. Il mercato attuale dei Terza Base agenti liberi è piuttosto ridotto e probabilmente uno scambio sul mercato meglio si prefigurerebbe per i Giants.
Ho davvero trovato poche informazioni verso quale genere di Terza Base i Giants vorrebbero orientarsi nel caso di sostituzione di Panda: un giovane emergente? Un trentenne di mestiere anche se non eccezionale? Un fuciliere che possa giocare ogni giorno? Uno che predilige la difesa? Insomma, quale giocatore hanno in mente i Giants per sostituire Panda?
Queste domande che mi sono posto mi hanno portato solamente tre risposte anche alla luce del fatto che il Guru ha ammesso che una soluzione del caso "verrebbe da fuori l'organizzazione in quanto al momento non abbiamo quel genere di giocatore in casa". Se si esclude il mio sogno proibito, che si chiama Yulieski Gourriel, ho selezionato tre nomi che potrebbero fare al caso dei Giants: un agente libero e due ball players invece vincolati al momento ai rispettivi club.

Alberto Callaspo
Agente libero
Venezuelano classe 1983, molto abile e navigato sia in Seconda che in Terza Base. Presenta un'ottima disciplina al piatto e può costituire un ottimo punto di riferimento in difesa. Certo, non ha la potenza di Panda, ma per due-tre stagioni può garantire un lavoro di gran buona qualità. Infine: batte mancino, esattamente cosa cercano i Giants per dare maggiore varietà al line-up.

Will Middlebrooks
Boston
Dopo due stagioni di gran buon gioco, culminate con l'anello vinto un anno fa, questa Terza Base ha subito una flessione notevole nel 2014. Nel prossimo anno compirà ventisette primavere e, infortuni permettendo, potrebbe nuovamente tornare ad essere quel punto di riferimento sia in attacco che in difesa che è stato per le sue prime due stagioni con Boston. I Red Sox stanno alacremente inseguendo Panda e pare abbastanza evidente la sfiducia posta su Middlebrooks per un suo futuro in casacca bostoniana.

Cody Asche
Philadelphia
Due sole stagioni di esperienza in Major League. Classe 1990.
Dopo un campionato d'esordio in cui ha fatto vedere cose pregevoli, quello del 2014 è stato l'anno della sua affermazione in seno alla squadra. Giocatore poco in vista, gran lavoratore e studioso del gioco. In questi tempi di vacche magre a Philadelphia, dove la politica gestionale di Ruben Amaro Junior si sta dimostrando deficitaria, è bene che ogni suo giocatore valuti e pesi al meglio le opportunità derivanti dagli altri club. Anche Asche batte mancino.

Naturalmente se mi fosse concesso mettere indietro l'orologio e potere scegliere il Terza Base che desidero io, non avrei dubbi nel dirigermi a colpo sicuro verso Harmon Killebrew (nella foto). Che unì potenza (573 fuoricampi) ad una difesa eccellente nei ventidue anni di militanza in Major League tra Washington e Minnesota (con chiusura a Kansas City).
Vabbè, dài concedetemela. Il ritorno al passato e la sua preservazione e custodia sono per me fattori insostituibili della quotidianità sportiva...

Giants Talk, n. 36
Martedì 11 novembre 2014

Nessun commento:

Posta un commento